ARDOURS – Malinconici ardori

Pubblicato il 15/10/2019 da

Gli Ardours sono un nuovo progetto messo in piedi da Mariangela Demurtas insieme a Kris Laurent, che ha presentato il suo primo album intitolato “Last Place On Earth”. Abbiamo sentito la cantante di origini sarde per farci raccontare com’è nata l’idea di questa band, che vede coinvolto anche Tarald Lie, batterista dei Tristania. Proprio la situazione di stand-by di quest’ultima band, a detta di Mariangela, con un futuro piuttosto incerto, per quanto non ufficialmente sciolta, l’ha spinta ad intraprendere questo nuovo progetto, di cui ci racconta alcuni dettagli e quali sono state le principali influenze in fase di composizione. Mariangela ci ha parlato inoltre del suo punto di vista su come vive oggi una donna la scena metal e, più in generale, quali possano essere i vantaggi o gli svantaggi del trovarsi ad operare in un ambiente che è stato per molto tempo prettamente maschile, condividendo con noi, infine, le sue recenti esperienze con i Moonspell.

COME NASCE L’IDEA DI QUESTO NUOVO PROGETTO CHIAMATO ARDOURS?
– L’idea é nata dal bisogno di fare qualcosa di nuovo dove potersi esprimere senza seguire obbligatoriamente trend e formule. Io e Kris ci siamo sempre trovati d’accordo sulla maniera onesta di fare musica e sulla massima espressione.

COME MAI AVETE SCELTO QUESTO MONIKER?
– Era l’ unico nome che rappresentasse a pieno i contenuti della nostra musica e soprattutto era libero.

QUALI SONO LE RAGIONI CHE TI HANNO SPINTA A CIMENTARTI IN QUEST’ESPERIENZA AL DI FUORI DEI TRISTANIA?
– Tristania negli ultimi anni non é stata una band molto attiva, perció ho deciso di esplorare altre alternative. Sono sempre stata una persona attiva nella musica e ho bisogno continuo di creare.

COME SI E’ SVOLTO IL PROCESSO REALIZZATIVO DELL’ALBUM? SI E’ OCCUPATO PRINCIPALMENTE DI TUTTO KRIS O TI HA COINVOLTA DURANTE LA FASE DI SCRITTURA E PER GLI ARRANGIAMENTI? 
– Io e Kris abbiamo scritto insieme, lui le parti strumentali e io le linee di voce, ci siamo sempre consultati per definire le strutture e la musica in generale. Per gli arrangiamenti idem. Tarald Lie ha registrato la batteria e scritto i testi.

QUALI SONO LE PRINCIPALI TEMATICHE A CUI TARALD SI E’ ISPIRATO E CHE HA VOLUTO TRATTARE?
– Le canzoni raccontano di esperienze di vita dove ci si trova a un passo dal collasso o a un passo dalla rinascita. Si puó interpretare in due diverse maniere. “Last Place On Earth” puó essere semplicemente la fine o il punto da dove si ricomincia.

QUALI SONO A TUO AVVISO GLI ELEMENTI CARATTERISTICI E I PUNTI DI FORZA DEL VOSTRO SOUND?
– L’energia della voce e delle chitarre e l’atmosfera malinconica accentuata dai synth, riff molto aperti, ritmo variegato e linee vocali orecchiabili. Un misto di vari generi musicali.

PER QUANTO IL CUORE DEL PROGETTO AFFONDI LE PROPRIE RADICI IN SARDEGNA, TROVO CHE ABBIATE UN SOUND MOLTO NORDEUROPEO, SEI D’ACCORDO?
– Puó essere, non lo nego. Ho passato molto tempo in Norvegia e ci sono sicuramente molte tracce di gothic norvegese nel modo in cui scrivo, soprattutto il metal nordeuropeo oltre a quello nordamericano é il piú ascoltato. Non nego ci siano influenze, infatti di mediterraneo non credo ci sia molto in questo disco. Magari in un prossimo, chissá.

