7.5
- Band: DISSECTION
- Durata: 01:30:08
- Disponibile dal: 29/07/2006
- Etichetta: Escapi
- Distributore: Self
Dopo quello che è successo non è per niente facile recensire questo “Rebirth Of Dissection”, ultimo lavoro della band con Jon Nödtveidtancora in vita. Non è facile, in quanto risuona ancora nella mente dichi scrive l’epitaffio per Jon (“Come un vero Satanista ha condotto lasua vita come voleva e l’ha terminata quando ha capito di aver riempitoil suo destino auto-creato”), segno evidente che il singer, oltre adavere raggiunto il suo apice come uomo, era anche convinto di averproposto quanto meglio possibile con l’ultimo, mediocre, “Reinakos”.Lungi da noi commentare un gesto tanto estremo in così poche righe, cilimiteremo a dire che forse nemmeno lui era particolarmente convintodell’ultimo lavoro, visto che nel qui presente DVD di tale lavoro èstata inserita solo “Maha Kali”, mentre invece è presente quasi perintero il capolavoro “Storm Of The Lightís Bane”. Non è dato sapereperchè la scelta sia caduta su un live del 2004 e non su una delleultime performance, comunque non c’è assolutamente da lamentarsi diciò, visto che i brani migliori della band sono riproposti molto bene,a partire dalla splendida “Night’s Blood” posta in apertura, passandoda “Soulreaper”, “Where Dead Angels Lie” e “Retribution…Storm Of TheLightís Baneî”, fino ad arrivare alle splendide “The Somberlain” e “ALand Forlorn”, estratte da quel “The Somberlain” che mise la band sullabocca di tutti. Il concerto è quindi molto buono, il pubblico partecipae la band è in buona forma, nonostante fosse passato poco più di unmese dalla scarcerazione di Jon. Gli extra, come sempre per quel cheriguarda i DVD della Escapi, sono piuttosto scarni e consistono in unaphotogallery, nel video di “Starless Aeon” e in un’intervista a Nödtveidt,nella quale praticamente si ripercorrono le tappe salienti della suavita, dal colpo di fulmine con il mondo hard rock fino a “Reinakos”,passando per la pena scontata in carcere. Come certi quadri cheaumentano il proprio valore con la morte dell’autore, anche questo DVD(grazie soprattutto all’intervista), subirà la stessa sorte, fungendomeglio di “Reinakos” da testamento per una band che ci ha regalatoalmeno due capolavori della musica estrema. Addio.