ANEWRAGE – La meglio gioventù

Pubblicato il 26/06/2015 da

Ultimi arrivati all’interno di una scena tricolore sempre più in fermento, gli Anewrage si mettono in mostra non solo per il monicker ambizioso e per un gusto cromatico particolarmente ricercato, ma anche e soprattutto per una proposta sonora già ben definita e variegata a dispetto della giovane età discografica, come ben testimoniato dal quasi omonimo debutto “ANR”. Se pur con qualche mese di ritardo, abbiamo dunque colto l’occasione per farci raccontare qualcosa di più dalla band stessa, raggiunta ai nostri taccuini per una chiacchierata a 360°…

Anewrage - New

PARTIAMO CON LE PRESENTAZIONI DALLA SCELTA DEL VOSTRO MONICKER, IN QUALCHE MODO UNA DICHIARAZIONE D’INTENTI VERSO UNA ‘NUOVA RAZZA’…DA DOVE E’ NATA L’IDEA, E COSA RAPPRESENTA IN ULTIMA ISTANZA?
“Anewrage rappresenta esattamente ciò che la band vuole comunicare e raggiungere con la propria musica. Siamo sempre alla ricerca di nuove soluzioni sonore e allo stesso tempo ci identifichiamo in un sound potente e diretto. Il nostro monicker è frutto di varie sedute di brainstorming, durante le quali cercavamo di definire questo concetto”.

DESTRAGE, RHYME, MELLOWTOY, FAKE IDOLS, ANEWRAGE E CHISSA’ QUANTE ALTRE…ALMENO DAL PUNTO DI VISTA MUSICALE, LA BILANCIA COMMERCIALE DELL’ITALIA SEMBRA IN NETTA RISALITA, QUAL E’ SECONDO VOI IL MOTIVO, E IN CHE RAPPORTI SIETE CON LE BAND SOPRA CITATE?
“Ultimamente abbiamo notato un generale innalzamento del livello qualitativo tra le band in Italia, sia per quanto riguarda il lato prettamente musicale che per quanto concerne la gestione di tutte le attività che oggi sono diventate imprescindibili (gestione dei social network, promozione e quant’altro). Le band sono sempre più consapevoli dei propri mezzi e per questo motivo riescono ad avere maggiore visibilità. Conosciamo personalmente le prime tre band citate e siamo in ottimi rapporti con tutti loro: Matteo Magni (Rhyme) è il co-produttore del nostro disco mentre Matteo Di Gioia (Destrage) ha curato la realizzazione dell’artwork e del videoclip di ‘Ape’s Legacy'”.

METAL, ROCK, ALTERNATIVE, POP, NU, GRUNGE…NEL VOSTRO SOUND SI TROVA DI TUTTO UN PO’: MERITO DEL DIVERSO BACKGROUND MUSICALE DEI SINGOLI COMPONENTI, OPPURE CIASCUNO DI VOI PORTA CON SE’ UNA SIMILE POLIEDRICITA’?
“Abbiamo sempre ascoltato di tutto fin da quando eravamo alle medie ed essendo cresciuti insieme abbiamo condiviso continuamente tutto quello che ascoltavamo. Col tempo poi ognuno di noi ha avuto modo di ascoltare musica differente, aggiungendo sfumature diverse che contribuiscono a plasmare il nostro sound. Ci piace godere della musica a 360 gradi senza mai porre dei limiti di genere o stile, e spesso condividiamo anche gusti che si distaccano molto dal Rock e dal Metal”.

GUARDANDO OLTRECONFINE, QUALI SONO I MUSCISTI / BAND DI CUI TENEVATE I POSTER IN CAMERETTA / SALA PROVE PRIMA DI IMBRACCIARE UNO STRUMENTO / NEI PRIMI ANNI DI VITA DELLA BAND? E COME PENSATE CHE ABBIANO INFLUENZATO LA VOSTRA MUSICA?
“Le band che più hanno influenzato il nostro sound provengono quasi tutte dal fantastico mondo dei primi anni 2000. Essendo tutti e quattro degli anni novanta, abbiamo avuto modo di riconoscerci nell’ondata Nu Metal / Post Grunge che faceva da colonna sonora alla nostra adolescenza. La lista è veramente lunga ma possiamo citare sicuramente: Slipknot, Mudvayne, Korn, Nickelback (quando ancora suonavano musica decente), Sikth, Stone Sour, Linkin Park, Disturbed, SOAD…Avendo nelle orecchie per anni questo tipo di sound, era inevitabile che si integrasse nel nostro”.

