APOCALYPTICA – Gli eredi di Wagner

Pubblicato il 25/11/2013 da

Con l’ultimo “Wagner Reloaded – Live In Leipzig”, i violoncellisti di Helsinki hanno dato prova ancora una volta di essere in possesso di qualità tecniche e compositive davvero fuori dal comune. L’album in questione (Top Album su queste stesse pagine una settimana fa) ha saputo unire in un connubio pregevolissimo le due anime che caratterizzano le opere degli Apocalyptica, la musica classica e il metal. Il lavoro dei finlandesi ha ricevuto recensioni dai toni entusiastici pressoché ovunque, il che ci ha spinto a voler sapere qualcosa di più riguardo all’album e allo show che i ragazzi ci hanno regalato. Abbiamo raggiunto telefonicamente il simpaticissimo Perttu Kivilaakso, il quale si è subito dimostrato disponibile a parlarci di ogni aspetto di questo “Wagner Reloaded”, dall’idea iniziale fino al prodotto finito, e ci ha raccontato alcuni particolari davvero interessanti relativi al loro prossimo album in studio e al suo amore incontrastato per il Bel Paese. Ecco com’è andata la nostra chiacchierata.

APOCALYPTICA - Promo - 2013

CIAO PERRTU! INNANZITUTTO, TI RINGRAZIAMO PER AVERCI CONCESSO QUESTA INTERVISTA. COME POTRAI AVER INTUITO, CI TROVIAMO QUI PER PARLARE DEL VOSTRO NUOVO LIVE ALBUM “WAGNER RELOADED”. TI ANDREBBE DI RACCONTARCI DI PIÙ RIGUARDO AL CONCEPT ATTORNO AL QUALE RUOTA QUESTO LAVORO? PERCHÉ LA SCELTA DI RIARRANGIARE I PEZZI DI WAGNER?
“Be’, originariamente il progetto è nato da un’idea del coreografo Gregor Seyffert, il quale stava organizzando uno spettacolo di danza per celebrare il 200° anniversario della nascita di Wagner e ricordo bene che, all’inizio della conversazione che abbiamo avuto con lui, fu richiesto ad Eicca (principale compositore della band, NdR) di comporre la musica per quest’opera. Successivamente abbiamo deciso di partecipare attivamente allo spettacolo in questione come band. Abbiamo composto tutti pezzi nuovi per l’occasione traendo spunto dalle opere del grande Wagner e, oltretutto, dato che non abbiamo mai avuto all’interno della nostra discografia un live album, abbiamo deciso di iniziare proprio con questo. Ci è sembrato il momento perfetto per realizzare un album live decisamente fuori dagli schemi, con pezzi completamente nuovi mai sentiti prima”.

POTRESTI RACCONTARCI DEI PROBLEMI LOGISTICI CHE HANNO AFFLITTO LA RELEASE DI QUESTO ALBUM? SIAMO TRISTEMENTE VENUTI A CONOSCENZA DEL FATTO CHE IL TEATRO IN CUI TENEVATE TUTTO IL MATERIALE DI SCENA È STATO PRESSOCHÉ DISTRUTTO AD OPERA DI DEI VANDALI QUALCHE MESE FA…
“Oh sì, quella è stata davvero una gran rottura di palle (ride, NdR). Un giorno il nostro manager ci chiama e ci dice che qualcuno aveva distrutto gran parte del materiale di scena, portato via alcune cose, insomma combinato un gran casino. E’ stata una terribile notizia per noi, anche perché non c’è stato modo di porre rimedio per tempo. Siamo stati costretti, in primo luogo, a cancellare lo spettacolo che era in programma e, conseguentemente, abbiamo dovuto posticipare la release di due mesi per rimpiazzare il tutto. Ci è dispiaciuto molto per tutte le persone che erano venute lì per assistere allo show, ma è stata una cosa che non è dipesa dalla nostra volontà”.

