9.0
- Band: KILLING JOKE
- Durata: 02:32:00
- Disponibile dal: 25/12/2016
- Etichetta: ILC Productions
- Distributore:
Che i Killing Joke meritassero un film sulla loro carriera e, ancor più, sulla loro vita è da sempre la convinzione di qualunque fan della band inglese; e quando ormai quattro anni fa Shaun Pettigrew annunciò di essere a buon punto con un lavoro durato più di un decennio, lanciando la raccolta fondi per la realizzazione fisica del prodotto, l’attesa iniziò a farsi spasmodica. Certo, con tutti i timori del caso: quale sarebbe stato l’esito finale? Una raccolta di filmanti d’epoca? Una lunga intervista? Un percorso spirituale e magico insieme, come nelle corde della band? Bene, “The Death And Resurrection Show” è tutto questo e altro ancora: un docu-film caleidoscopico, affascinante e coinvolgente, che nonostante oltre due ore e mezza di durata vi incollerà alla poltrona, e potrebbe permettere di innamorarsi (o almeno incuriosirsi) di Jaz &co. anche persone che a malapena conoscono l’esistenza di questa geniale band. Geniale e sregolata, con un solo filo rosso a legare l’intera loro carriera, fin dagli scantinati di Ladbroke Grove dove si sono conosciuti Coleman e Big Paul Ferguson, spine dorsali della band: the art of Magick. Si sa della passione della band per le arti oscure e i rituali, ma in questa lunga cavalcata scoprirete come i membri rimanenti siano stati artatamente richiamati, per non dire evocati, per andare a formare la perfetta famiglia musicale; e come tante apparenti boutade, estetiche o musicali della loro carriera (si pensi alla registrazione di “Exorcism” all’interno della grande piramide del Cairo) corrispondano a dovuti e studiati passaggi del loro excursus spirituale e occulto. Il dvd ripercorre in perfetto ordine cronologico tutte le fasi della loro carriera, con il filo conduttore delle interviste al leader Jaz Coleman, ma con contributi cospicui e assolutamente candidi da parte di tutti gli altri membri: nessun riserbo su droghe, liti, separazioni a tratti prossime al sangue. Quasi toccante, al riguardo, la sequenza dell’ultimo split con il compianto Paul Raven, dopo il quale il cantante della band dichiara apertamente che al loro successivo incontro uno dei due sarebbe morto; e il montaggio ci porta immediatamente alla veglia funebre per Raven, con un commosso Jaz e l’incontro dopo oltre quindici anni con Ferguson, altro figliol prodigo della band. Da lì, riprende la storia della formazione originale, in un percorso circolare che in questo caso pare assumere a sua volta un carattere vagamente esoterico. Sono decine le curiosità che emergono, così come la stima e il rispetto di diversi altri giganti della musica mondiale, in primis Jimmy Page, amico personale della band. Ma vi lasciamo il piacere di godervi un vero e proprio film, costato ben tredici anni di lavoro: e il risultato di un tale sforzo si vede.