6.5
- Band: RUNNING WILD
- Durata: 02:30:00
- Disponibile dal: 24/06/2011
- Etichetta: Wacken Records
- Distributore: Audioglobe
A due anni dal concerto al Wacken Open Air 2009 che avrebbe dovuto segnare la fine dei Running Wild, esce il live “The Final Jolly Roger” registrato in quell’occasione. Le aspettative erano alte, visto che il gruppo celebrava i trent’anni di attività e il festival metal più importante al mondo tagliava il traguardo della ventesima edizione. Da un evento del genere ci si attendevano dunque imponenti scenografie, effetti pirotecnici e attitudine calorosa verso un pubblico di settantamila persone accorso da ogni dove. Invece, come il nostro live report già sottolineò, il lato scenico lasciò parecchio a desiderare e l’approccio con la platea deluse i molti fan non tedeschi che si sentirono decisamente tagliati fuori da un Rock n’ Rolf un tantino distaccato e che non disse una parola in inglese. La performance della band, in cui figuravano Peter Jordan alla chitarra, Ian Eckert al basso e Mathias Liebetruth alla batteria, fu invece convincente dal punto di vista strettamente esecutivo e rimase solo il rimpianto della mancanza di classici come “Little Big Horn” o “Treasure Island”. Tutti questi pregi e difetti ora vengono immortalati nel qui presente live, il cui giudizio altro non può essere che una media di quanto detto. Dal punto di vista audiovisivo, troviamo inquadrature ottime ad opera della regia del festival con il grande colpo d’occhio dell’enorme stage e di una platea sconfinata. L’audio invece è un semplice 2.0 piuttosto grezzo nei suoni, in quanto, come riportato anche sul libretto, deriva da una sola traccia audio per via di un errore tecnico che portò alla perdita le tracce dei singoli strumenti. Se questo da un lato può essere visto come un difetto, dall’altro è un punto a favore della fedeltà rispetto allo show. Le classiche e immancabili ripuliture a cui i live vivo sono sottoposti, sembrano in questo caso aver influito molto meno rispetto ad altri casi in cui album dal vivo prendono quasi le sembianze di best of, dal tanto che sono precisi e laccati. Pesante invece la mancanza di sottotitoli non solo nella parte live ma anche nelle interviste contenute nella parte extra. Ben poco da segnalare nei contenuti bonus, se non qualche breve filmato tratto dalle registrazioni di “Masquerade” e dal rispettivo tour. “The Final Jolly Roger” è dunque un lavoro dedicato quasi esclusivamente ai fan più accaniti e che proprio come lo show da cui deriva, non avrebbe testimoniato al meglio la fine di una band che aveva fatto la storia del metal e che non a caso mentre legiamo questo aeticolo, ha già annunciato il ritorno con il nuovo album “Shadowmaker” previsto per aprile 2012.