In un gelido pomeriggio di inizio marzo la matricola di Metalitalia, accompagnata da Luca Pessina, incontra “the boss” (Kris) e” the new guy” (Luke) degli Adema. Mentre il primo è assolutamente determinato nel voler dimostrare il valore assoluto di una band sempre più “sua”, il secondo, giovane dalla faccia pulita, si affaccia alla nuova esperienza con tutta l’eccitazione e l’aspirazione del newcomer. Per il gruppo è un nuovo, eccitante, spiazzante, rischioso inizio.
Kris: “Non è del tutto esatto. Abbiamo iniziato a registrare quando era già fuori dalla band, firmando con la Earache lui era ancora con noi, ma subito ci sono state divergenze: volevamo fare un lavoro più orientato verso il rock, portando gli Adema ad uno stadio successivo, ma Mark non era sulla nostra lunghezza d’onda. Decidemmo allora di trovarci un nuovo cantante, mentre in studio componevamo i pezzi che sarebbero finiti su ‘Planets’… Grazie al cielo siamo stati scritturati da una label (Earache) che ci ha supportato al 100%, dandoci la possibilità di comporre con calma il demo che ci avrebbe permesso di trovare un nuovo frontman”.
Luke: “Non proprio tutte, ma la maggior parte sì. Lavoriamo come un team, è un rapporto e un metodo di composizione molto collaborativo”.
COME AVETE TROVATO IL NUOVO ELEMENTO, LUKE CARACCIOLI?
Mike: “Ti racconto la mia versione, Luke ti racconterà la sua: ho avuto per le mani questo demo di tre pezzi di una band sconosciuta, dove c’era il numero di Luke, che mi ha colpito parecchio per la sua abilità vocale. Non avevo idea di chi fosse, non lo conoscevo affatto. Ho provato a chiamarlo per farlo provare con noi ma non ci sono riuscito così facilmente, non appena siamo riusciti a suonare con lui però ho capito che era il nostro uomo. Uscirà un dvd successivamente a ‘Planets’ che documenta anche la nostra affannosa ricerca di un singer capace e le numerose audizioni insoddisfacenti”.
Luke: “Io suonavo in questa band ed ero talmente al verde che non avevo un cent nel mio cellulare, così lo tenevo addirittura spento. Per racimolare qualche dollaro col gruppo ci iscrivemmo a una ‘Battle of the Bands’ nella mia città natale. Dopo aver incredibilmente vinto riaccendendo il cellulare trovai circa trenta messaggi, tra i quali quello di Kris di tre settimane prima, che mi invitava a raggiungerli in studio! Per mia fortuna non fu troppo tardi, così mi presentai, ascoltai le song ed aggiunsi la mia ispirazione… il resto lo sapete. Ero un fan degli Adema sin dal primo album, sono alle stelle ora”.
HO SENTITO CHE ERI UN MARINE, ME LO CONFERMI? COM’È STARE IN MARINA, SOPRATTUTTO PER UN MUSICISTA?
Kris: “Penso che i vari aspetti del metal siano sempre restati lì, li abbiamo solo usati in maniera leggermente differente, siamo sicuramente ancora gli Adema”.
CONSIDERI GLI ADEMA UNA BAND NU METAL?
Kris: “Abbiamo molte influenze metal, ma non c’è nulla di nuovo nel cosiddetto ‘nu’, è in giro da parecchio prima di noi e delle altre band. Probabilmente è colpa vostra (giornalisti) se è stato diffuso questo termine, lo trovo non necessario e atto solo alla catalogazione. Quella etichetta ce la siamo presa anche noi, che alla fine siamo solo quattro ragazzi a cui piace divertirsi con della buona musica… Siamo cresciuti col metal e col rock in generale, dai The Who agli A Perfect Circle”.
COME LA PRENDI QUANDO VI DEFINISCONO UNA BAND SIMILE AI KORN?
