L’assurdo di un paradosso si verifica anche in un ambiente estremo come il black metal. Essere davvero rimasti ancorati alle radici della musica nera quando ormai si è nel 2009 suona spesso, paradossalmente, come ‘strano’, anormale. Ascoltare un album che trasuda di fiamme infernali e blasfemia senza fronzoli, con una registrazione fatta magari in presa diretta e con i limiti che può comportare sembra roba da giurassico. Ma è colpa del mutamento avvenuto in questi anni per la quasi totalità della scena black metal e la percezione ormai ‘deviata’ del vero significato di questo filone musicale (ma che in origine aveva ben altre connotazioni oltre a quelle sonore), che porta a considerare band quali gli Athanor e tanti altri dell’underground italiano come ‘poco evoluti’ e quindi poco interessanti per gli ascoltatori. Già, poco evoluti perché per band come queste il vero black metal è quello figlio di Venom, Bathory ed Hellammer in primis, mentre il filone norvegese sarebbe solo una prosecuzione, una seconda rinascita. Il dibattito su questo punto andrà avanti in eterno, ma la testimonianza dell’esistenza di gruppi come gli Athanor dimostra che la voglia di suonare ancora in modo grezzo e blasfemo si è tutt’altro che affievolita. Indubbia è la rinascita a livello internazionale del black metal primissima maniera che sta portando all’interno della scena una ventata di nuovo estremismo sonoro che proprio ci voleva. Gli Athanor, senza troppi proclami, sembrano anche in grado di poter dire qualcosa di interessante a tal proposito, grazie all’ultimo full length album, al 666% black metal. Andiamo a conoscerli meglio…
Lord Of War: “Ciao Paolo e grazie per averci dato spazio sulla vostra ‘zine, in pratica subito dopo la realizzazione di ‘Call From The Dephts’ precisamente nel 2002, nonostante avevamo raggiunto il picco, in senso di intensità di composizione ed esecuzione, abbiamo iniziato ad aver seri problemi di line up legati a motivi che siamo riusciti a risolvere solo nel 2006 cioè quattro anni dopo. In questo lasso di tempo siamo rimasti sempre attivi facendo alcuni live/ritual e componendo il nuovo album ‘666% Necrotic Black Metal’ e finalmente con una line up rinnovata siamo riusciti a pubblicare il citato album. Il CD e’ stato registrato da Lord Of War (voce/chitarra), Marthym (chitarra), Lucas Demon (basso) e Lord Arhald (batteria). Subito dopo l’uscita dell’album siamo definitivamente rimasti un trio, dopo la dipartita di Marthym dalla formazione non abbiamo sentito la necessità di assoldare un altro chitarrista dal momento che Lord Of War cura tutto a livello di composizione chitarristica, ma se dovessimo reclutare qualcuno dovrà avere la nostra stessa devozione al kaos cosmico e scegliere di percorrere la nera strada per raggiungere con noi il regno del fuoco eterno”.
IL TITOLO DELL’ALBUM SI ADDICE PERFETTAMENTE AL GENERE DA VOI SUONATO; VOLETE DESCRIVERCELO IN MANIERA DETTAGLIATA?
Lord Of War: “Certo, dal 1998 e cioè da quando abbiamo formato gli Athanor, le nostre attenzioni erano rivolte verso tutto ciò che è mistero, buio, misticismo, la guerra, la morte, le pratiche magiche, quindi la necromanzia e la magia nera in generale, un forte senso di appartenenza alle oscure forze della natura e alle entità cornute; nei testi trattavamo tutto ciò, perché ci veniva dal profondo e con il passare degli anni tutto ciò si è rinforzato, cresciuto dentro di noi e siamo arrivati al 2008, sempre più convinti e sicuri del nostro oscuro cammino. ‘666% Necrotic Black Metal’ quindi e’ la nostra consacrazione alle sacre fiamme eterne, in parole più semplici è il nostro tributo all’inferno!”.
SE NON ERRO SIETE ATTIVI DA UNA DECINA D’ANNI, COME MAI SIETE RIUSCITI A PUBBLICARE UN FULL LENGTH ALBUM SOLO ORA?
