SUICIDE SILENCE – Ending is the Beginning: Mitch Lucker Memorial Show

Pubblicato il 26/03/2014 da
voto
7.0
  • Band: SUICIDE SILENCE
  • Durata: 01.24.00
  • Disponibile dal: 18/02/2014
  • Etichetta: Century Media Records
  • Distributore: EMI

Dopo la tragica dipartita di Mitch Lucker, amato frontman dei Suicide Silence strappato alla vita la notte di Halloween 2012 per un incidente motociclistico, la comunità metal si è raccolta per raccogliere fondi a favore della piccola Kenadee, orfana del padre a soli 5 anni. Il documento audio/video testimonia in maniera fedele il concerto tenuto il 21 dicembre 2012 al Fox Theater di Pomona, California. L’evento, intitolato “Ending is the Beginning: Mitch Lucker Memorial Show”, vede alternarsi diversi vocalist della scena deathcore/metalcore alla band, per la riproposizione dei brani più significativi del gruppo. Oltre ad essere una testimonianza della vastità della scena, il live apre gli occhi sull’impatto che Lucker e soci hanno lasciato in una decina d’anni di attività (non dimentichiamo che “The Cleansing” è stato uno dei debutti che ha venduto di più nella storia della Century Media). Nell’impressionante lista di ospiti, tutti amici e compagni di tour, spicca di certo Tim Lambesis, incapace di unire le braccia al corpo, in un’ottima versione di “Wake Up”. Notevoli anche l’opener “Destruction of a Statue”, affidata a Jonny Davy dei Job for a Cowboy, “Disengage”, interpretata dal producer dubstep Big Chocolate, e “Unanswered” con Phil Bozeman dei Whitechapel. Viene naturale chiedersi se l’occasione sia stata anche una sorta di audizione per il nuovo cantante: in questo caso, escludendo il grandissimo Eddie Hermida che ha poi ottenuto il microfono, il nostro voto sarebbe andato a Ricky Hoover (“Bludgeoned to Death”), con menzione speciale ad Austin Carlile per la fisicità. Non tutte le ciambelle escono col buco in ogni caso: se artisti come l’ex Bury Your Dead Myke Terry e Danny Worsnop degli Asking Alexandria sono palesemente inadatti a fronteggiare i Suicide Silence, almeno la loro prova è del tutto convincente, soprattutto per il coinvolgimento del pubblico; non riescono a fare lo stesso Chad Grey, imbolsito, gonfio e piegato per tutta “Fuck Everything” (doveva forse leggere il testo?) e Max Cavalera, che offre una delle peggiori versioni di “Roots Bloody Roots” immortalate su video. Che dire poi di “Engine n.9” dei Deftones con la voce del compianto Lucker e un figurante sul palco che finge di cantare? Non abbiamo capito. Ci pensa Robb Flynn, con una sentita cover dei Sabbath in acustico, a risollevare le sorti della serata, e il grandissimo Randy Blythe a concludere in maniera maiuscola con il classico “You Only Live Once”. Il concerto è introdotto brevemente da Jose Mangin, voce radiofonica di Sirius XM Octante e Liquid Metal, nonchè veejay per MTV Headbangers Ball, Fuse TV e volto di Affliction Clothing. Nessun contributo dietro le quinte, nessuna intervista ai protagonisti o intermezzo e soprattutto nessuna traccia del tributo proiettato durante la serata, almeno nella preview che abbiamo visionato. Il concerto è invece filmato con perizia, in un palco abbastanza spoglio e molto illuminato. La sezione audio è perfetta, forse decisamente troppo perfetta, tanto da far pensare a pesanti sovraincisioni. A questo punto saprete già se l’acquisto fa al caso vostro o meno, il bundle CD+DVD è effettivamente ghiotto e dal prezzo ragionevole. Concludiamo con le parole di Randy Blythe: “Tonight, we are alive, motherfuckers. Rest in peace Mitch. We miss you brother“.

TRACKLIST

  1. Destruction of a Statue con Jonny Davy (JOB FOR A COWBOY)
  2. Distorted Thought of Addiction con Greg Wilburn (THE DEVASTATED)
  3. Ending is the Beginning con Brook Reeves (IMPENDING DOOM)
  4. Bludgeoned to Death con Ricky Hoover (ex-SUFFOKATE)
  5. Unanswered con Phil Bozeman (WHITECHAPEL)
  6. Girl of Glass con Myke Terry (ex-BURY YOUR DEAD)
  7. Price of Beauty con Danny Worsnop (ASKING ALEXANDRIA)
  8. No Pity For A Coward con Johnny Plague (WINDS OF PLAGUE)
  9. Disengage con Cameron “Big Chocolate” Argon (DISFIGURING THE GODDESS)
  10. No Time To Bleed con Burke VanRaalte (ex-WITH DEAD HANDS RISING)
  11. Smoke con Anthony Notarmaso (AFTER THE BURIAL)
  12. Wake Up con Tim Lambesis (AS I LAY DYING)
  13. March To The Black Crown
  14. Slaves to Substance con Eddie Hermida (ALL SHALL PERISH)
  15. OCD con Austin Carlile (OF MICE & MEN)
  16. Fuck Everything con Chad Gray (HELLYEAH, MUDVAYNE)
  17. Die Young (cover dei BLACK SABBATH) con Robb Flynn (MACHINE HEAD)
  18. Roots Bloody Roots (cover dei SEPULTURA) con Max Cavalera (SOULFLY, CAVALERA COSPIRACY, ex-SEPULTURA)
  19. Engine #9 (cover dei DEFTONES) con la voce registrata di Mitch Lucker
  20. You Only Live Once con Randy Blythe (LAMB OF GOD)
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