6.0
- Band: JUDAS PRIEST
- Durata: 01:50:00
- Disponibile dal: 18/02/2006
- Etichetta: Rhino
- Distributore: Warner Bros
La reunion con Rob Halford e la recente release di “Angel Of Retribution” hanno indubbiamente riportato interesse vero una delle band più importanti per la nascita e la divulgazione dell’heavy metal a livello mondiale che, con l’abbandono del suo singer storico, stava sprofondando nel buio. Probabilmente per sfruttare questo trend positivo i Judas Priest decidono di spremere i portafogli dei fans con “Rising In The East”, dvd live tratto dalle date giapponesi del loro ultimo tour ed in particolare la locazione scelta è quella del leggendario teatro Budokan. Il concerto è filmato ovviamente in modo professionale, la regia ed i giochi delle telecamere sono frutto di veri professionisti del mestiere, per non parlare dell’ottima riproduzione audio. Ciò che invece non convince appieno è proprio la performance della band, i Priest si dimostrano scarichi sul palco, portano avanti il loro spettacolo come da copione senza mai riuscire a scatenare una dose letale di adrenalina tale da mandare in visibilio i fans. Glen Tipton e K.K. sono molto statici e quasi svogliati (contrariamente a quanto visto a Milano), solo Rob Halford, tutto borchiato ed intento a recitare la parte del Metal God, sfoggia un carisma forgiato in trent’anni di onorata carriera. La carica di Rob viene però oscurata dalla sua prova al microfono, le canzoni del Sacerdote di Judas non sono certo facili da cantare e l’età ha purtroppo intaccato pesantemente la voce di Halford. Di conseguenza brani come “Exciter”, “Painkiller” o “A Touch Of Evil” escono sfigurati rispetto a quanto sentito anni or sono e nella “Ripper” era. Episodi con linee vocali più basse, vedi “Diamone & Rust”, “I’m A Rocker’ o “Living After Midnight” risaltano la componente interpretativa di Rob Halford, la cui voce calda e piena di feeling riesce a trasmettere forti sensazioni all’ascoltatore. “You’ve Got Another Thing Coming”, brano conclusivo del concerto, chiude il sipario su “Rising In The East” e ci lascia con l’amaro in bocca: visto i costi di un Dvd inserire materiale bonus, interviste o scene dal backstage non si sarebbe rivelata una scelta sbagliata, in questo modo invece l’impressione che ci siamo fatti è di essere davanti ad un prodotto lanciato sul mercato in modo frettoloso e per puri fini commerciali.