Lord Of War: “Come dicevo prima, a causa di problemi legati alla line up abbiamo subito dei rallentamenti, ma appena abbiamo stabilito l’attuale line up siamo andati in studio e abbiamo registrato il tutto in maniera molto fluida, perché era già tutto pronto e preparato meticolosamente nel corso degli anni precedenti…in più, grazie alla registrazione analogica e alla bravura dei componenti del gruppo, siamo riusciti a registrare il tutto in maniera assolutamente live! In pratica quando si commetteva un errore nella registrazione si ricominciava dall’inizio della canzone… (complimenti per la scelta ragazzi, audace ma rispettabile, ndR)”.
L’OLD SCHOOL BLACK METAL, QUELLO ANTECEDENTE ALL’ESPLOSIONE DEI GRUPPI SCANDINAVI, È IN AUGE IN QUESTO MOMENTO E L’UNDERGROUND INTERNAZIONALE IN TAL SENSO STA GODENDO DI UNA SECONDA GIOVINEZZA. IN ITALIA PERÒ SONO POCHISSIMI I GRUPPI CHE HANNO LA STESSA VISIONE DI BLACK METAL PERCHÈ QUASI SEMPRE ANCORATI AI DETTAMI NORDICI DI DARKTHRONE O MARDUK. A COSA SI DEVE IL VOSTRO AMORE PER QUESTA MUSICA NATA CON VENOM, PRIMI BATHORY, HELLHAMMER, ECC?
Lord Of War: “In realtà c’è chi pensa che il black metal siano Marduk, Dark Funeral e gruppi affini… ok, ma hanno fatto parte dell’ondata dei primi anni ‘90, quindi una sorta di nuova onda in ambito ‘black’. Negli Athanor i componenti, grazie alla loro età non proprio adolescenziale, si son sempre nutriti e collezionato materiale originale di gruppi quali Venom, Hellhammer/Celtic Frost, Bathory, primi Kreator, vecchi demo dei Tormentor, Morbid, Mayhem, poi all’arrivo della ‘seconda ondata’ hanno spiccato gruppi come Darkthrone e altri. C’è da dire che anche i capolavori dei Morbid Angel, Deicide e Slayer sono sempre stati presenti nel background della band”.
“666% NECROTIC BLACK METAL” È USCITO DA UN PO’: QUALI SONO STATI I RESPONSI DI PUBBLICO E CRITICA? SIETE SODDISFATTI DI COME È VENUTO L’ALBUM OPPURE VOLEVATE CHE SUONASSE DIVERSAMENTE?
Lord Of War: “Il lavoro in generale ci soddisfa appieno, abbiamo curato tutto minuziosamente e in maniera maniacale, siamo riusciti a creare ciò che era nei nostri intenti, purtroppo abbiamo stampato poche copie e in pratica dovremmo fare una seconda ristampa più massiccia, visto che la prima era una versione limitata molto particolare e non poteva che essere fatta a tiratura limitata; chi ha avuto modo di aver tra le mani le prime copie si è trovato di fronte a un qualcosa che a loro detta è ‘veramente macabro’; chi l’ha ascoltato ci ha espresso il supporto totale e ci ha fatto notare una certa professionalità e bravura, ma noi non siamo qui per farci fare le lusinghe; responsi negativi non ci avrebbero di certo condizionato, ammettiamo comunque che ci fa piacere quando qualcuno ci apprezza”.
CI VOLETE PARLARE DEI VOSTRI TESTI IN PARTICOLARE? LE VOSTRE RADICI SATANISTE SONO ANCORA BEN VISIBILI, NEI TESTI VENGONO DESCRITTE ANCHE ESPRIENZE PERSONALI OPPURE SONO SEMPLICEMENTE IL MANIFESTO DEL VOSTRO CREDO RELIGIOSO/FILOSOFICO?
Lord Of War: “Nei nostri testi è racchiuso il concetto profondo basato su ciò che ho spiegato poco fa, diciamo che rappresentano il nostro modo di essere ed il sentiero che ci tracciamo andando avanti, una sorta di percorso ancestrale per giungere nel regno prossimo di Athanor, ossia l’inferno!”.
