AS I LAY DYING – Holy rage!

Pubblicato il 04/09/2005 da
 
Gruppo di sicuro affidamente nella nuova scena metal statunitense, gli As I Lay Dying hanno da poco pubblicato il loro secondo full length, “Shadows Are Security”. Un album solido e divertente, alfiere di un riffing thrash e death, di qualche breakdown di scuola metalcore, di vocals aspre e severe ma anche di tante aperture melodiche. Del nuovo parto e della band in generale, parliamo con il gentile frontman Tim Lambesis, raggiunto in un momento di pausa del tour estivo americano per eccellenza: l’Ozzfest!
 
 

CIAO TIM, COME STANNO ANDANDO LE COSE IN CASA AS I LAY DYING AL MOMENTO?
“Sta andando tutto benissimo! Mentre ti rispondo ci troviamo nel bel mezzo dell’Ozzfest… i concerti sono un successo ed è molto bello poter viaggiare assieme a così tanta gente simpatica!”.

CONGRATULAZIONI PER IL VOSTRO NUOVO ALBUM. AVETE LAVORATO IN MANIERA DIFFERENTE DAL PASSATO QUESTA VOLTA?
“No, il nostro approccio non è stato drasticamente diverso. Il fatto è che negli ultimi due anni abbiamo imparato molto, siamo divenuti musicisti migliori e dunque abbiamo raggiunto una coesione in sede di songwriting decisamente elevata. Proprio per questo, credo che il nuovo CD suoni assai più compatto del suo predecessore. Ogni canzone è diretta e concisa ma è facilmente identificabile grazie alle sue melodie”.

ANCH’IO TROVO CHE ‘COMPATTO’ SIA L’AGGETTIVO MIGLIORE PER DESCRIVERE “SHADOWS ARE SECURITY”. IL DEBUT CONTENEVA SICURAMENTE OTTIMI PEZZI MA FORSE ERA UN PO’ TROPPO POCO OMOGENEO…
“Sì, come ti dicevo, oggi il songwriting è assai meglio organizzato. Quando abbiamo portato a termine i lavori su ‘Frail Words Collapse’ eravamo soddisfatti ma dopo qualche tempo alcune delle sue parti hanno iniziato a non piacermi più, questo perchè a mio avviso non eravamo riusciti ad amalgamarle bene al resto. Questa volta siamo stati ben attenti a far sì che i brani suonassero tutti come As I Lay Dying, senza che però presentassero cambi di registro troppo forzati”.

“FRAIL WORDS COLLAPSE” ERA COMUNQUE STATO ACCOLTO BENISSIMO… VI SIETE SENTITI SOTTO PRESSIONE MENTRE SCRIVEVATE “SHADOWS ARE SECURITY”?
“Devo dire che alcuni personaggi dell’industria musicale si sono spesso fatti sentire per essere messi al corrente di che cosa stessimo combinando… non è stato molto piacevole. Le persone invece a noi più care, i nostri collaboratori più stretti e i nostri amici erano invece convinti che saremmo riusciti a realizzare un grande album, quindi ci hanno messo nelle migliori condizioni per comporre. Ignorare la pressione ci ha aiutato molto: infatti eravamo convinti che avremmo raggiunto buoni risultati soltanto se avessimo scritto esclusivamente ciò che ci veniva dal cuore, senza badare alle influenze esterne”.

COME E’ STATO LAVORARE CON ANDY SNEAP PER IL MIXAGGIO?
“Andy ha giocato un grosso ruolo nel far sì che questo disco suonasse come volevamo. Io ho prodotto entrambi i nostri full length ma puoi facilmente accorgerti che quello nuovo suona molto più nitido e potente del debut. Il merito è ovviamente di Andy, è un grande professionista e lavorare con lui ci ha dato sicuramente una marcia in più”.

