DEATH SS – The Whole Rite – Live at Metalitalia.com Festival

Pubblicato il 14/01/2020 da
voto
9.0
  • Band: DEATH SS
  • Durata: 01:50:00
  • Disponibile dal: 15/11/2019
  • Etichetta: Lucifer Rising
  • Distributore: Self

Vi abbiamo già fornito alcuni dettagli (e qualche piccola anteprima) in merito a questo “The Whole Rite – Live At Metalitalia.com Festival ”, che molti di voi hanno sicuramente già avuto modo di gustare direttamente nel salotto di casa, considerando la ghiotta possibilità di acquistarlo in anteprima nel corso delle recenti date di Lucca e Trezzo sull’Adda – rispettivamente la vigilia di Ognissanti e il ‘giorno dei morti’ (e quali date avrebbero potuto essere più emblematiche?). Entriamo nel particolare di questo DVD che – sarebbe stupido nasconderlo – rappresenta una discreta fonte di orgoglio per noi addetti ai lavori di Metalitalia.com: come suggerisce il titolo si tratta infatti dell’intera esibizione che la band di Steve Sylvester ha tenuto come headliner nella seconda giornata del Metalitalia.com Festival 2017, senza dubbio la più ‘occult horror’ della storia del fest, con pesi massimi del calibro di Moonspell e Samael, un fuoriclasse come Claudio Simonetti con i suoi Goblin, le cult band Mortuary Drape e Necromass e le nuove leve (in questo contesto) del blackened death-doom Shores Of Null.
Per i Death SS si trattava di un’occasione doppiamente speciale: nel 2017 cadeva infatti il quarantennale della formazione del gruppo, in quella primissima incarnazione pesarese che vedeva assieme Steve Sylvester (il Vampiro, voce), Paul Chain (la Morte, chitarra solista), Claud Galley (lo Zombie, chitarra ritmica), Danny Huges (la Mummia, basso) e Thomas Chaste (il Licantropo, batteria) cui bisogna aggiungere il ‘compleanno’ di “Heavy Demons”, storico album e da molti considerato il più heavy metal mai realizzato dalla band, pubblicato nel 1991. Due traguardi importantissimi, ai quali ci sentiamo di aggiungere quello dei vent’anni, tondi tondi, compiuti in quello stesso anno dall’ottimo “Do What Thou Wilt” (omaggiato dalla consueta quanto letale combo “Baron Samedi”/”Scarlet Woman”).
C’era insomma molto da festeggiare, e il pubblico ha reagito come si confà ad un evento quasi più unico che raro, dimostrando una partecipazione massiccia (ogni spazio possibile sui due piani del Live Club era occupato, scale comprese!). Questa eccitazione è perfettamente visibile, complice il fatto che il pubblico dei Nostri è transgenerazionale, con uno zoccolo duro di fan che seguono la band da molti anni e che è possibile incontrare quasi solo agli eventi della formazione tosco-marchigiana.
La prima cosa che notiamo è l’ottima qualità delle riprese, cui corrisponde un’impressionante qualità audio, non falsata da alcuna sovraregistrazione, tentazione nella quale molti grandi (e meno) cadono facilmente. Siamo chiaramente lontani anni luce dalla prima testimonianza video dei Death SS in azione, quel “The Cursed Show” che usciva – in VHS ovviamente – nel 1993 sotto il moniker alternativo Sylvester’s Death, e immortalava la band durante il tour di “Heavy Demons”, con materiale proveniente dalle date del Rolling Stone di Milano nel 1992 e del festival Cremona Rock nell’anno successivo. Si trattava di una testimonianza preziosa ma sicuramente non ‘professionale’, tanto che la stessa band lo definirà una sorta di ‘bootleg ufficiale’ (se siete interessati nel 2013 è uscita la versione restaurata ed ampliata in formato DVD via Deadly Sin Records).
Per quanto riguarda invece il contenuto di questo dischetto, possiamo facilmente dividere il concerto in due parti: la prima prevede una scaletta che spazia nella discografia dei Re del Male, mentre la seconda è esclusivamente dedicata proprio ad “Heavy Demons”. Dopo la consueta intro “Ave Satani” (tema centrale del capolavoro horror del 1976 “The Omen – Il Presagio”) si susseguono vecchi e nuovi classici, tra cui l’anthemica “Let The Sabbath Begin”, la suadente “The Crimson Shrine” e l’immortale “Terror”, il primissimo brano mai scritto, nel lontano 1977 . Per chi non conosce la band in generale – e nello specifico della sua dimensione live – dobbiamo precisare che una performance dei Death SS non si limita alla sola esecuzione dei brani: questa è arricchita da uno spiccato approccio teatrale, che va dal trucco e i costumi a vere e proprie piccole rappresentazioni, che coinvolgono il frontman Steve Sylvester, coadiuvato da performer (tra i quali la supersexy Dhalila) che interpretano diversi personaggi in tema con l’atmosfera dei  brani. Non entriamo di proposito nei singoli dettagli per lasciare il piacere della sorpresa – parliamo sempre per chi non c’era – ma è fondamentale ricordare che quello proposto da Sylvester e soci è uno spettacolo a tutto tondo, nel quale musica, estetica, teatralità e cultura horror si fondono offrendo un’esperienza che va molto oltre il concetto di ‘concerto’.
La band, la cui formazione è eccezionalmente supportata dallo storico chitarrista Al Priest in veste di ospite, appare in ottima forma, coesa e piena di energia. Tornando ai brani proposti, la sorpresa più grande arriva sicuramente con l’esecuzione di “Chains Of Death”, storico brano che risale all’introvabile EP del 1983, “Evil Metal” e che i Nostri non riesumano certo di frequente. Se siete fan della prima ora questo sarà facilmente tra i momenti più emozionanti (mentre se non lo siete sarà un’ottima occasione per recuperare i capolavori del passato più lontano). “Hi-Tech Jesus” manda altrettanto in visibilio il pubblico, dimostrando che le differenti sonorità esplorate dai Death SS nelle varie incarnazioni del progetto possono convivere armoniosamente assieme. Ci soffermiamo ancora un momento sull’ultima parte del concerto, quella appunto dedicata ad “Heavy Demons”, disco amatissimo dai fan. E’ la spettrale intro “Walpurgisnacht” ad introdurci ad un finale di puro heavy metal, del quale è impossibile non citare la catchy “Where Have You Gone”, la storica “Inquisitor” e la meravigliosa semiballad gotica “Family Vault”. E’ poi con le note di “Heavy Demons” che si chiude una serata decisamente particolare, che senza voler esagerare si dimostra migliore anche delle più rosee aspettative.
Nessuna testimonianza live dei Death SS è superflua ma ci sentiamo di raccomandare in particolare la visione di questo reperto, che oltre a mostrarci una band in evidente stato di grazia si compone di una setlist davvero invidiabile. Lo scettro di miglior heavy metal band italiana è ancora saldamente tra le mani del Vampiro e dei Suoi, agli altri conviene continuare a studiare.

TRACKLIST

  1. Ave Satani
  2. Let the Sabbath Begin
  3. Horrible Eyes
  4. Cursed Mama
  5. The Crimson Shrine
  6. Baron Samedi
  7. Scarlet Woman
  8. Terror
  9. Chains of Death
  10. Dionysus
  11. Hi-Tech Jesus
  12. Panic
  13. Vampire
  14. Walpurgisnacht
  15. Where Have You Gone?
  16. Peace of Mind
  17. Baphomet
  18. Inquisitor
  19. Family Vault
  20. Heavy Demons
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