Kris: “E’ il passato, assolutamente, ascolta ‘Planets’ e ci troverai poco dei Korn. E’ una nuova via in cui abbiamo messo anima e cuore. In passato c’era un elemento nella nostra band, una frazione, una piccola parte del gruppo che fondamentalmente tentava di emulare il korn-sound, capisci a cosa mi riferisco…. ora non c’è più e gli Adema hanno il loro suono e stile, è quello che volevamo, carattere e personalità che sono incarnate in Luke”.
CHE NE PENSATE DELLA DECISIONE DI BRIAN “HEAD” WELCH DI LASCIARE I KORN PER SEGUIRE IL SUO LATO SPIRITUALE?
Kris: “Head è un grande, lo conosco personalmente da anni, supporto ogni decisione lui voglia prendere. Ovviamente è shockante, siamo rimasti tutti a bocca aperta. Credo in Dio ma non lascerei per nessuna ragione al mondo la mia band”.
Kris: “Sono successe molte cose negli anni passati, ma ultimamente tutto sembra aver avuto una svolta positiva, con il contratto nuovo e con Luke tra noi. E’ una sorta di situazione magica, come se un allineamento dei pianeti con una forza a noi superiore ci avesse portato a tale situazione: è il destino a parer mio, e io credo nel destino. Siamo anche affascinati in una certa misura dall’astronomia (e mi mostra le braccia tatuate con svariate e variopinte costellazioni, ndR)”.
Kris: “Ci piace… i ragazzi della label sono così gentili e alla mano, c’è un abisso rispetto alla nostra passata situazione contrattuale, è come stare con amici con cui esci a sbronzarti, ci hanno lasciato tutte le libertà che abbiamo desiderato e hanno supportato la nostra visione al 110%. Ovviamente ascolto anche io qualche band estrema, soprattutto adoro i Morbid Angel”.
Luke: “Quando i miei amici hanno scoperto che la mia band era sotto Earache, una label che che ha sotto contratto alcune delle più grandi ed estreme metal band al mondo, mi sono saltati in testa per aver l’autografo dei Morbid Angel! E’ onorevole e stimolante per me esser circondato, anche solo idalmente nel roster della Earache, da così grandi musicisti”.
Kris: “E’ verissimo , ho scritto anche quattro canzoni che sono finite sull’album, e ti posso rivelare che è stato assolutamente fenomenale suonare con Nikki Sixx… Mi ha contattato dopo l’Ozzfest del 2002 quando ero in break, ma ho abbandonato il progetto per tornare coi ragazzi per le registrazioni di ‘Unstable’. La band si era formata per fare nuove composizioni ma io in verità non aspettavo altro che provare ‘Shout at the Devil’ con loro! Per quanto riguarda i Videodrone fu più che altro una prima esperienza, un primo passo, non è proprio il miglior lavoro che io abbia mai fatto. E’ ok ma non è decisamente un gran disco, l’avrò ascoltato due o tre volte… ‘Planets’ invece lo ascolto ogni giorno, è decisamente l’opera di cui vado più fiero”.
Luke: “Sono estremamente orgoglioso di aver composto quattordici buone canzoni, e soprattutto di aver tirato fuori un sound originale, sicuro che nessuno attualmente suoni come noi. Ho sempre desiderato esser parte di una band originale con un sound personale”.
Luke: “L’abbiamo girato ad Ancona con Paolo Doppieri, che ritengo una persona assolutamente visionaria e creativa, non vedo l’ora che qualcuno veda il risultato finale perché penso sia davvero notevole. Il concept è fondamentalmente una storia di gelosia e fiducia. C’è molta azione, sono intervenuti molti ragazzi che ci hanno trasmesso una energia enorme, anche non sapendo cantare i chorus in inglese. La musica è davvero un linguaggio universale, mi è rimasta una immagine stupenda delle registrazioni”.
Luke: “Sicuramente è il turno dell’Italia, stavolta. Iniziamo a breve con un pre-tour negli USA, seguirà l’Europa e successivamente torneremo negli States, ma nessuna data è già fissata per adesso. Vi aspettiamo sotto il palco!”.
Kris: “Sottoscrivo, e aggiungo che vorrei portarmi dietro Mortiis, lo trovo eccezionale! Sarebbe una cosa davvero diversa, secondo me potrebbe funzionare, perché no?”.