Dopo essere passato tra le file dei ben più famosi Deströyer 666 Simon Berserker ha messo in piedi da qualche anno una nuova bestia dal nome Assaulter: arrivata all’esordio nel 2008 la formazione è tornata sulle scene quest’anno con il valido ‘Boundless’, concentrato di thrash/black dalle tinte orientaleggianti. Come avrete capito non c’è nulla di nuovo nella musica degli Assaulter, tracce dirette e prive di orpelli che vanno dritte al sodo senza giri di parole anche se melodia ed atmosfera giocano una parte fondamentale nelle composizioni del duo australiano. Largo quindi alla nostra conversazione con il nostro simpatico e loquace interlocutore, il bassista/cantante Simon Berserker.
CIAO SIMON, BEN TORNATO SU METALITALIA.COM. COSA E’ SUCCESSO IN QUESTI DUE ANNI INTERCORSI TRA LA PUBBLICAZIONE DEL VOSTRO ULTIMO SPLIT ED IL NUOVO “BOUNDLESS”?
“Un sacco di cose! Innanzitutto abbiamo cambiato nuovamente lineup: T. Hellfinder è entrato in pianta stabile nella band poco prima di realizzare lo split con i Trench Hell. Subito dopo P. Hunt ha sostituito A.C. alle pelli. Ci sono stati un po’ di provini e tira e molla di altri membri durante tutto questo tempo ma non vorrei annoiarvi con queste storielle. Nel 2010, con questa nuova lineup, abbiamo iniziato a dare il via al processo di scrittura del nuovo ‘Boundless'”.
COME GIUDICHI OGGI IL PRECEDENTE “SALVATION LIKE DESTRUCTION”?
“Esattamente allo stesso modo con cui l’ho descritto quando è stato rilasciato: un album che avrebbe potuto essere molto migliore di quello che è stato. Cosa avremmo potuto fare? Era un album maledetto sin dal suo parto. Ci sono tracce decisamente solide come ‘Glory Alone’ o ‘Between Gods and Men’ o qualche passaggio qua e là che reputo valido. Dovevamo assolutamente fare qualcosa di grandioso con ‘Boundless’ per eclissare definitivamente le ombre del precedente lavoro: abbiamo lavorato sodo e pensiamo di aver raggiunto l’obiettivo”.
INIZIAMO QUINDI A PARLARE DEL NUOVO ALBUM: IL PASSO IN AVANTI RISPETTO A “SALVATION LIKE DESTRUCTION” E’ NETTO. SU QUALI PUNTI AVETE LAVORATO PIU’ DURAMENTE?
“Fare un grosso passo in avanti rispetto al nostro debut è stato sin dall’inizio il nostro obiettivo primario. Abbiamo lavorato duramente sugli arrangiamenti ed abbiamo avuto un budget più considerevole da investire sulla registrazione, mixing e sul mastering. D’altronde con ‘Salvation Like Destruction’ avevamo avuto a disposizione un budget di mille euro… non potevamo certo fare di meglio di quanto abbiamo fatto. Un altro elemento fondamentale è stata l’integrazione nella lineup di T.Hellfinder: le sue parti soliste hanno senza dubbio aggiunto una nuova dimensione al suono degli Assaulter”.
IN SOLI DUE ALBUM SIETE RIUSCITI A COSTRUIRE UN SUONO PIUTTOSTO DISTINTIVO: UNO DEGLI ELEMENTI CHE VI DISTINGUE DALLA MASSA E’ L’UTILIZZO DI MELODIE ORIENTALEGGIANTI. PENSI CHE DIVENTERA’ UN TRADEMARK DELLA VOSTRA MUSICA?
“Come estensione del nostro suono sicuramente. Penso che ci focalizzeremo maggiormente sui ritmi ‘marziali’ delle nostre composizioni, esattamente come abbiamo fatto nella traccia ‘Slave to King’ o guardando al passato in ‘The Eternal Soldier’. Un ritmo eroico e guerresco. Naturalmente tutto in uno spirito assolutamente metal fino al midollo, il tutto rivisto nella nostra ottica”.
T. HELLFINDER HA FATTO VERAMENTE UN OTTIMO LAVORO PER LA PARTE SOLISTA INTEGRANDO ALLA PERFEZIONE IL SUO STILE A QUELLO EPICO DI ALCUNE TRACCE. SIETE SOLITI COMPORRE COME UN TEAM O LAVORATE SINGOLARMENTE?