AVETE IDEA DI CHI POSSA ESSERE RESPONSABILE DI QUESTO ATTO VANDALICO?
“No, ancora purtroppo non è stato possibile risalire ai colpevoli, nonostante tutti gli sforzi della polizia tedesca. Speriamo le indagini continuino e che portino finalmente da qualche parte”.

DATO CHE ANCHE LA PARTE VISIVA DI QUESTO VOSTRO SPETTACOLO È STATA SENSIBILMENTE CURATE E ORGANIZZATA PER COINVOLGERE IL PUBBLICO AI MASSIMI LIVELLI ALL’INTERNO DI QUESTA “ESPERIENZA WAGNERIANA”, COME MAI NON AVETE PENSATO ANCHE A REGISTRARE UN DVD DI QUESTO SHOW, ANZICHÉ UN SOLO UN CD?
“Originariamente l’idea c’era, e stavamo anche provando a metterla in atto. Purtroppo, l’atto vandalico di cui sopra ci ha tolto questa opportunità. Il ché è un vero peccato, perché lo spettacolo in se è visivamente incredibile. Avevamo un gruppo di ballerini straordinari, le coreografie erano davvero emozionanti, e anche le scenografie davano il loro contributo. Spero proprio che nel prossimo futuro, qualora questo show dovesse essere riproposto, avremo le possibilità per registrare il tutto su un supporto video”.

QUESTO LIVE DA VOI REGISTRATO È ANCHE UNO DEI VOSTRI LAVORI DA MOLTO TEMPO, PROBABILMENTE DA “APOCALYPTICA PLAYS METALLICA BY FOUR CELLOS”, IN CUI IN NESSUNA DELLE VOSTRE CANZONI È PRESENTE UNA VOCAL FEATURE. DA DOVE DERIVA QUESTA DECISIONE? AVETE PROVATO UN RITORNO AL PASSATO?
“Sì, è vero. Nella nostra storia abbiamo sempre deciso di registrare alcune delle nostre canzoni con delle guest vocals, ed è una cosa che molto probabilmente faremo ancora. In questa opera però, abbiamo deciso di concentrarci esclusivamente sul lato musicale, quindi ci siamo accompagnati solo alla MDR Symphony Orchestra. E al nostro batterista Mikko, ovviamente”.

PER L’APPUNTO, L’ULTIMO ARRIVATO NELLA BAND, IL PORTENTOSO BATTERISTA MIKKO SIRÈN, HA CONTRIBUITO NELLA VOSTRA STORIA RECENTE AD ESPANDERE IL MANIFESTO MUSICALE A MARCHIO APOCALYPTICA VERSO UN LIVELLO NUOVO E DIFFERENTE. COME DESCRIVERESTI IL SUO APPORTO IN QUESTA TRIBUTO A WAGNER?
“Posso dirti subito che le parti di batteria sono state le più complesse da arrangiare ed inserire perché, se da un lato la batteria si abbina perfettamente al sound thrash degli Apocalyptica, lo stesso non si può dire per delle opere così imponenti come le opere di Richard Wagner. Io personalmente detesto quando alcuni artisti utilizzano, ad esempio, drum machine su basi di musica classica. Lo trovo davvero di cattivo gusto. E’ stata davvero un’avvincente sfida per noi provare a mantenere il nostro sound pur rendendo un rispettoso omaggio ad uno dei più grandi compositori di tutti i tempi”.

PENSATE DI RIPROPORRE NUOVAMENTE QUESTO SHOW NEL PROSSIMO FUTURO? MAGARI NEL CORSO DI UN PICCOLO TOUR?
“Sì, se ne è parlato, ti dirò. Solo che sorge un grosso problema nell’organizzare un tour per uno spettacolo del genere, ovvero le dimensioni. E’ molto, molto difficile riuscire a spostare agevolmente le oltre duecento persone coinvolte in questo show, senza contare che solo il palco è lungo più di sessanta metri e largo trenta. Per farti un esempio, in Finlandia non avremmo avuto modo di trovare un teatro abbastanza grande da far entrare il palco. Insomma, tutti questi problemi logistici relativi al trasporto non ce lo consentirebbero. Però si sta pensando di riproporre questo stesso spettacolo l’anno prossimo, sempre a Lipsia”.

