7.0
- Band: ANNIHILATOR
- Durata: 03:50:00
- Disponibile dal: 18/05/2006
- Etichetta: SPV Records
- Distributore: Audioglobe
Chi da questo “Ten Years In Hell” si aspetta il solito doppio DVD livee sparuto materiale extra della band in questione, in questo caso gliAnnihilator, rimarrà spiazzato. Questo infatti è solo il primo capitolodi una saga, quella della band canadese, iniziata a metà anni Ottanta eperdurante ai giorni nostri con alterni successi. Come risulta chiarodal titolo, il documento in questione tratta il periodo che vadall’esordio della band fino ad arrivare più o meno a “Criteria For ABlack Widow”. In entrambi i dischi non è presente nessun concerto, mapiuttosto degli spezzoni live, insieme a dei videoclip e a degliepisodi significativi della vita della band. Particolarmenteinteressante risulta soprattutto il secondo disco, dove il mainman JeffWaters spiega con passione la storia e le scelte di una band che, aconti fatti, è in deciso credito verso la fortuna. Vi sono poi altri exmembri degli Annihilator che aprono il loro libro dei ricordi (grandespazio è dedicato a Coburn Pharr), aiutando a fare chiarezza, adesempio, sul loro difficile esordio “Alice In Hell”, uscito inclamoroso ritardo sulla tabella di marcia e che ha rischiato di farperdere alla band un treno importantissimo. Assolutamente ingenui edivertenti poi i primi videoclip, con una band dal look acerbo ma giàestremamente capace. Una lacrimuccia scorre anche quando Jeff mostraorgogliosamente le copertine dei loro demo (“Phantasmagoria” su tutti),rigorosamente fatte a mano e registrati in casa su cassette che poivenivano mandate a radio e fanzine varie. Sembra passato un secolo, ilmusic business è cambiato e gli Annihilator anche, e la crescita è benvisibile attraverso questo DVD. Se di certo non ci aspettavamo latraduzione in italiano del lavoro, va detto che almeno i sottotitoliavrebbero potuto essere utilizzati, anche solo in inglese, in modo dapoter far meglio comprendere il contenuto. Per il resto sicuramente ilprodotto è completo e tecnicamente ben fatto, anche se chi scrivedubita che possa interessare a qualcuno che non sia già fan deicanadesi. Comunque resta un ottimo strumento di conoscenza e diconsultazione, una specie di Bignami ottimamente costruito chesolleticherà il palato dei più curiosi e permetterà di conoscere megliouna band che è sulla breccia da quasi vent’anni.