5.0
- Band: MINISTRY
- Durata: 04:30:00
- Disponibile dal: 02/08/2013
- Etichetta: UDR Music
- Distributore: EMI
Ne è passata di acqua sotto i ponti in casa Ministry dall’inizio della loro carriera. Dagli esordi di matrice synth pop in “With Sympathy”, il leader Al Jourgensen ha stravolto il linguaggio comunicativo della proposta portando alle masse la musica industriale (in un episodio della quinta stagione della serie TV “Miami Vice”, si ode uno spezzone di “Stigmata”). Nei primi anni Novanta, i Nostri infarciscono la proposta con violenti nubifragi di scuola thrash metal con l’uscita di “Psalm 69: The Way To Succeed And The Way To Suck Eggs”, ottenendo peraltro un clamoroso successo che ha garantito loro il disco di platino con oltre un milione di copie vendute. Da quel momento in poi per lo zio Al inizia una supersonica discesa negli inferi, causata dall’abuso di sostanze stupefacenti che influiscono non poco sulla qualità del songwriting nei due dischi successivi, pietre tombali di una carriera apparentemente conclusa. Come un’araba fenice, il lider maximo ritorna in pista gagliardamente nel ventunesimo secolo, pubblicando tre album solidi ed ispirati che si scagliano ferocemente contro la controversa amministrazione politica di George W. Bush. Nel 2007, attraverso i canali di comunicazione ufficiali della band, perviene la dichiarazione ufficiale che parrebbe sancire al definitivo split di questa realtà con il valido “The Last Sucker”. Tre anni dopo viene rilasciato un trascurabile disco di cover, ma contrariamente ad ogni previsione la malsana creatura Ministry ritorna nel 2012 con lo scopo di terrorizzare nuovamente i nostri timpani con “Relapse”. Nel medesimo anno, i Nostri vengono invitati ad esibirsi nella prestigiosa platea di Wacken, occasione che si rivela un’ottima scusa per catturare in DVD la relativa performance dinnanzi a circa settantacinquemila persone. Appare evidente sin dall’immagine impressa sulla front cover che questo prodotto rappresenta un tributo al musicista Mike Scaccia, deceduto sul palco all’età di quarantasette anni per un attacco di cuore durante un concerto con i Rigor Mortis (una coincidenza peraltro davvero inquietante). Al contempo, rimaniamo perplessi dalla qualità globale del prodotto, penalizzata peraltro da una serie di lacune che condizionano in maniera negativa il risultato finale. Attivato il nostro TV LCD da 42 pollici, siamo costretti ad annotare che in fase post produzione è stato effettuato un missaggio dei suoni tutt’altro che brillante. E’ comunque un piacere osservare un collettivo in strepitosa forma, autore di una performance impeccabile nella quale snocciola alla velocità della luce alcuni dei brani migliori estratti dalla ricca discografia. L’ugola al vetriolo di Al non sembra risentire del passare del tempo, nonostante il suo corpo sia martoriato da minacciosi piercing e soprattutto dagli eccessi accumulati nel tempo che lo consacrano a figura di sopravvissuto. Rimaniamo fortemente perplessi dalla qualità video, disturbata dal pulsare ossessivo delle luci stroboscopiche che rendono la nostra visione oltremodo problematica. Come materiale extra, viene allegato un bonus DVD che fotografa malamente la performance del 2006 di supporto a “Rio Grande Blood”, sempre in quel di Wacken. L’audio si rivela decisamente imbarazzante, dalla quale emerge un’accozzaglia di suoni impastati corredati da riprese (per usare un eufemismo) poco nitide. Nel CD audio viene impressa la pura e semplice replica dell’intenso show del 2012, che nulla aggiunge ad un prodotto superfluo e complessivamente mal confezionato. Rimaniamo in attesa di sapere se il prossimo studio album “From Beer to Eternity” conterrà brani in grado di non sfigurare con l’illustre passato.