ALTER BRIDGE – Rise Today

Pubblicato il 07/06/2008 da
 
Gli Alter Bridge sono, a detta di molti (compreso il sottoscritto) una delle migliori band del pianeta. Dopo essersi creati una ottima reputazione con il perfetto “One Day Remains”, dopo aver ricevuto un trattamento poco amichevole da parte della precedente casa discografica, tornano con il nuovo, strepitoso “Blackbird”, un lavoro più heavy, che attinge come sempre a piene mani dalla melodia e dalla classe del riff-maker Mark Tremonti e del divino singer Myles Kennedy. Metalitalia.com ha incontrato telefonicamente quest’ultimo per promuovere la data italiana del tour, martedì 17 giugno al Fillmore di Cortemaggiore (PC), con la promessa di raccogliere nuove informazioni in tale situazione.
 
 

ALTER BRIDGE: LA BAND CHE HA LE POTENZIALITA’ PER CONQUISTARE IL MONDO, HA RICEVUTO UN CATTIVO TRATTAMENTO DA PARTE DELLA WIND-UP RECORDS, PIU’ INTERESSATA AGLI STANDARD DI VENDITE DEI CREED. IL VOSTRO PRIMO ALBUM INFATTI HA RICEVUTO POCHISSIMA PRODUZIONE. COME VEDI ORA QUEL PERIODO?
“Avevano altri progetti su di noi, questo è indubbio. Non posso biasimarli più di tanto, sai, hanno avuto un sacco di band che hanno venduto tantissimo, basti pensare ai Creed o agli Evanescence. Semplicemente non hanno creduto più di tanto in noi, specialmente quando hanno visto che noi eravamo più interessati a produrre musica heavy. Alla fine ora siamo contenti di essere approdati alla Universal Republic”.
 
IL NUOVO ALBUM E’ STATO SICURAMENTE CREATO CON UNA DIFFERENTE ISPIRAZIONE RISPETTO AL DEBUTTO. COSA E’ CAMBIATO IN VOI DAL 2004?
“La differenza sostanziale sta nel fatto che io sono entrato a far parte della band quando ‘One Day Remains’ era già praticamente completo. Quel lavoro era la creatura di Mark, ed io ho solo messo la mia voce seguendo il più possibile le sue indicazioni. Durante il tour abbiamo imparato a conoscerci meglio e soprattutto ad affiatarci come musicisti, a conoscere punti di forza di ognuno di noi. Con queste premesse è nato ‘Blackbird’. Un lavoro nel quale abbiamo messo tutti noi stessi, letteralmente”.
 
CHE COSA VI HA ISPIRATO UN TITOLO COME “BLACKBIRD”?
“Il titolo dell’album arriva direttamente dalla famosa canzone dei Beatles. Vedi, la nostra ‘Blackbird’ è dedicata ad un mio caro amico, morto a causa di un cancro, che rappresentava e rappresenta molto per me. Quel ragazzo è stato importantissimo nella mia formazione musicale. Mi ha venduto la mia prima chitarra, mi ha insegnato un sacco di pezzi, e nel dettaglio la prima canzone che mi ha insegnato fu proprio ‘Blackbird’. Così quando abbiamo composto la nostra song, ho voluto mantenere quel tipo di approccio, e dal vivo suoniamo l’intro originale dei Beatles prima di attaccare con il nostro pezzo. Un omaggio ad una grande band e ad una grande persona”.
 
TI REPUTO UNO DEI MIGLIORI CANTANTI IN CIRCOLAZIONE: QUAL E’ LA TUA FORMAZIONE CANORA E MUSICALE?
“Oh, grazie mille dei complimenti! Vedi, io ho iniziato come chitarrista, ma siccome nella mia piccola cittadina non riuscivo a trovare un cantante, ho iniziato a rivestire il doppio ruolo di chitarrista/cantante. Con il passare del tempo ho acquisito un mio stile, ho imparato ad usare al meglio la mia voce, ed ho preso alcune lezioni per apprendere una tecnica particolare, utilizzata in modo massiccio dai cantanti lirici. Ovviamente non canto come Pavarotti, ma utilizzo quella particolare impostazione per rendere la mia voce più potente, e per tornare a casa vivo dopo i lunghi tour che dobbiamo affrontare”.
 
PRIMA DI ENTRARE NEGLI ALTER BRIDGE HAI PUBBLICATO DUE BELLISSIMI ALBUM CON I TUOI MAYFIELD FOUR. HAI INTENZIONE DI RIESUMARE LA BAND IN FUTURO?
“Quello è stato un bellissimo periodo della vita, e non lo dimenticherò mai. Però non credo che ci sarà mai un nuovo album a nome Mayfield Four. Mi trovo davvero bene con la mia nuova band, e voglio continuare solo con loro. Sto però scrivendo un sacco di musica, che probabilmente un giorno farà parte di un mio lavoro solista. Ma è ancora troppo presto per fare previsioni certe di questo tipo”.
 
TUTTE LE VOLTE CHE ASCOLTO “BROKEN WINGS” MI SALE LA RABBIA, PENSANDO A QUALE SUCCESSO COMMERCIALE AVREBBE AVUTO QUEL PEZZO SE SOLO FOSSE STATO ‘SPINTO’ IN RADIO E SU MTV…
“E’ stato frustrante vedere sprecato un tale potenziale. La Wind-Up non ha mai lavorato per spingere il nostro singolo, causando a se stessi e a noi gravi perdite economiche”.
 
NEL PROSSIMO TOUR PER LA PRIMA VOLTA OLTRE A CANTARE SUONERAI LA CHITARRA AL FIANCO DI MARK, GIUSTO?
“Esattamente. Sono esaltatissimo all’idea di suonare I killer riffs composti da Mark. Quello che cercherò di fare sarà aggiungere colori diversi alle sue creazioni. Io ho un background jazz, come chitarrista, mentre Mark è decisamente più orientato verso il metal. Suonare con lui mi sta insegnando molto, e mi sta facendo crescere come musicista. Ne vedrete delle belle!”.
 
TRA POCO SUONERETE IN ITALIA (PRECISAMENTE IL 17 GIUGNO AL FILLMORE DI CORTEMAGGIORE, PIACENZA). AVETE PREVISTO DI INSERIRE IN SCALETTA ANCHE PEZZI DI CREED E MAYFIELD FOUR?
“Siamo soliti suonare alcune cover durante i nostri concerti, come pezzi di Robert Johnson, Led Zeppelin, Jeff Buckley. Ma non suoneremo alcun pezzo delle nostre precedenti band. Abbiamo dell’ottimo materiale degli Alter Bridge da cui attingere a piene mani”.
 
MYLES, CHE DIRE, SE NON… GRAZIE DI TUTTO! CI VEDIAMO IL 17 PER UNA INTERVISTA PIU’ APPROFONDITA…
“Grazie a te, e a Metalitalia.com per il supporto”
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.