Gli Angra arrivano a festeggiare il ventesimo anniversario dal disco di debutto, “Angels Cry”, ma ci arrivano senza un cantante di ruolo: Edu se n’è andato sbattendo la porta ed ha lasciato una band alla deriva più completa. Per fortuna il destino, apparso sotto forma del più famoso ed amato cantante metal italiano, si è mostrato benigno, e la band, dopo un tour celebrativo, ha dato alle stampe un grandioso live. Citando il testo di una delle canzoni più amate della band, ‘Nova era brings the angels back to life’, e Rafael Bittencourt ci parla dell’ennesima rinascita degli Angra, in vista di un’altra ‘Nova Era’.
SALVE RAFAEL. PER INIZIARE AL MEGLIO LA NOSTRA INTERVISTA PERCHE’ NON MI INTRODUCI TU STESSO IL VOSTRO NUOVO LIVE ALBUM?
“Il nostro nuovo live è una celebrazione sonora del ventesimo anniversario della release di ‘Angels Cry’. Nel disco non suoniamo per intero ‘Angels Cry’, ma celebriamo assieme a musicisti ospiti come Tarja Turunen, Uli Jon Roth ed altri questa ricorrenza, e celebriamo anche il fatto di essere finalmente tornati in tour grazie all’aiuto di Fabio Lione alle vocals. Nel live celebriamo non solo il disco in questione, ma anche tutti questi anni con la band ed il momento nel quale viviamo attualmente, la gioia di essere di nuovo in tour, di essere tornati nel metal dopo una pausa forzata”.
COSA MI PUOI DIRE A PROPOSITO DEL TOUR CHE HA PORTATO A QUESTO CONCERTO?
“Dopo la fuoriuscita di Edu dalla band ci sentivamo persi, eravamo molto giù, non sapevamo dove saremmo andati a finire come band, non sapevamo che futuro ci avrebbe aspettato. Quando Fabio è venuto da noi con il nostro manager e l’idea di cantare con gli Angra, ha portato con sé un sacco di motivazione, ed i fan hanno recepito questo e lo hanno accettato al meglio; questo ha riportato negli Angra eccitazione per il ritorno in tour, per lo stare con i fan, per l’idea di registrare un nuovo album. Il tour che ha portato a questo live album è stato davvero un cambiamento per noi”.
AVETE MAI PRESO IN CONSIDERAZIONE L’IDEA DI SUONARE L’INTERO “ANGELS CRY” DURANTE QUESTO TOUR?
“Sì, ma poi abbiamo anche preso in considerazione l’idea di celebrare anche tutti gli anni che sono venuti dopo, l’intera storia della band. Abbiamo scelto brani da tutti gli album degli Angra per questo motivo. Questo non significa che non decideremo di suonare l’intero disco un giorno, la teniamo da parte come una buona idea per il futuro”.
COME AVETE COMPOSTO LA SETLIST PER QUESTO CONCERTO?
“Ti dicevo, la nostra volontà era quella di avere brani da ogni album, quindi ci siamo seduti ad un tavolo ed abbiamo discusso; abbiamo valutato quali erano i brani nei quali la voce di Fabio avrebbe avuto un effetto maggiore e poi abbiamo valutato anche suggerimenti dai fan attraverso internet”.
LA SETLIST E’ STATA LA STESSA PER L’INTERO TOUR OPPURE QUESTA SETLIST E’ STATA ESCLUSIVA SOLAMENTE PER QUESTO CONCERTO?
“No, sostanzialmente è stata la stessa per tutto il tour, con leggeri cambiamenti. In alcuni show abbiamo adottato una setlist più corta. Qualche volta abbiamo suonato brani che non ci sono sul DVD, come ‘Silence And Distance’ o ‘Make Believe’”.
PERCHE’ FABIO USA PER ALCUNE CANZONI, AD ESEMPIO “STAND AWAY”, UN APPROCCIO DA TENORE INVECE DELL’ORIGINALE CANTATO ACUTO?
