7.5
- Band: DANKO JONES
- Durata: 02:30:00
- Disponibile dal: 29/01/2016
- Etichetta: UDR Music
- Distributore: Warner Bros
Dai primi passi mossi negli angusti e rumorosi garage di Toronto, all’elettrizzante performance immortalata la scorsa estate nel mastodontico festival di Wacken: con questo semplice concetto possiamo sintetizzare l’ascesa verticale dei Danko Jones in vent’anni di onorata carriera, periodo temporale costellato dalla pubblicazione di una manciata di dischi qualitativamente ineccepibili. Il qui presente “Live At Wacken” rappresenta l’ennesimo ed imprescindibile tassello scolpito nella storia della band canadese, che pare aver raggiunto la sua massima coesione con l’ingaggio del talentuoso batterista Rich Knox. In poco più di un’ora, i tre protagonisti snocciolano ben diciotto brani con una spaventosa furia assassina, pregevolmente articolata da una precisione chirurgica in fase esecutiva. Oltre alle numerose hit coniate nel recente passato, la scaletta include anche episodi poco noti come l’urgente “Sugar Chocolate”, traccia estratta dal primordiale EP “Danko Jones”, e l’incalzante “The Rules”, oscura B-Side registrata ai tempi dell’esordio “Born a Lion”. L’iperattivo frontman si rivela un autentico portento nell’incarnare alla perfezione il ruolo dell’animale da palcoscenico, magnetizzando l’attenzione di tutti i presenti con il suo incontenibile carisma. A dir poco eccelso risulta anche il lavoro svolto in fase di post produzione, meritevole di esaltare un telaio visivo cristallino ed una sezione audio impeccabile. Tra i contenuti aggiuntivi spicca l’intera esibizione commentata da Danko Jones in persona, il quale riversa un quantitativo industriale di aneddoti e retroscena su ogni episodio proposto. Ma ancora più interessante appare l’inclusione di un lungo monologo celebrato da Danko Jones in abito da professore universitario, che documenta con una serie di inquietanti prove la sua convinzione che il batterista dei KISS, Peter Criss, sia morto nel lontano 1978. Come nel precedente DVD “Bring On The Mountain”, riteniamo sia incomprensibile e controproducente l’assenza dei sottotitoli, fattore che potrebbe disincentivare l’acquisto di codesto prodotto per chiunque non conosca dignitosamente la lingua inglese. A parte questo piccolo ma non indifferente neo, “Live At Wacken” non deluderà di certo le aspettative dei fan di lunga data ed al contempo rappresenta un buon punto di partenza per tutti coloro che sino ad oggi hanno ignorato questa grande realtà. Consigliato.