DEVIN TOWNSEND – The Retinal Circus

Pubblicato il 20/10/2013 da
voto
8.5
  • Band: DEVIN TOWNSEND
  • Durata: 03:00:00
  • Disponibile dal: 30/09/2013
  • Etichetta: Inside Out
  • Distributore: EMI

Descrivere un’esperienza di carattere totalizzante, quale è stata il Retinal Circus di Devin Townsend, non è affatto facile: in primis per il proposito omni-comprensivo di summa di carriera – vent’anni! – che l’opera/musical ha assunto nel suo divenire; in secundis per la complessità e la vastità di stati d’animo che un evento di siffatta portata riesce a trasmettere a chiunque, dotato di capacità di emozionarsi con la musica, lo guardi/ascolti/gusti/assapori. Un progetto partito circa tre anni fa, preparato in un anno di duro lavoro e attenta programmazione, provato on stage per pochissimo tempo ed infine messo in scena e in streaming on line il 27 ottobre 2012 alla RoundHouse di Londra, di fronte a 5000 spettatori estasiati, ovviamente con locale sold-out. Uno show praticamente unico nel suo/nostro genere, come unico è il suo ideatore, un musicista con dieci M maiuscole, un ego spropositato, il bisogno impellente di mettersi sempre in gioco e una mente geniale e completamente fuori dalla normalità. Tantissimi sono i particolari che andrebbero citati in questa recensione e ci piacerebbe analizzare pezzo per pezzo ciò che compone “The Retinal Circus”, un caleidoscopio di colori, immagini e momenti da tramandare davvero ai posteri, per poter comunicare ai nipotini quanto la musica possa coinvolgere le vite di alcune persone, e di come essa, proveniente da un solo cervello, possa essere sia la più dolce immaginabile (“Ih-Ah”, commovente nel duetto con Anneke Van Giersbergen), sia la più massacrante concepibile (“Detox”, capolavoro irraggiungibile degli Strapping Young Lad, qui rappresentati anche dall’ospite speciale Jed Simon). Ballerini, acrobati, nani, lap-dancer, coristi, una marea di costumi, attori, ballerine vestite da animali, ballerini vestiti da scimmie antropomorfe; Ziltoid, il figlio di Ziltoid e della sua Ziltoidessa, alieni farfalliformi, una vagina gigante, un pene combattivo; e ancora: effetti speciali, tre schermi a narrare la storia e i sogni di Harold, il ragazzo protagonista della trama di Devin; nientepopodimenoché Steve Vai, primo mentore lungo l’enorme carriera del Folle di Vancouver, a fungere da narratore e presentatore della serata; una band preparatissima alle spalle, coadiuvata appunto dai già citati Jed Simon e Anneke Van Giersbergen, il primo arma fotonica supplementare durante i brani più distruttivi della setlist, la seconda capace di rubare la scena, con modestia, semplicità e sorrisi – e una voce assurda! – ad un catalizzatore di sguardi come Townsend. Davvero una coppia artistica splendida, quella formata da Devin e Anneke, che dà l’impressione di intendersi alla perfezione alla minima fugace occhiata. Uno spettacolo di quasi tre ore di durata, compresi l’intervallo e qualche pausa per cambi di scenografia, che esce in svariati formati e che noi vi recensiamo sotto forma di DVD, in quanto questa è la modalità di promo ricevuta. Un piacere per le orecchie e per gli occhi, quindi, per cui si può del tutto soprassedere sulla qualità (alta) dei suoni e sulla professionalità (alta) delle riprese, in quanto ciò che più passa al fruitore è proprio la sensazione di stare osservando e vivendo da vicino una manifestazione una tantum, costruita per essere interpretata una volta e poi mai più, opera solitaria di follia e grandeur spettacolari. Ogni amante della musica che si consideri tale dovrebbe vedere “The Retinal Circus” almeno una volta. Noi l’abbiamo fatto due o tre! Mostruoso Devin.

TRACKLIST

  1. Effervescent! / True North
  2. Lucky Animals
  3. Planet Of The Apes
  4. Truth
  5. War
  6. Soul Driven
  7. Planet Smasher
  8. Babysong
  9. Vampolka
  10. Vampira
  11. Addicted!
  12. Color Your World
  13. The Greys
  14. Hyperdrive (acoustic)
  15. Ih-Ah
  16. Where We Belong
  17. Detox
  18. Bend It Like Bender
  19. Life
  20. Kingdom
  21. Juular
  22. Love?
  23. Colonial Boy
  24. Grace
  25. Little Pig
  26. Retinal – Behind The Masks
4 commenti
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