RECENTEMENTE AVETE CAMBIATO BASSISTA, CHE COSA È SUCCESSO CON CLINT NORRIS? PERCHÈ SE NE È ANDATO?
"Clint si è sposato e non se la sentiva più di dedicare la maggior parte del suo tempo alla band. Ha quindi preferito cercare un lavoro ‘normale’ e cambiare vita. Una decisione che rispettiamo… non ci sono sentimenti negativi fra di noi".
"Ho conosciuto Josh quando ancora faceva parte di un’altra band come chitarrista/cantante. Si era messo in contatto con me perchè stava cercando di rimediare un contratto per quel gruppo, ma all’epoca non potevo garantirgli nulla visto che la mia label, la High Impact Recordings, era appena stata fondata. Quando Clint ci ha comunicato la sua decisione di andarsene, ho pensato che Josh sarebbe stato perfetto per sostituirlo, soprattutto perchè se la cavava molto bene con la voce pulita. Quando l’ho chiamato, mi ha detto che nel frattempo la sua band si era sciolta, quindi non ha avuto problemi a raggiungerci. Abbiamo provato un paio di volte ed è andato tutto molto bene, perciò è diventato un membro ufficiale degli As I Lay Dying".
"No, lui é arrivato quando tutti i brani erano già stati scritti. Ma ha interpretato le parti in voce pulita davvero benissimo. Da questo punto di vista, abbiamo fatto grossi passi in avanti con il suo arrivo. Clint infatti non era esattamente un cantante… dal vivo si occupava lui dei versi in voce pulita perchè nessuno di noi aveva le capacità sufficienti per farlo, ma quando registrammo ‘Shadows Are Security’ ci eravamo rivolti ad un nostro amico, perchè Clint non sempre riusciva ad ottenere i risultati che volevamo".
"Sì e no. Per intenderci, quel disco è andato benissimo in quanto a vendite e ci ha aperto numerose porte, però se lo ascolto ora non faccio altro che scovare difetti. Ovviamente quando lo avevamo pubblicato mi piaceva molto, ma oggi trovo che l’idea di dare alle stampe un concept album avesse condizionato sin troppo il songwriting. Essendo un concept, volevamo che ‘Shadows…’ risultasse omogeneo, ma così facendo abbiamo commesso l’errore di far suonare molti dei brani alla stessa maniera, con le stesse progressioni, melodie simili, etc. Come ovvio, sono affezionato a quell’album – l’ho scritto io! – ma oggi non rispecchia più tantissimo ciò che sono gli As I Lay Dying (ride, ndR)".
"Prima di tutto, abbiamo cercato di comporre un album più variegato. Questa volta non c’è alcun concept alla base dei pezzi, quindi il songwriting è stato molto libero. Sul disco potrai ascoltare brani molto aggressivi e thrash, altri strutturati e anche parentesi d’atmosfera. Nel complesso, comunque, credo che si tratti del nostro lavoro più veloce ed heavy. C’è anche un brano che porta il titolo provvisorio di ‘The Viking Song’ il quale è veramente pesantissimo (ride, ndR)! Siamo molto soddisfatti di come é venuto questo album… dopo ‘Shadows Are Security’ avevamo voglia di cambiare e di muoverci in direzioni diverse, stando però attenti a non snaturare del tutto il nostro stile. Ci siamo stancati di essere sempre e comunque etichettati come una metal-core band. Voglio dire, noi facciamo parte di questa scena e abbiamo parecchi brani che possono essere definiti ‘metal-core’, però ci rattristava essere accumunati a gruppi che non fanno altro che copiarci. Con ‘An Ocean Between Us’ abbiamo voluto distaccarci da questo trend… scrivere musica che tutte quelle inutili band faranno fatica ad imitare. Negli ultimi due anni mi è capitato di ascoltare album che contenevano decine di riff letteralmente copiati dai nostri. Allora abbiamo detto ‘basta’, il nostro nuovo disco doveva essere tutto tranne che un tipico CD metal-core. E, per quanto ci riguarda, ‘An Ocean Between Us’ è venuto proprio in quella maniera… molti ascoltatori rimarranno sorpresi".
"È preso da uno dei brani dell’album. In sintesi, parlo di come io mi senta lontano da certi personaggi che girano in questo ambiente… gente che prepara i suoi album a tavolino e che pensa sempre a come vendere più copie. Io vivo la musica in modo diverso, per me continua ad essere un sogno il fatti di avere la possibilità di andare a suonare in tutto il mondo e di avere attorno persone che reputano interessante ciò che compongo. Non mi interessa diventare ricco, per me conta suonare e sentirmi bene con me stesso".
"Stiamo cercando di programmare almeno due tour per gli ultimi mesi dell’anno, tra cui uno in Europa. Ma per il 2008 c’è molto altro in preparazione… credo che saremo in tour quasi sempre per il prossimo anno e mezzo. Al momento stiamo inoltre pensando al primo videoclip per il nuovo album e stiamo valutando altre interessanti proposte. A breve saprete tutto tramite il nostro sito ufficiale".
"Grazie a tutti voi per il supporto. Se non riusciremo a venire in Italia dopo l’estate, di sicuro torneremo nel 2008. Tenetevi pronti!".