8.5
- Band: DARK TRANQUILLITY
- Durata: 04:52:09
- Disponibile dal: 26/10/2009
- Etichetta: Century Media Records
- Distributore: EMI
Halloween, notte di streghe, fantasmi e…Dark Tranquillity! Sì perchè, a quasi un anno di distanza da quella piovosa serata di fine Ottobre in cui i nostri stregarono – è proprio il caso di dirlo – la platea milanese accorsa numerosa in quel dell’ormai defunto Rolling Stones, vede finalmente la luce il tanto atteso DVD "Where Deaths Is Most Alive", ideale celebrazione dei vent’anni di carriera di una band amatissima in Italia e non solo. Che i nostri avessero voluto fare le cose in grande per festeggiare degnamente tale anniversario già lo sapevamo, avendo avuto modo di saggiare durante lo show la qualità dell’impianto luci degno di Guerre Stellari, ma dobbiamo confessare che, una volta inserito il primo dischetto nel lettore, siamo rimasti comunque basiti. Eccezionale è infatti la qualità audio e video che si para di fronte ai nostri occhi e alle nostre orecchie, così come – ma questa non è certo una novità – straordinaria è la resa dal vivo delle bordate estratte dal repertorio più recente della band, quali "The New Build", "Lost To Apathy", "Nothing To One". Ma una celebrazione di tale importanza non poteva certo tralasciare i loro glorioso passato, ed ecco quindi che, esaurita in fretta la parentesi dedicata a "Projector" ed "Haven", i nostri tornano in scena con i grandi classici, pescati dall’immenso "The Gallery" (le immancabili "Punish My Haven" e "Lethe", oltre a "Edenspring") e dal suo degno successore "The Mind’s I", ben rappresentato dall’opener "Dreamlore Degenerate" e da una commovente "Insanity’s Crescendo", apice emotivo della serata e, grazie anche alla conturbante presenza di Nell Sigland dei Theatre of Tragedy, valevole da sola il prezzo del concerto. La chiusura affidata al duetto di "The Mundane And The Magic" e alla spettacolare "Terminus (Where Death Is Most Alive)" suggella nel migliore dei modi un’esibizione da tramandare agli annali o, più semplicemente, da tenere in bella mostra nel salotto di casa. Detto del piatto principale, non poteva ovviamente mancare nel secondo dischetto una ricca sezione di extra, il cui piatto principale è rappresentato da un documentario di quarantacinque minuti in cui i nostri, con l’ausilio di altri protagonisti degli anni magici del Gothenburg sound (da Tomas Lindberg a Fredrik Nordstrom) ripercorrono i primi passi della band, dalle prime prove nel garage di Stanne ai live show nella palestra della scuola; a completare il tutto infine una olistica galleria di filmati live dell’epoca – il cui valore storico è inversamente proporzionale alla pessima qualità delle registrazioni – e tutti i video promozionali realizzati dalla band. Il danno fatto con il fin troppo scarno "Live Damage" può dunque dirsi sanato con questo mastodontico "Where Death Is Most Alive", semplicemente un must per ogni seguace della tranquillità oscura che si rispetti. Ora e sempre, semplicemente immensi: buon compleanno ragazzi, e regalateci altri venti di questi anni!