Non è esattamente un album esaltante il nuovo lavoro degli Amon Amarth… “Fate Of Norns” è anzi forse quanto di peggio il quintetto ci abbia offerto in carriera! Ma fare quattro chiacchere con una persona simpatica e molto disponibile come il frontman Johan Hegg è sempre un vero piacere. Incontrato nel backstage del Wacken Open Air, il giorno seguente all’esibizione della sua band, Johan ha accettato di buon grado di rispondere alle domande di Metalitalia.com, per l’intervista che potete leggere qui sotto…
ALLORA JOHAN, VOGLIAMO PARLARE DI COME E’ NATO “FATE OF NORNS”? SIETE STATI MOLTO TEMPO IN TOUR PER PROMUOVERE IL PRECEDENTE “VERSUS THE WORLD”, QUANDO AVETE SCRITTO I NUOVI PEZZI?
“Sì, hai ragione, per ‘Versus The World’ è stata fatta una promozione molto massiccia dal punto di vista live. Questo infatti non ci ha concesso molto tempo per scrivere del nuovo materiale. Abbiamo provato a comporre qualcosa tra un tour e l’altro ma non abbiamo combinato granché, quindi il vero e proprio processo di songwriting è iniziato solamente dopo aver portato a termine tutti gli impegni live, ovvero a gennaio 2004. Abbiamo impiegato solo qualche mese per scrivere la maggior parte dei pezzi… anzi, uno di questi, ‘The Behading Of A King’, è stato scritto direttamente in studio. Si è trattato dunque di un processo molto veloce, la Metal Blade non ci aveva concesso molto tempo ma siamo comunque molto soddisfatti del risultato finale… i pezzi sono venuti molto spontanei e diretti”.
AVETE REGISTRATO ANCORA UNA VOLTA NEI BERNO STUDIOS SE NON ERRO…
“Sì, e come al solito tutto è andato per il verso giusto, abbiamo registrato l’intero disco senza intoppi. A dire la verità abbiamo deciso in questi giorni di rifare il mixaggio e il mastering, ma solo per conferire ai brani un sound ancora più cristallino”.
“FATE OF NORNS” E’ UN CONCEPT ALBUM, CE NE VUOI PARLARE?
“Sì, nei brani del disco si parla spesso del fato degli uomini, con particolare riferimento alle cosiddette dee del fato della mitologia vichiga, ovvero Urd, Skuld e Verdandi. Queste tre dee sedevano ai piedi dell’Albero degli Uomini e decidevano il loro destino”.
COME PARAGONERESTI “FATE OF NORNS” A “VERSUS THE WORLD”?
“Credo che il nuovo album rappresenti il seguito naturale di ‘Versus The World’. Le differenze non sono tantissime… magari a tratti è più melodico ed è più basato su midtempo ma non credo ci sia molto altro di rilevante. Come ti dicevo i pezzi sono venuti molto spontanei, soprattutto per il poco tempo impiegato nel comporli… non abbiamo avuto modo di modifircali in nessuna maniera. Sono quindi dei tipici brani alla Amon Amarth, belli ma senza grosse sorprese (ride, nda)”.
E QUALI RITIENI CHE SIANO I VOSTRI NUOVI CAVALLI DI BATTAGLIA?
“Senza dubbio la title track e ‘The Valkyries Ride’, credo che questi due brani posseggano tutti gli elementi per far breccia nei cuori dei nostri fan. Anche ‘Pursuit Of Vikings’, che abbiamo presentato ieri sera, è però un gran pezzo”.
LA COPERTINA DI “FATE OF NORNS” SI PRESENTA MOLTO PIU’ SOBRIA DEL SOLITO…
“Sì, questa volta abbiamo deciso di mettere da parte il solito guerriero e le fiamme per dare risalto al concept dei testi. Sulla cover vi è quindi raffigurato un medaglione con le tre dee del fato di cui ti parlavo”.
VOGLIAMO SPENDERE QUALCHE PAROLA ANCHE SULL’EDIZIONE LIMITATA DEL DISCO?
“Certo. Conterrà un dvd con l’intero concerto che abbiamo tenuto lo scorso marzo a Reykjawijk, in Islanda. Il locale era molto piccolo, abbiamo sudato tantissimo ma si è trattato di uno dei migliori show della nostra carriera. Assolutamente indimenticabile… speriamo di poterci tornare presto”.
“FATE OF NORNS” ESCE ANCORA UNA VOLTA PER METAL BLADE RECORDS, PARE CHE LE COSE TRA VOI VADANO A GONFIE VELE…
“Lo puoi ben dire, il loro supporto in tutti questi anni è stato eccezionale ed è solo grazie a loro se siamo diventati una band così importante in Europa. ‘Fate Of Norns’ è il primo album del nuovo contratto che abbiamo firmato, credo quindi che la nostra collaborazione con la Metal Blade andrà avanti ancora per molti anni”.
SIETE ORMAI DIVENTATI UN NOME AFFERMATO NELL’ATTUALE SCENA METAL… QUAL E’ LA TUA OPINIONE RIGUARDO AD ESSA?
“Credo che la scena stia migliorando di giorno in giorno, soprattutto per quanto riguarda il numero di persone coinvolte. L’interesse generale credo stia aumentando e pare che ai concerti venga sempre più gente… noi come Amon Amarth non possiamo lamentarci ma credo valga lo stesso per altre band del nostro calibro”.
COME VEDI LA TUA BAND DA QUI A QUALCHE ANNO?
“Credo che gli Amon Amarth siano destinati a rimanere nella scena ancora per un bel po’. Abbiamo voglia di andare avanti e di offrire musica sempre migliore. Pensiamo di avere un nostro stile – non ci è infatti mai piaciuto stare a guardare cosa facevano gli altri – e credo che ciò ci aiuterà ad essere sempre rispettati”.
QUAL E’ IL VOSTRO DISCO CHE HA VENDUTO DI PIU’?
“Credo sia ‘Versus The World’, ma spero venga presto superato da ‘Fate Of Norns’, che per me è il nostro album migliore”.
NEI PROSSIMI MESI MI PARE CHE ABBIATE IN PROGRAMMA UN PAIO DI TOUR…
“Solo uno, purtroppo. Abbiamo infatti dovuto cancellare il tour scandinavo di spalla ai Cannibal Corpse per problemi economici. Faremo quindi solo un tour ad ottobre con Impious e Disillusion in Europa centrale, poi vedremo…”.
NIENTE DATE IN ITALIA?
“Per ora no ma ci piacerebbe molto tornare, voi italiani siete sempre molto calorosi”.
UN’ULTIMA COSA: UN TUO COMMENTO SULLA MORTE DI QUORTHON?
“Cosa posso dirti… si è trattato di qualcosa di veramente triste. Non posso dire che la sua musica abbia profondamente influenzato quella degli Amon Amarth ma lui e i Bathory erano una leggenda, un gruppo assolutamente da rispettare. Mancherà moltissimo alla scena”.
OK, GRAZIE INFINITE JOHAN…
“Grazie a te e al tuo portale, speriamo di vederci in Italia al più presto”.