7.0
- Band: AAVV
- Durata: 01:30:00
- Disponibile dal: 21/02/2005
- Etichetta: Century Media Records
- Distributore: Self
Incredibile ma vero. Forse, con “Eye For An Eye” della Century Media, ci troviamo di fronte ad una compilation davvero meritoria di acquisto, almeno per chi segue con assiduità e passione l’esplosione commerciale e mediatica della “the new breed of hardcore & metal”, come recita il sottotitolo della raccolta. L’operazione di assemblaggio effettuata dalla label tedesca è encomiabile, in quanto non solo ha attinto dal proprio roster, ma ha anche potuto usufruire dell’appoggio di altre etichette interessate al genere quali la Trustkill, la Lifeforce e, non ultime, Roadrunner e Metal Blade. Questa DVD-compilation consta di ben 27 video, più un misero bonus material, tranquillamente trascurabile, soprattutto se, dopo un’ora e mezza di mazzate e urla visive, non siete più in grado di connettere per riuscire a capire un minimo di inglese. A scorrere la tracklist, ci si accorge di come manchino solo una manciata di gruppi (Hatebreed in primis, ma di “new” la band di Jamey Jasta ha decisamente poco, data la sua longevità) per rendere ancor più completa la sequenza di video. Video che hanno il pregio di non essere (quasi) mai banali, spesso mostranti storie di senso compiuto, alternate alle classiche immagini delle band all’opera. Certo è che di energia, sudore, passione e metal, questa compilation ne brucia in abbondanza! I pezzi da novanta sono prevalentemente stati posizionati nella prima parte di “Eye For An Eye”, dove Killswitch Engage (detto fra noi, assolutamente NON i migliori), As I Lay Dying (il video è dal vivo e presenta degli stage diving da paura, con gente che atterra di piedi e scalciando sul pubblico delle prime file), Caliban (un filmato molto curato), Shadows Fall (video da dimenticare) e i grandi Heaven Shall Burn (nella cui “The Weapon They Fear” ci sono interessanti spezzoni di movimenti da violent dance), fanno prendere il volo alla raccolta. Seguono a ruota, poi, i vari Bleeding Through, Chimaira, God Forbid, Stampin’ Ground, Fear My Thoughts (video stranissimo, il migliore forse), All That Remains, i massiccissimi Unearth e Cataract, fino ad inglobare anche gruppi decisamente più indirizzati verso lo screamo-core, quali Underoath, Emery e i classicamente hardcore Comeback Kid. Da rimarcare la prestazione dei violentissimi The Black Dahlia Murder, mentre piccole sorprese si hanno all’ascolto e alla visione delle tracce dedicate a Dead Poetic (un buon emo-core melodico e potente) e Glass Casket (tecnici, violenti e fantasiosi autori di un metal-core quasi progressivo), due band al sottoscritto non note. In definitiva, il prodotto è evidentemente dedicato a chi mastica in prevalenza questo tipo di sonorità; prodotto comunque molto interessante e piacevole, nonché realizzato ad hoc.