“Nella canzone che citi abbiamo come ospite Tarja, che riesce a cantare in maniera più acuta di quanto qualunque uomo possa fare, quindi abbiamo deciso di supportare al meglio la sua voce con il tono tenorile di Fabio. Per il resto, Fabio possiede questo tipo di voce, che lo rende un cantante unico, e sarebbe stato sciocco non sfruttare questa sua meravigliosa caratteristica. Anche nel nuovo disco andremo ad esplorare il tono da tenore che possiede, per rendere ancora migliore il nuovo lavoro”.
COME AVETE SCELTO GLI OSPITI PER IL CONCERTO?
“Innanzitutto volevamo una bellissima voce femminile, ed il primo nome che ci è venuto in mente è stato Tarja Turunen, e ci siamo sentiti incredibilmente onorati quando ha accettato la nostra proposta. Poi abbiamo cercato un musicista che ci avesse influenzato con il suo modo di suonare, un musicista che avesse contribuito a creare il metal dall’inizio. Certo, noi siamo una band metal moderna, ma siamo molto legati alle nostre radici. Abbiamo pensato a Uli Jon Roth, e ci siamo sentiti ugualmente, enormemente onorati quando ha accettato di suonare con noi; il tempo passato in sua compagnia è stato fantastico. Abbiamo riso, abbiamo parlato, non solo di musica, ma anche della vita in generale; Uli è una persona fantastica e professionale all’estremo, e non dimenticherò mai di aver diviso il palco con lui, per me è stata una realizzazione personale”.
PERCHE’ AVETE DECISO DI NON METTERE ALCUNE CANZONI, COME IL MEDLEY “UNHOLY WARS/HUNTERS AND PREY”, LA COVER DEGLI SCORPIONS ED ALTRE SUL CD MA DI LIMITARLE AL DVD?
“Quella notte abbiamo suonato per oltre quattro ore, e c’è molto materiale che non abbiamo messo anche sul DVD. Il punto è che non eravamo completamente soddisfatti di tutto, ed abbiamo preferito evitare di mettere sul CD materiale che, accompagnato dalle immagini, può invece andare benissimo sul DVD”.
SUPPONGO ABBIATE LASCIATO FUORI DAL LIVE ALCUNI DELLE VOSTRI MAGGIORI HIT COME “SPREAD YOUR FIRE”, “ARISING THUNDER” E “CAROLINA IV” PER QUESTO MOTIVO, VERO?
“No, analizzando tutto il materiale che abbiamo prodotto nella nostra carriera abbiamo capito di avere grandissimi pezzi che non abbiamo mai valorizzato a dovere, e per poterli inserire nella tracklist dell’album qualche brano andava sacrificato. Per il prossimo tour cercheremo di recuperare tutti i brani che hai citato, perché, come hai detto, sono alcuni dei nostri maggiori successi, e non possono rimanere a lungo fuori dalle scalette dei concerti”.
FABIO E’ UFFICIALMENTE IL CANTANTE DEGLI ANGRA?
“No, abbiamo deciso di non confermarlo nella band ma di lavorare con lui finché ci sarà la volontà da parte di tutti di proseguire in questo modo. Il punto è che Fabio è il cantante dei Rhapsody Of Fire e dei Vision Divine, e di mille altri progetti, ed è già fin troppo impegnato e noi non vogliamo in alcun modo interferire nella sua carriera in questo momento. Sarebbe ingiusto da parte nostra volerlo nella band, perché questo richiederebbe un impegno maggiore, se non esclusivo, nei nostri confronti da parte sua. Fabio continuerà come membro esterno”.
COSA PENSI DELLA DECISIONE DA PARTE DI ANDRE MATOS DI SUONARE L’INTERO “ANGELS CRY” DURANTE IL SUO PROSSIMO TOUR?
