7.0
- Band: PENTAGRAM
- Durata: 07:05:12
- Disponibile dal: 10/04/2015
- Etichetta: Peaceville
- Distributore: Audioglobe
Bobby Liebling ed i suoi Pentagram di diritto possono vantarsi di essere tra i padri fondatori del filone doom metal e di aver dato alle stampe alcuni tra i dischi che hanno fatto la storia del genere nonostante non abbiano mai raggiunto la stessa fama, gloria (e conto in banca) dei quasi contemporanei Black Sabbath. Peaceville Record ha dato alle stampe questo “All Your Sins” una monumentale opera composta da due dvd contenenti ben sette ore di grande musica. Il periodo compreso nel box parte dal 1983, quando ancora la creatura di Liebling terrorizzava i fan sotto il moniker Death Row, ed arriva al 2014 con due brani tratti da un concerto tenutosi a San Francisco. Se da un lato non possiamo far altro che sbavare di fronte ad un’opera così completa, va detto che le registrazioni più vecchie, risalenti all’83, 85, 87 e 1996 sono penalizzate da una qualità audio/video ben inferiore rispetto agli standard che ci si aspetterebbe ai giorni nostri. E’ vero però che quel senso di amatorialità, le riprese grezze e l’audio freddo, poco lavorato, essenziale, danno un tocco ancor più oscuro a brani come “All Your Sins”, “The Deist”, “Sign Of The Wolf”, “Dying World” vere gemme di doom oscuro e mefistofelico. Bobby Liebling, Joe Hasselvander e Victor Griffin dal vivo davano e danno vita ad un sodalizio infernale capace di spaventare, bastava guardare il viso spiritato del cantante per capire l’essenza di un sound che una volta era davvero in grado si far venire i brividi sulla schiena. I concerti più recenti, qui immortalati, in particolare quelli di Oslo (2012), Nashville (2010) e la già citata San Francisco compiono un balzo di qualità dettato da migliori strumentazioni per registrare, mantenendo però quell’alone di underground tanto fondamentale per i Pentagram. “All your Sins” permette di assistere a tutti i momenti più salienti del percorso firmato Pentagram, dagli albori sino ai giorni nostri spaziando per trent’anni di musica dal vivo. E’ vero, come dicevamo la qualità delle riprese spesso e volentieri lascia a desiderare, ma questo non è un documentario dei multimilionari Kiss, i maestri del doom danno il loro meglio in piccoli locali sporchi e fumosi, dove la musica si permea di atmosfere sulfuree: solo in questo modo il groove della formazione americana riesce davvero a sembrare pericoloso, letale e maligno come dovrebbe, specialmente se ripreso in modo scarno, “fatto in casa”. Non pensate di guardare questo lavoro godendo del vostro televisore 50 pollici led full hd, ma focalizzate il concetto che l’heavy metal degli anni Settanta e Ottanta, per gran parte delle band, viaggiava su standard ben diversi.