PUOI SPIEGARMI IL TITOLO “SHADOWS ARE SECURITY”?
“Si riferisce al falso senso di sicurezza che noi tutti delle volte proviamo… è un invito a cercare la vera sicurezza in qualcosa di più grande e reale”.

I TESTI PARLANO DI QUESTO ARGOMENTO?
“I testi parlano del fatto di mettere in discussione ciò che hanno tentato di insegnarci e di rivalutare il nostro personalissimo modo di pensare. Penso che sia importante vivere per qualcosa di più significativo delle emozioni e delle sensazioni che possiamo provare”.

COME BAND VI CONSIDERATE ALFIERI DI UN DETERMINATO MESSAGGIO?
“Essendo cristiani crediamo che nessuno possa salvare sè stesso da solo… abbiamo bisogno di un aiuto”.

E’ FRUSTRANTE ESSERE QUASI SEMPRE ACCOSTATI AD ALTRE BAND AMERICANE COME KILLSWITCH ENGAGE O UNEARTH?
“No, è normale che ciò accada: come dicevi, proveniamo tutti dali Stati Uniti, inoltre abbiamo le medesime influenze e abbiamo esordito più o meno negli stessi anni. L’importante è che non si dica che noi suoniamo uguali a loro: gli As I Lay Dying hanno un sound molto più aggressivo e brutale. Inoltre anche i testi sono più personali”.

NEGLI USA “SHADOWS ARE SECURITY” E’ GIA’ UN SUCCESSO. COME PENSI CHE INVECE VERRA’ ACCOLTO IN EUROPA?
“Spero solo che i metal kid diano al disco una chance… noi lo apprezziamo molto e sono dell’idea che chiunque segua questo stile potrà trovare all’interno di ‘Shadows…’ almeno una cosa di suo gradimento”.

COME AVETE REAGITO AL FATTO DI ESSERE ARRIVATI PRESTISSIMO ALLO STATUS DI ICONE DEL METAL NEGLI STATI UNITI?
“Ovviamente la cosa ci ha sorpreso tantissimo. Mai avrei pensato che il metal potesse tornare ad essere così popolare dalle nostre parti”.

MA NON TROVI CHE OGGI, NELLA TUA NAZIONE, IL METAL E IL METALCORE SIANO DIVENTATI UNA MODA COME TANTE ALTRE? NON ERA AVVENUTO LO STESSO CON IL NU METAL?
“Il tutto è sicuramente un trend ma personalmente sono dell’idea che i giovani musicisti metal e metalcore abbiano più credibilità dei nu metal guys. Alcune di quelle nu metal band in auge qualche anno fa non sapevano neanche stare su un palco e suonare bene i loro strumenti. Comunque sono dell’idea che, come al solito, la moda qui da noi avrà vita breve e nel giro di poco rimarranno solo i gruppi più grandi a calcare ancora le scene”.

CREDI CHE GLI AS I LAY DYING SOPRAVVIVERANNO A QUEL MOMENTO?
“Certamente. Suonavamo metal molto prima che quest’ultimo esplodesse di nuovo negli USA. Siamo giovani e siamo ambiziosi, continueremo a fare musica per lungo tempo”.

MA TI PIACE CIO’ CHE HA PRODOTTO IL TUO PAESE NEGLI ULTIMI ANNI IN CAMPO MUSICALE?
“A dire il vero non troppo, apprezzo giusto i Rise Against, una formazione che trovo davvero brillante. Per il resto sono un fan del classic metal, del vecchio punk e del thrash degli anni Ottanta. Il mio gruppo preferito sono e rimarranno sempre i primi Metallica”.

OLTRE AGLI AS I LAY DYING SIETE COINVOLTI IN ALTRE BAND O SIDE-PROJECT?
“No, però io ho appena finito di produrre il nuovo album dei grandi Sworn Enemy!”.

OK, GRAZIE TIM, CI SI VEDE AD OTTOBRE IN ITALIA PER L’HELL ON EARTH FESTIVAL!
“Grazie a te, non vediamo l’ora di tornare!”.

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