“E’ veramente un musicista eccezionale ed al momento siamo gli unici due a comporre la musica degli Assaulter. Continueremo ad essere in due a comporre fino a che non troveremo persone capaci e motivate. Per ‘Boundless’ ho scritto io stesso molti riff oltre che alla struttura base delle composizioni mentre Hellfinder si è focalizzato maggiormente sulle melodie e le parti soliste. Sin dal prossimo EP inizieremmo a comporre maggiormente come una band vera e propria”.
QUALI SONO I TEMI CHE HAI AFFRONTATI NEI TESTI DELL’ALBUM?
“La potenza. Niente di più che questo. In teoria ed in pratica”.
HAI LAVORATO TU STESSO ALLA COVER DELL’ALBUM? COSA VUOLE RAPPRESENTARE?
“Sì, mi sono occupato io stesso dell’artwork. L’ispirazione maggiore è venuta da alcuni vecchi poster di propaganda sovietica e penso che sappia descrivere al meglio i contenuti dell’album. La testa del Dio mortale rappresenta il vertice del potere assoluto. Ancora più importante, doveva essere di grande impatto visivo”.
PER QUALE MOTIVO HAI DECISO DI RIMUOVERE L’ANGELO DALLA COVER? ERA UN ELEMENTO SEMPRE PRESENTE IN TUTTI I VOSTRI PRECEDENTI LAVORI.
“Era tempo di cambiare dato che l’avevamo utilizzato ampiamente in passato. Non era possibile continuare a dimorare su di esso”.
PARLIAMO DEL NUOVO CONTRATTO CON LA POISON TONGUE, UNA SOTTO-ETICHETTA DELLA METAL BLADE. CHI HA FATTO IL PRIMO PASSO? QUALI CAMBIAMENTI AVETE AVVERTITO IN QUESTO PASSAGGIO DALLA PULVERISED?
“Siamo stati contattati dall’etichetta e ci ha proposto delle buone idee: abbiamo subito sentito che la direzione era quella giusta. Al tempo stavamo negoziando con la Pulverised per un secondo album ma il tempo passava e l’affare stava diventando un po’ fragile. Fortunatamente si sono fatti avanti in PT ed abbiamo ottenuto un contratto migliore e di cui tutt’oggi siamo veramente soddisfatti”.
HAI ASCOLTATO L’ULTIMO ALBUM DEI EX-COMPAGNI DESTRÖYER 666? COSA NE PENSI?
“Certamente! Si tratta di un buon album. Non penso che sia il loro migliore ma, nella tradizione dei D666, suona in maniera differente da ogni loro album precedente senza perdite di identità. D’altronde con canzoni come ‘A Thousand Plagues’ e ‘A Stand Defiant’ come si può sbagliare?”.
AVETE MAI PENSATO DI MUOVERVI DALL’AUSTRALIA PER DARE PIU’ VISIBILITA’ ALLA VOSTRA MUSICA?
“Il tempo è andato avanti. Ho trentatré anni e Hellfinder trentasette, non possiamo muoverci facilmente e stare lontani dal nostro paese senza un permesso di soggiorno valido. Quando l’ho fatto dieci anni fa con i D666, avevo vent’anni e più tempo da investire in vacanze ma ormai questa non è più un opzione valida per me. Mai dire mai comunque… per ora ci basterà fare qualche data live in Europa”.
AVETE QUINDI PIANIFICATO IL VOSTRO ARRIVO IN EUROPA?
“Sì, nel 2012 anche se stiamo pianificando proprio ora dove e quando. Sembrerebbe che il Party San sia già nella nostra agenda… continuate a seguirci!”.
COSA E’ SUCCESSO AL VOSTRO PRECEDENTE BATTERISTA A.C.?
“Abbiamo dovuto sostituirlo. Aveva una vita parecchio impegnativa e ciò si rifletteva in maniera negativa sulla band”.
SIMON, LE ULTIME PAROLE SONO TUE, CONCLUDI COME MEGLIO CREDI.
“Come sempre, il vostro supporto è sempre molto apprezzato. Per tutti: comprate ‘Boundless’, così potremo venire in Europa a rubarvi birra e donne!”.