OLTRE CHE DI MUSICA, SO CHE VI DILETTATE ANCHE DI DESIGN…VI VA DI RACCONTARCI QUALCOSA IN PIU’ SU QUESTO ASPETTO? E COME PENSATE CHE SI SPOSI RISPETTO ALLA VOSTRA MUSICA?
“Abbiamo sempre avuto un debole per le cose belle e quindi ci siamo sempre impegnati per curare il lato visual della band. Alcuni aspetti li curiamo personalmente, mentre per altri ci affidiamo a mani decisamente più esperte proprio per valorizzare al massimo il contenuto musicale. Ad esempio, per rendere visivamente il concetto di ‘ANR’ abbiamo collaborato con i ragazzi dello studio ‘The Jack Stupid’, che utilizzando un materiale imprevedibile come il ferrofluid hanno saputo tradurre in immagine ciò che il sound suggeriva. Il risultato era talmente convincente che la sequenza realizzata per ‘ANR’ è arrivata in finale al SXSW 2014, insieme a nomi altisonanti come ‘Pacific Rim’, ‘The Last Of Us’ e ‘The Lego Movie’ nella categoria Title Sequence”.

SO CHE AVETE REALIZZATO UN VIDEO PER “APE’S LEGACY”, FINITO ANCHE IN ROTAZIONE SU ROCK TV…IN UN CONTESTO SEMPRE PIU’ DOMINATO DAI SOCIAL NETWORK E NEW MEDIA, QUANTO E’ ANCORA IMPORTANTE PER UNA BAND COME LA VOSTRA UNO STRUMENTO DI PROMOZIONE ‘TRADIZIONALE’ COME UN VIDEO-CLIP?
“Oggi il videoclip è diventato il biglietto da visita con cui una band si presenta agli occhi del mondo. Prima che youtube diventasse così importante, le band che avevano un videoclip erano spesso già affermate, oggi è uno step obbligatorio. Abbiamo dato molta importanza al primo videoclip ufficiale proprio per questo: in un oceano straripante di band che propongono il proprio materiale sotto questa forma, volevamo qualcosa di originale e d’impatto, che colpisse l’ascoltatore con la stessa energia che abbiamo cercato di trasmettere in questo disco”.

VISTO CHE SIETE ANCHE VOI MILANESI, SE VI CHIAMASSE PISAPIA PER CHIEDERVI DI ORGANIZZARE UN CONCERTO PER L’IMMINENTE INNAUGURAZIONE DELL’EXPO, CHI VORRESTE SUL PALCO INSIEME A VOI?
“Premettiamo che non siamo particolarmente favorevoli ad EXPO in Italia, visto come si sta procedendo, a partire dalla partnership con Coca-Cola e McDonalds per arrivare ai ritardi coi lavori (l’intervista si è svolta ad Aprile, NdR). Ma in caso ci chiamassero a suonare all’inaugurazione di EXPO, vorremmo assolutamente condividere il palco con Destrage e About Wayne, due delle realtà italiane che preferiamo”.

EXPO A PARTE, QUALI SONO I VOSTRI PROGRAMMI IN SEDE LIVE? OLTRE ALL’ITALIA, AVETE GIA’ TROVATO IL MODO DI FARVI CONOSCERE ANCHE NEL RESTO DELL’EUROPA?
“Stiamo cercando di portare questo disco ovunque si riesca ad andare. Per adesso abbiamo già un buon numero di date in Italia e ne stanno arrivando altre che annunceremo a breve. è stato annunciato da poco che saremo parte del bill del Metal For Emergency di quest’anno insieme ai Gamma Ray e questa è una bella soddisfazione. Per quanto riguarda l’Europa stiamo lavorando a pieno regime per cercare di uscire dai confini italiani il prima possibile”.

VISTA LA DIFFERENZA DI GUSTI, COSA ASCOLTATE DI SOLITO SUL TOUR BUS? FATE I TURNI PER L’AUTORADIO / MP3, O AVETE DELLE PLAYLIST CONDIVISE?
“Non sarebbe male avere un tour bus, e sarebbe altrettanto bello avere l’autoradio in furgone! Fortunatamente abbiamo gusti piuttosto simili e comunque se si sta insieme bisogna scendere a compromessi in virtù di una convivenza pacifica. Siamo tutti piuttosto rumorosi e spesso conviene che ci sia silenzio, quantomeno come sottofondo”.

IN CHE MODO LA CITTA’ / I POSTI IN CUI VIVETE / AVETE VISSUTO INFLUENZANO / HANNO INFLUENZATO IL VOSTRO MODO DI COMPORRE MUSICA?
“Il nostro modo di comporre è influenzato più da circostanze che da luoghi; in particolar modo, in questo disco abbiamo potuto raccontare di esperienze vissute da noi quattro nel corso degli ultimi anni. I luoghi fanno solamente da sfondo alle situazioni che sono il fulcro attorno il quale ruotano testi e musica. Il titolo che forse può ingannare è quello di ‘My Land’, ma la terra a cui si fa riferimento non è altro che uno stato mentale in cui regnano l’equilibrio e la serenità, elementi che cominciano a vacillare ogni volta in cui si viene a contatto con la realtà, tutt’altro che perfetta”.

BENE RAGAZZI, E’ TUTTO PER ORA…A VOI LE ULTIME PAROLE PER I SALUTI DI RITO!
“Grazie per lo spazio che ci avete dato! Per chiunque volesse seguire la band può trovarci su Facebook, YouTube, Twitter, BigCartel o semplicemente digitando ANEWRAGE su Google. Vi aspettiamo davanti al palco ai prossimi live! Ciao!”

 

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