8.0
- Band: GOJIRA
- Durata: 2:21:32
- Disponibile dal: 03/07/2012
- Etichetta: Mascot Records
- Distributore: Edel
Nel 2012 i Gojira rischiano di inondarci di materiale dopo averli aspettati per tanto tempo. In attesa di un famoso EP i cui proventi andranno alle associazioni pro-balene, sono usciti sul mercato con il nuovo, entusiasmante album “L’Enfant Sauvage”, preceduto di qualche giorno dalla pubblicazione in oggetto, il doppio disco visuale (disponibile sia in DVD che in Blu-Ray) che chiude il ciclo dell’album “The Way Of All Flesh”. È sicuramente con quel lavoro infatti che i quattro transalpini hanno fatto il grande salto internazionale, specie quando vennero scelti dai Metallica per aprire diverse tranche del tour mondiale, evento, questo, durato un paio d’anni circa. Ad avvalorare quanto scritto, si noti che per l’appunto il nuovo album è uscito su una major. E quindi di “The Way Of All Flesh” (lavoro che i fan oltranzisti hanno digerito meno rispetto ai precedenti, più fuori dagli schemi e meno autoreferenziali stando a molti giudizi) quest’opera rappresenta il tributo, con due show filmati e un documentario di un’ora a corredo del dietro le quinte. Nel primo show, ripreso a Garorock, c’è il grande palco e un’audience enorme da domare. Le riprese godono di una massiccia postproduzione: il regista scelto, infatti, abusa dello zoom improvviso, delle porzioni in bianco e nero e di filtri (grain, soprattutto), il tutto per creare un movimento nel movimento a livello visuale. È evidente da questa scelta che i quattro di Bayonne, maestri delle arti non solo musicali, non lasciano mai niente al caso, dalla loro musica alla copertina, passando per video e testi. La loro forza risiede anche in questi dettagli – per i più – ma imprescindibili particolari per loro. E quindi il vortice di immagini vi trascinerà in un’esperienza totale durante il primo show, incentrato sull’album “The Way Of All Flesh” dal quale vengono eseguite cinque canzoni. Non mancano brani dal debutto “Terra Incognita” e dallo strepitoso “The Link”. Oltre a questo ci sono altre quattro canzoni extra riprese dalla data di Les Vieilles Charrues. Il secondo show vede i Gojira in una dimensione minore rispetto alla su menzionata; le riprese questa volta si concentrano decisamente sui musicisti e in maniera classica, senza l’abuso di filtraggi vari. Si ha quindi la sensazione nuda e cruda di un concerto del gruppo, abile ad arricchire visualmente le loro performance con video-wall ma soprattutto a fornire prestazioni musicalmente ineccepibili. In entrambi i dischi balza subito all’orecchio la qualità audio (noi abbiamo provato la stereo ma anche il 5.1 è ottimale). Detto dei due concerti, veniamo ora al documentario, un viaggio nell’universo dei francesi, bravi ben oltre la loro musica. Il visuale ha un ruolo gigantesco nella loro vita artistica e loro ne danno prova in questi ulteriori 62 minuti in cui mostrano come è nato l’album del successo. Possiamo osservare le registrazioni tenute a Los Angeles dove è un piacere osservare il Duplantier batterista raggiungere la piena concentrazione sia quando usa il suo strumento sia quando per le percussioni di stampo tribale chiude gli occhi di fronte a due lastre che, percosse con le sue lunghe asticelle, emettono suoni psichedelici. Oppure vedere come nascono le partiture di tastiere presenti sporadicamente, e ancora imparare come si pre-produce un tour o vedere il gruppo stilare la scaletta del concerto. Non mancano i classici episodi di vita “on the road” con i trasferimenti prima in Europa e poi in Nord America documentati con il rapido scorrimento dei video. Si scoprono poi cose interessanti come le doti artistiche del Duplantier cantante, uno che dipinge opere poche ora prima dello show per poi venderle al banco merchandise. Il documentario contiene anche uno show improvvisato, dove hanno proposto la musica scritta per un film del 2003 (“Maciste scende all’inferno”) e correla la grande esperienza vissuta di fronte ai Metallica, specie nella loro prima volta – immaginiamo – su un palco circondato dal pubblico. E insomma un’opera con molto materiale, con tanto di CD Audio del primo, più lungo show. Un doppio disco da avere per tutti i fan del gruppo, in forte aumento.