7.5
- Band: AMORPHIS
- Durata: 00:54:00
- Disponibile dal: 12/07/2024
- Etichetta: Reigning Phoenix Music
- Distributore:
Pochi dischi sono iconici quanto “Tales From The Thousand Lakes”: pubblicato il 12 luglio del 1994, la seconda uscita degli Amorhpis non è semplicemente uno dei più grandi capolavori dal metal estremo tutto, quanto un’opera poetica e commovente che cinque ragazzi finlandesi dedicano alla storia, alle tradizioni popolari ed alla natura incontaminata del proprio paese. Ispirato al Kalevala, l’epopea nazionale della Finlandia, l’album è una sequenza di brani pressoché perfetti che, su un tappeto indubbiamente melodic death metal, attraversano sentieri doom, folk e gothic, conducendoci per mano in un itinerario fatto di pura magia.
Esattamente a trent’anni di distanza, la band di Helsinki celebra questo storico avvenimento con un disco dal vivo, con annesso Blu-ray per la parte video, registrato il 23 giugno 2021 al Tavastia, club della loro città e luogo simbolo dei loro inizi. L’operazione fa il paio con “Queen Of Time – Live At Tavastia”, l’altro album che ha preso forma nello stesso locale e più o meno nel medesimo periodo: entrambi i progetti sono stati concepiti durante la pandemia e, probabilmente, realizzati con difficoltà in un momento storico in cui la situazione non era ancora del tutto chiara, quando tutti i gruppi cercavano attività alternative ai tour poiché spostarsi era ancora complicato.
Si tratta, in pratica, di un concerto vero e proprio senza spettatori, e questo aspetto rappresenta l’unico limite di un’esibizione sotto tutti gli altri aspetti ottima: i dieci brani dell’album sono suonati senza pause, sotto una luce dalle tonalità azzurre che riporta alla copertina, con un’intensità ed una padronanza dei propri mezzi che sicuramente non stupiscono, considerando la caratura dei musicisti. Rispetto alla formazione che “Tales From The Thousand Lakes” l’ha inciso, la differenza sta in un tastierista differente e, soprattutto, nella voce di Tomi Joutsen che, in canottiera Beastie Boys, si dimostra assolutamente all’altezza della situazione, sia nel growling sia nelle voci pulite, con il costante sostegno di Tomi Koivusaari, cantante della band fino ad “Elegy” e poi solo chitarrista. Non ci sono grosse differenze rispetto all’esecuzione in studio, se non una maggiore ruvidezza nei suoni; gemme come “Black Winter Day” e “Magic And Mayhem” sono riproposte in tutto il loro splendore, e non perdono un grammo della maestosità originale.
Come bonus track viene proposta “Vulgar Necrolatry”, cover degli Abhorrence e altro pezzo storico, poiché tra le prime registrazioni della band in assoluto ed in seguito inserito nell’EP “Privilege Of Evil”, mentre i titoli di coda sono affidati a “My Kantele”, estratto da “Elegy” e uno dei brani più rappresentativi dei finlandesi.
“Tales From The Thousand Lakes – Live At Tavastia” non rappresenta forse un appuntamento fondamentale per chi già conosce a memoria la discografia degli Amorphis, poiché non aggiunge niente di particolare ad una carriera lunga e densa, tanto che si potrebbe pensare che non sarebbe mai esistito se il Covid-19 non ci avesse rinchiuso per mesi, forzando gli artisti a trovare sbocchi fino ad allora inimmaginabili; allo stesso tempo, si tratta di uno spettacolo impeccabile, con ottimi suoni, riprese video inappuntabili e, soprattutto, con una band decisamente in forma e motivata nonostante la mancanza di un pubblico davanti a sé, che ripropone nella sua interezza un’opera d’arte senza tempo; ed è questo un motivo più che sufficiente per raccomandarne l’ascolto e la visione.