PENSI CHE GLI ARDOURS SIANO DESTINATI A RIMANERE UN PROGETTO IN STUDIO O STATE METTENDO IN CONTO ANCHE L’IDEA DI ESIBIRVI DAL VIVO?
– Ci esibiremo dal vivo giá a settembre (l’intervista è di metà agosto, ndR) presso La Cueva Rock di Quartucciu a Cagliari: si tratta del nostro release party e poi abbiamo una data fissata per il 7 di dicembre all’Under The Doom Festival di Lisbona, con band come Alcest, Heavenwood, Paradise Lost, ecc…

QUALI SONO IN QUESTO PERIODO I TUOI ASCOLTI PRINCIPALI IN AMBITO METAL E AL DI FUORI DEL METAL? TRA QUESTI QUALCOSA POTREBBE AVERTI INFLUENZATO DURANTE LE REGISTRAZIONE DELL’ALBUM?
– Io ascolto realmente di tutto e soprattutto vario la mia playlist diverse volte, posso dire cosa c’é nella mia ultima: Rush, Texas, Gojira, Sharon Van Etten, Cellar Darling, Dredg, Tool, Puscifer, Bonamassa, Soen, ecc. Tantissime le influenze dell’album. Semplicemente in quel periodo ascoltavo Ulver, Ghost,Puscifer, Katatonia, Moonspell, Editors, Peter Murphy, ecc.

RECENTEMENTE HO LETTO UN LIBRO DEDICATO A DIVERSE FIGURE DI DONNE NEL ROCK, NEL PUNK E NEL METAL, DAGLI ANNI ’60 AD OGGI, ANALIZZANDO LE DIFFICOLTA’ E I PREGIUDIZI A CUI QUESTE SONO SPESSO ANDATE INCONTRO, IN UN AMBIENTE CHE E STATO PER MOLTO TEMPO PRETTAMENTE MASCHILE, CONSTATANDO COMUNQUE UNA CERTA EVOLUZIONE RISPETTO AGLI SCORSI DECENNI. DA DONNA ADDENTRATA IN QUESTO AMBIENTE ORMAI DA QUALCHE ANNO, COME VEDI TU LA SITUAZIONE? 
– Io credo che oggigiorno le cose siano molto cambiate rispetto a prima, anzi con il fatto che le donne abbiano dimostrato di saper fare, ignorare i commenti eventuali machisti e sapersi esprimere, siano alla pari del sesso maschile in questo genere e siano anche avvantaggiate perché con una buona immagine riescono ad essere complete e perfette per le etichette discografiche. Lo svantaggio sta nell’essere usate come strumento per poter fare soldi e qui ecco che la musica rischia di essere messa in secondo luogo. Tocca a noi donne saper gestire la propria immagine senza cadere nel cliche di ‘barbie girl’ e dimostrare che dominiamo la scena anche senza brillantini.

TI ABBIAMO VISTA DI RECENTE CON I MOONSPELL, BAND A CUI ORMAI SEI IN QUALCHE MODO LEGATA, PER VIA ANCHE DELLA TUA RELAZIONE CON RICARDO AMORIM, NEL LORO LIVE ALBUM DOVE HAI CANTATO IN UN PAIO DI BRANI: COSA CI RACCONTI DI QUELL’ESPERIENZA, COME L’HAI VISSUTA? C’E’ QUALCOSA DELLA LORO MUSICA IN CUI RISPECCHI UNA PARTE DI TE E DEL TUO STILE? 
– L’ho vissuta bene perchè ormai con loro siamo in famiglia, letteralmente! Mi rispecchio molto nella loro musica perchè é musica fatta senza seguire formule e con una identitá forte, quindi onesta e pura. Questo fu probabilmente uno degli aspetti di Ricardo come persona e musicista che mi son piaciuti di piú, perché sa davvero comunicare con la chitarra.

QUALI SONO I PROGETTI PER IL FUTURO CON GLI ARDOURS? E QUALI A LIVELLO PERSONALE? COSA BOLLE IN PENTOLA IN CASA TRISTANIA?
– In casa Tristania per il momento hanno tagliato il gas. Scherzo! Non so nel futuro se ci saranno altre attivitá con la band. A livello personale tante cose tutte insieme, ma va bene così. Ardours al momento occupa molto del mio tempo e cercheró di portare la nostra musica live il piú possibile. Dita incrociate!

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