UNA PICCOLA CURIOSITÀ ADESSO: COME MAI AVETE INSERITO I VAGITI DI UN BAMBINO TRA LE TRACCE “LULLABY” E “BUBBLES”, E COSA STANNO A SIMBOLEGGIARE?
“Come ben sai, con questo Wagner Reloaded abbiamo cercato di omaggiare non solo le opere del compositore tedesco, ma anche la sua vita e i suoi momenti più importanti. E questi vagiti stanno ad indicare la nascita di Wagner come uomo, e la sua successiva entrata nell’età adulta. Ci è sembrato interessante sviluppare in questo modo lo spettacolo. Oltretutto, con oltre cento minuti complessivi di registrazioni, dovevamo tagliare qualcosa per far entrare tutto in un CD, di conseguenza abbiamo optato per scegliere i pezzi che risultavano più fluidi messi l’uno accanto all’altro. Il lavoro finale che voi sentite su CD non segue un ordine strettamente cronologico”.

ADESSO UNA DOMANDA RIGUARDANTE LA VOSTRA CARRIERA FUTURA: QUANDO POSSIAMO ASPETTARCI DI AVERE UN NUOVO ALBUM IN STUDIO DEGLI APOCALYPTICA? E COME SUONERÀ?
“A dire il vero, sorprendentemente, posso darti delle risposte a questa domanda (ride, NdR). Di solito mi manterrei sul vago, e cercherei di evitare questo tipo di domande, ma in questo caso specifico posso dirti che abbiamo già del materiale sul quale stiamo lavorando. Per questo 2013 ci concentreremo ancora sulla scrittura poi, verso la primavera del prossimo anno, credo riusciremo ad entrare in studio per farvi avere un album per l’inizio del 2015, direi gennaio. Riguardo al sound, chiaramente è ancora un po’ presto per sbilanciarsi in previsioni, però posso dirti che questa esperienza ci è piaciuta moltissimo, e ci farebbe molto piacere registrare qualche pezzo del prossimo album con l’ausilio di un’orchestra sinfonica. Chiaramente non un album intero, poiché si rivelerebbe noioso. Però qualche episodio di questo tipo sarebbe divertente”.

QUINDI, IN QUALCHE MODO, GLI APOCALYPTICA STANNO CERCANDO DI RISCOPRIRE LE PROPRIE ORIGINI CLASSICHE?
“Mah, forse. Nel corso della nostra discografia non abbiamo mai avuto dei veri elementi sinfonici presenti nelle nostre canzoni. Sì, abbiamo avuto accompagnamento di violini, piatti e timpani, ma mai una vera orchestra sinfonica alle spalle. E questa è una cosa che ci piacerebbe molto sperimentare. Oltre a questo, ci piacerebbe sperimentare un tipo di sound nuovo, che riuscissero ad incorporare elementi anche della musica contemporanea. Tipo, non saprei, musica elettronica o dubstep. Sì, lo so, può suonare folle, però siamo in una fase della nostra carriera in cui ci piacerebbe sperimentare il più possibile. Vedremo comunque più in là”.

GRAZIE MILLE PER IL TUO TEMPO, PERRTU. PER CONCLUDERE, AVRESTI NULLA DA DIRE ALLA VOSTRA ENORME FANBASE ITALIANA?
“Oh, sì. In primo luogo vorrei dire che sono afflitto dal fatto che è passato così tanto tempo dalla mia ultima visita in Italia, perché io amo il vostro paese, amo Giuseppe Verdi, che reputo il mio compositore preferito. E ho sofferto molto per il fatto di essere stato talmente pieno d’impegni ultimamente da non avere avuto il tempo di fare una visita a La Scala di Milano negli ultimi due anni. In secondo luogo, spero che tutti i nostri fan italiani si godano il nostro live, in attesa del nostro prossimo studio album. Vi possiamo garantire fin da ora che faremo di tutto per venire a trovarvi nel prossimo futuro. Grazie, alla prossima!”.

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