Nonostante la Svezia sia la patria di alcune delle migliori death metal band di sempre (sia in campo old school che in quello cosiddetto “melodic”), pare che le giovani generazioni di quelle parti stiano maturando un certo interesse nei riguardi di altre scuole di pensiero, in particolare quella americana – moderna e non – e quella polacca. Gli As You Drown, una delle ultime scoperte della Metal Blade Records, si configurano come perfetto esempio di quanto appena affermato: pesanti come molti loro connazionali, ma, al tempo stesso, anche orecchiabili e “chirurgici” come certe realtà statunitensi o dell’est Europa… Decapitated su tutti. Per presentarci il debut album “Reflection”, è intervenuto ai nostri microfoni il chitarrista Simon Exner…
CIAO RAGAZZI, PER PRIMA COSA CHE NE DIRESTE DI PRESENTARVI AI LETTORI DI METALITALIA.COM?
“Ciao Metalitalia.com! Noi siamo gli As You Drown, una death metal band svedese. Proponiamo musica aggressiva, veloce e groovy, e amiamo la birra… tanto! Abbiamo iniziato a suonare nel 2003 con il nome di Ethereal, poi, quando ci ha raggiunto il nostro attuale vocalist Henrik, abbiamo cambiato nome e abbiamo registrato il nostro debut album, ‘Reflection'”.
PERCHÈ AVETE DECISO DI SUONARE DEATH METAL? E QUALI SONO I VOSTRI PUNTI DI RIFERIMENTO A LIVELLO MUSICALE?
“Il death metal è il genere musicale che più amiamo. È musica così intensa e aggresiva che è emozionalmente appagante sia da suonare che da ascoltare. Le nostre principali influenze rientrano nel panorama americano e in quello polacco del genere, ma le mischiamo con qualche ingrediente proveniente da altri generi che ci piacciono. I gruppi che più ammiriamo sono Cannibal Corpse, Morbid Angel, Decapitated, Behemoth, Hate Eternal e Meshuggah”.
LA VOSTRA MUSICA È EFFETTIVAMENTE UN INCROCIO DI VECCHIA E NUOVA SCUOLA DEATH METAL. È SEMPRE STATA COSÌ?
“No, devo dire che agli inizi la nostra proposta era un po’ più tradizionale e meno groovy. Ci sono voluti un paio d’anni per trovare quella combinazione di aggressione, atmosfera e orecchiabilità che stavamo cercando. Ora il nostro obiettivo è quello di mescolare vecchia e nuova scuola death metal in maniera sempre più accattivante”.
QUALI SONO I BRANI DI “REFLECTION” DEI QUALI SIETE PIÙ FIERI?
“In un modo o nell’altro, sono tutti speciali per noi. Alcuni, come ‘What Is Worst’ e ‘Driven by Hatred’, sono stati scritti qualche anno fa, mentre altri, come ‘Horns’ o ‘Swallow’, sono decisamente freschi. Comunque, il brano che più di ogni altro riassume il contenuto del disco, per me è l’opener ‘Ruins And Dead Ends’. Si tratta del primo pezzo che abbiamo scritto dopo l’arrivo di Henrik e possiede tutti gli elementi che vogliamo inserire nella nostra musica. È veloce, groovy, tecnico senza essere pretenzioso e, soprattutto, è violento”.
DI COSA TRATTANO I TESTI DEGLI AS YOU DROWN?
“I testi parlano di esperienze personali in relazione a sentimenti come l’odio o l’auto-distruzione. Non vi è nulla di gore, preferiamo concentrarci su argomenti più vicini a noi e alla realtà”.
CI SONO GIÀ DEI PIANI PER UN TOUR EUROPEO?
“Qualche piano c’è, ma nulla è ancora confermato. Ma potete stare certi che non ci lasceremo sfuggire la possibilità di suonare ovunque ci sarà richiesta. Vogliamo suonare il più possibile”.
CON CHI VI PIACEREBBE CONDIVIDERE IL PALCO?
“Ovviamente con tutte le band che ho citato poco fa, ma soprattutto con i Decapitated, che sono la nostra band preferita. Riassumono perfettamente il nostro concetto di death metal: aggressivo, tecnico ed estremamente catchy!”.
CHE COSA PENSI CHE GLI AS YOU DROWN ABBIANO DA OFFRIRE ALL’ATTUALE SCENA DEATH METAL? QUEST’ULTIMA È NOTORIAMENTE SATURA, ESCONO NUOVI GRUPPI OGNI MESE, COME PENSATE DI SPICCARE FRA LA MASSA?
“Non saremo mai la band più veloce o quella più estrema della terra e non abbiamo un’immagine ‘cool’. La nostra attitudine è simile a quella dei Cannibal Corpse, ovvero cerchiamo di confezionare canzoni che siano catchy e memorabili piuttosto che incollare due riff heavy a caso e vedere che cosa succede. C’è solo da sperare che la gente se ne accorga…”.
QUALI ALTRE GIOVANI DEATH METAL BAND SVEDESI TI SENTI DI CONSIGLIARE AI NOSTRI LETTORI?
“C’è una nuova ondata di death metal band che stanno facendo ottime cose proveniente dalla Svezia. Consiglio a tutti di ascoltare i nostri grandi amici Inevitable End, per me meritano un grande successo!”.
COME RIUSCITE A COMBINARE I VOSTRI IMPEGNI PERSONALI CON LE ATTIVITÀ DELLA BAND? DUBITO CHE SIATE MUSICISTI FULL-TIME…
“Sì, in effetti tutti noi abbiamo un lavoro. Si tratta soltanto di programmare tutto con un certo anticipo. Ci piacerebbe poter suonare a tempo pieno, ma, in fin dei conti, siamo qui soprattutto perchè amiamo il death metal, non per fare soldi”.