7.5
- Band: EUROPE
- Durata: 02:43:00
- Disponibile dal: 21/10/2013
- Etichetta: earMusic
- Distributore: Edel
“The Definitive Europe Live Experience”, recita con fierezza l’adesivo posto sulla custodia di questo DVD che celebra i trent’anni di carriera di una delle band più popolari degli anni Ottanta: gli Europe. In esso è contenuta l’esibizione ripresa al mastodontico Sweden Rock Festival, manifestazione in grado di generare ciclicamente un notevole hype tra i fan sparsi in tutta Europa che si svolge ogni anno nella minuscola Norje, ubicata a sud della Svezia. Un evento di tale portata richiede uno sforzo collettivo non indifferente, dato che i Nostri non sono più giovanissimi e siamo consapevoli che calcare le assi del palco per ben due ore e mezzo richieda un millimetrico affiatamento ed una passione smodata per il proprio lavoro. Non sono ammessi errori grossolani o cadute di stile dinnanzi allo spietato occhio delle telecamere, le quali riprendono sotto svariate prospettive lo spettacolo messo in piedi dal quintetto di Upplands Väsby. La scaletta è composta da ben ventotto canzoni miscelate senza soluzione di continuità, che ripercorrono l’intera discografia composta da ben nove studio album, stilisticamente molto differenti tra loro. L’arrembante heavy metal dal taglio epico di “Scream Of Anger”, “Wings Of Tomorrow” e “Seven Doors Hotel” ci riportano agli albori di questa avventura, ponendosi in netto contrasto con la rinascita dalle proprie ceneri sancita dal cupo “Start From The Dark”. Anche il gigantesco palco è spoglio, essenziale, abbagliato soltanto dalla moltitudine di luci che non smettono un attimo di illuminare le gesta di questi infaticabili eroi scandinavi. Nel corso dello spettacolo, appare evidente che gli Europe si sentano decisamente a proprio agio nell’interpretare gli episodi generati dal nuovo corso come “Riches To Rags”, “Firebox” e “Not Supposed To Sing The Blues”. I brani più popolari, che hanno permesso ai Nostri di guadagnarsi una bella fetta di notorietà nel passato, vengono riletti attraverso un’ottica differente. “Superstitious”, “Girl From Lebanon” e “Prisoners In Paradise”, tratte dai meravigliosi AOR oriented “Out Of This World” e “Prisoners In Paradise”, vengono riarrangiate in maniera più cruda ed essenziale, dalla quale si erge incontrastata la chitarra di John Norum, artefice di una performance pressoché impeccabile. Un plauso va anche all’infaticabile Joey Tempest (all’anagrafe Rolf Magnus Joakim Larsson), il quale non smette un attimo di muoversi per tutto il set, imbracciando anche in alcune occasioni la chitarra. Il frontman è assai ben consapevole di non possedere più un’estensione vocale da urlo e, facendo di necessità virtù, compie la saggia scelta di modulare il proprio timbro su registri più bassi. La presenza di due ospiti speciali come Scott Gorham dei Thin Lizzy ed il funambolico Michael Schenker testimoniano l’importanza raggiunta dagli Europe nel corso di tutti questi anni, a discapito delle feroci critiche di cui sono stati oggetto con “The Final Countdown”. Di conseguenza, due inni generazionali come “Jailbreak” e “Lights Out” vengono riproposte con assoluta convinzione e trasporto, dalle quali esce vincitore lo stesso frontman, estremamente abile nell’impersonare le ugole immortali di Phil Lynott e Phil Mogg. Purtroppo non si rivela invece altrettanto efficace ed esaltante il lavoro di regia svolto in fase di post produzione, a tratti colpevole di proiettare immagini sfalsate e poco nitide, nonché incapace di attenuare la mostruosa mole di luci, che alla lunga rendono la visione poco piacevole. Gli extra non sono particolarmente irresistibili, anche se non manca un siparietto divertente nel quale viene ritratto un Norum entusiasta, intento a suonare con foga la chitarra nel backstage con Gorham e Schenker. Interessante anche l’intervista alla quale si sono sottoposti tutti i componenti, dalla quale emerge la personalità estroversa del batterista Ian Haugland o l’attitudine da nerd del tastierista Mic Michaeli. Resta solo l’amaro in bocca nel constatare l’assenza del geniale chitarrista Kee Marcello, un elemento che ha contribuito fattivamente a definire il sound ‘adulto’ in seguito alla dipartita di Norum dopo il successo planetario di “The Final Countdown”. Non si è ancora attenuata la speranza di chi scrive nel veder realizzato il desiderio di trovarsi dinnanzi ad una reunion con una formazione a sei elementi, esattamente come hanno fatto gli Iron Maiden all’inizio del ventunesimo secolo dopo la reunion con Bruce Dickinson. Consigliamo comunque caldamente l’acquisto di questo DVD a tutti coloro che apprezzano le molteplici sfumature profuse dagli Europe in tre decadi. Non ne rimarrete delusi.