IRON MAIDEN – Maiden England ’88

Pubblicato il 10/04/2013 da
voto
8.0
  • Band: IRON MAIDEN
  • Durata: 04:16:00
  • Disponibile dal: 25/03/2013
  • Etichetta: EMI
  • Distributore: EMI

La reunion della line up classica ha rappresentato l’inizio di una seconda primavera gloriosa per gli Iron Maiden, dopo la mesta parentesi testimoniata da “X Factor” e “Virtual XI”, due capitoli a dir poco controversi, che hanno minato la credibilità artistica di una band incapace di sbagliare un colpo, quantomeno dal punto di vista commerciale. Dal 2000, la band inglese ha inciso quattro dischi di inediti accolti dai fan e da buona parte della critica come manna dal cielo, rappresentati da tour faraonici attraverso i due emisferi, opportunamente fotografati nei live album “Rock In Rio”, “Death On The Road” e “En Vivo!”. Dopo aver rimasterizzato ed ampliato nel 2008 il mastodontico “Live After Death” in doppio DVD, finalmente tutti gli appassionati della vergine di ferro, nonché i neofiti, hanno l’opportunità imperdibile di (ri)scoprire “Maiden England”, ribattezzato in questa occasione “Maiden England ’88”. Pubblicato alla fine del 1989 in VHS, il suddetto live cattura le due esibizioni registrate il 27 e il 28 novembre del 1988 al National Exhibition Centre di Birmingham di fronte a venticinquemila fan adoranti per il tour promozionale di “Seventh Son Of A Seventh Son”. Il video include quindici brani su diciotto ed è stato ristampato nel 1994 con l’aggiunta di un CD bonus, contenente una setlist ulteriormente rimaneggiata. Presentato ora da una cover alternativa decisamente più accattivante e ricca di dettagli, abbiamo la possibilità di assistere allo show completo (“Run To The Hills”, “Running Free” e “Sanctuary” sono i tre brani esclusi dalle precedenti edizioni), corredato dalla consueta scenografia tematica mozzafiato. La band interpreta alcuni dei suoi grandi classici con il turbo innescato al massimo, galvanizzata dalla consapevolezza delle proprie capacità tecniche, nonché dalla notevole esperienza accumulata sui palchi negli anni precedenti. Al contempo, osserviamo che la performance collettiva, peraltro a dir poco entusiasmante, non è priva di qualche sbavatura, causata soprattutto dall’ugola di Bruce Dickinson, che patisce un evidente calo verso la fine della scaletta. Per una serie di motivi tecnici e qualitativi, analogamente a quanto avvenuto per “Live After Death”, sono state selezionate le date finali del tour, perciò appare evidente che il gruppo stesse sfruttando fino in fondo le ultime energie rimaste. Oltre che per la setlist, “Maiden England ’88” si distingue dal suo illustre predecessore per una scelta stilistica precisa attuata dal mastermind Steve Harris, che in questa occasione ha scelto di riprendere il gruppo in azione dalla prospettiva del pubblico. Il lavoro svolto dal maestro Martin Birch (produttore della band dal 1981 al 1993) risulta ad oggi adamantino ed, in questa occasione, possiamo goderci anche un missaggio differente in formato 5.1 surround dall’attuale producer Kevin Shirley. Nonostante questi accorgimenti, il lavoro risulta sincero fino al midollo, atto a valorizzare un determinato periodo storico di una delle band più famose dell’heavy metal, senza snaturarlo con effetti speciali fuori luogo. Il secondo dischetto contiene un breve ma interessante documentario intitiolato “The History Of Iron Maiden – Part 3”, (la prima parte è disponibile sull’affascinante “The Early Days”, mentre la seconda nei contenuti extra di “Live After Death”). In questa occasione, i diretti interessati narrano una sequenza di aneddoti davvero intriganti legati al periodo storico 1986-88, periodo in cui i Nostri hanno adottato soluzioni stilistiche più intricate con “Somewhere In Time” e appunto “Seventh Son Of A Seventh Son”, suggellate da un massiccio utilizzo di suoni sintetizzati. Non possiamo rimanere indifferenti al look oggettivamente pacchiano, ma pionieristico per l’epoca, rappresentato dai costumi di scena a dir poco imbarazzanti e dal mullet pronunciato di Adrian Smith. Superflua invece l’inclusione del documentario “12 Wasted Years” (pubblicato in VHS nel 1987 e gran parte di esso disponibile nel DVD celebrativo “The Early Days”), nel quale vengono raccolti i primi anni di attività degli Iron Maiden. Al suo interno troviamo comunque una serie di irresistibili performance dal vivo ufficiali, alternate da spezzoni live catturati dal pubblico della prima ora, ma soprattutto una serie di aneddoti snocciolati con dovizia di particolari dai musicisti in carica, ex di lusso e dagli addetti ai lavori del calibro di Rod Smallwood, Ross Halfin e Derek Riggs. In coda, vengono inclusi i video di “Wasted Years”, “Stranger In A Strange Land”, “Can I Play With Madness”, “The Evil That Men Do” e “The Clairvoyant”, che sigillano l’ennesima ed ottima produzione targata Iron Maiden, anche se francamente ci aspettavamo qualcosa di più nei contenuti extra; il concerto di Donington del 1988, restaurato e rimasterizzato per l’occasione, non sarebbe stata un’idea malvagia, anzi! Non ci resta che rimanere in trepidante attesa del tour celebrativo di “Maiden England” previsto per l’otto giugno alla Fiera di Rho (MI).

TRACKLIST

  1. (DVD 1)
  2. Moonchild
  3. The Evil That Men Do
  4. The Prisoner
  5. Still Life
  6. Die With Your Boots On
  7. Infinite Dreams
  8. Killers
  9. Can I Play With Madness
  10. Heaven Can Wait
  11. Wasted Years
  12. The Clairvoyant
  13. Seventh Son Of A Seventh Son
  14. The Number Of The Beast
  15. Hallowed Be Thy Name
  16. Iron Maiden
  17. Run To The Hills
  18. Running Free
  19. Sanctuary
  20. (DVD 2)
  21. The History of Iron Maiden - Part 3
  22. 12 Wasted Years
  23. Wasted Years
  24. Stranger In A Strange Land
  25. Can I Play With Madness
  26. The Evil That Men Do
  27. The Clairvoyant
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