“Mesi fa, quando abbiamo pensato ad una celebrazione per ‘Angels Cry’ abbiamo deciso di invitare Andre ad esibirsi con noi. Lui ha rifiutato, ma a quanto pare la nostra idea gli è piaciuta. Be’, siamo felici per lui, per i suoi fan e siamo felici che il disco che abbiamo realizzato nel 1993, un disco del quale siamo molto fieri, sia ancora vivo e possa essere apprezzato nella sua interezza. Non importa se questa è stata una nostra idea, fondamentalmente il disco è di Andre quanto nostro”.
COSA MI PUOI DIRE A PROPOSITO DELLA VOSTRA RECENTE ESIBIZIONE AL LOUDPARK 2013?
“Be’, è sempre grandioso suonare in Giappone; il Giappone è stato un paese molto importante nel corso della nostra carriera, perché la scena giapponese è unica. I fan, i media ed i media specializzati non solo ti apprezzano ma ti rispettano in una maniera che altrove non si può cogliere. Nei festival giapponesi puoi trovarti a suonare accanto ai musicisti più pazzi e strani, ed ogni volta è un’esperienza indimenticabile”.
COSA NE PENSI DEL NUOVO RHAPSODY OF FIRE, “DARK WINGS OF STEEL”, E DEL NUOVO HOLLOW HAZE, “COWNTDOWN TO REVENGE”, GLI ULTIMI DUE DISCHI NEI QUALI HA CANTATO FABIO? E DELLA SUA COLLABORAZIONE CON I KAMELOT?
“Fabio ci ha fatto ascoltare questi dischi e trovo davvero fantastico il nuovo Rhapsody Of Fire. Questi ragazzi hanno mostrato coraggio, perché quando perdi un importante membro della band, come Luca Turilli in questo caso, è difficile mantenere il rispetto dei fan. ‘Dark Wings Of Steel’ è un ottimo disco e mostra che gli altri ragazzi della band sono ottimi songwriter e possono benissimo continuare anche senza Luca. Mi piace il fatto che Fabio parli sempre degli altri ragazzi della band con profondo rispetto. Hollow Haze l’ho trovato molto impressionante, molto versatile e molto aggressivo; questa è una band che sta ancora cercando il suo meglio e che quindi può ancora migliorare molto. E, a proposito della collaborazione con i Kamelot, Roy Khan possiede un timbro e un carisma molto particolare e una voce assolutamente riconoscibile, mentre Fabio è completamente differente per voce ed approccio, ma possiede un’energia che non può non essere utile per una band. Non ho idea di cosa pensino i fan dei Kamelot, ma penso che Fabio abbia fatto davvero bene anche con loro”.
MI PUOI GIA’ DIRE QUALCOSA A PROPOSITO DEL PROSSIMO ALBUM?
“No, stiamo ancora raccogliendo le idee. Credo sia ancora presto per parlarne, perché il lavoro è ancora in alto mare. Quello che posso dirti è che cercheremo di realizzare il miglior lavoro di sempre degli Angra. Fabio verrà in Brasile il prossimo mese, e starà con noi per dieci giorni, durante i quali scriveremo il più possibile assieme”.
BUON SONGWRITING, BUONA TECNICA STRUMENTALE, BUONA PRODUZIONE, BUONA DISTRIBUZIONE. COSA TRASFORMA UN DISCO IN UN SUCCESSO?
“Nessuno di questi fattori da solo basta. Ci vuole una buona strategia di base, con persone che sanno cosa vogliono e che contribuisca a creare buone canzoni, suonate bene, prodotte bene e distribuite bene. Andare in tour è molto importante per far apprezzare e metabolizzare il disco”.
VUOI AGGIUNGERE QUALCOSA ALLA NOSTRA INTERVISTA PRIMA DI CHIUDERE?
“Voglio ringraziare i fan italiani e voglio ringraziare Metalitalia.com per il supporto. Noi continuiamo ad esistere grazie a voi”.