CI SONO GRUPPI STRANIERI CHE INTENDONO IL BLACK METAL NELLA SUA FORMA ORIGINARIA COME FATE VOI; CON I QUALI VI PIACEREBBE ENTRARE IN CONTATTO? COSA PENSATE INVECE DELLA TRASFORMAZIONE CHE HA AVUTO IL BLACK METAL NEGLI ULTIMI ANNI? SI È DEFINITIVAMENTE SMARRITO IL VERO SENSO DI QUESTA MUSICA?
Lord Of War: “Abbiamo pochi contatti in generale, i pochi che abbiamo sono con gruppi che riteniamo veramente validi, sia esteri che italiani, oppure con persone che non suonano in nessuna band, ma che sanno bene cosa sia il black metal, non è una nostra opinione personale, ma ciò che distingueva il black metal d’altri tempi non esiste più… tutti adesso fanno ‘black’, ma fanno solo ridere perché è tutta gente dedita ai vari siti come MySpace e ai divertimenti nei locali; penso che per divertirsi esistano le discoteche, che ci vadano pure, a noi non importa di niente e di nessuno. Basta guardare i gruppi norvegesi capostipiti dell’ondata anni ‘90 per rendersi conto di come sono diventati, stanno su MySpace per socializzare e puttanate varie, alla faccia della misantropia!”.
Lord Of War: “Non esiste nessuna scena, ormai il ‘black’, come dicono tutti, è diventato un genere musicale, ma per noi non è così, ecco perché pensiamo che è diventato solo un mezzo per mettersi in evidenza e fare i ‘fighi’ su internet (hai ragione, purtroppo di ‘fighi’ su internet ce ne sono sin troppi!, ndR)! Nel 1992, quando noi eravamo ragazzi, se giravi borchiato e col facepainting per qualche campagna nei nostri paesini di provenienza, e ti vedeva qualcuno, ti dava del pazzo anche se ascoltava metal, altro che figo! Che il nostro odio verso tutto ciò che è attuale possa far risplendere i vecchi fasti!”.
VOLETE PARLARCI DEI VOSTRI PROGETTI PARALLELI?
Lucas: “I vari progetti che abbiamo son diventati molto personali ed importanti per ognuno di noi, ma Athanor è padre/madre di tutto. Lord Of War ha una band, i Rigor Mortis, ed è appena uscito il cd per laVomitium Niger Productions, inoltre ha il suo progetto solista, il genere si avvicina molto ai primi Enthroned. Insieme a Lord Arhald, come batterista, ha appena registrato chitarra e seconda voce con gli Hellsteps, un suo vecchio progetto che ha riportato alla luce. Lo stile è paragonabile a quello degli Ophtalamia per intenderci. Io sto preparando come batterista il secondo demo con i Black Faith, band black metal; spero di poter presto concludere il primo demo con i Triangle Of Flames, ‘combo project’ dove suono la chitarra. Attualmente sto dando una mano come chitarra ritmica a Thomas Hand Chaste (ex Death SS) per i Witchfield, genere molto doom con tratti in stile Black Widow (dei quali c’è la partecipazione del sassofonista in alcune tracce, come anche di Steve Sylvester). Ho anche un progetto solista chiamato Oltretomba, mancano le parti vocali ma completerò questa prima uscita ufficiale solo quando avrò un attimo di pausa con gli altri progetti, si tratta di un black metal di stampo davvero molto datato”.
GLI ATHANOR SONO UNA BAND LIVE ATTIVA? C’È IN CANTIERE QUALCHE PROGETTO IMPORTANTE NEL PROSSIMO FUTURO?
Lord Of War: “Riguardo all’attività live siamo molto scettici, alla fine succede sempre che ci si raduna per divertirsi, ma penso che non faccia al caso nostro, abbiamo fatto un mini tour anni fa in giro per l’Europa e in alcuni locali in Italia: sono state sì belle esperienze, ma ci hanno aiutato anche a capire tante cose che non ci piacciono. I concerti non li scartiamo mai a priori, né tanto meno li organizziamo ovunque. Se c’è la giusta situazione siamo lieti di offrire una serata infernale ai nostri seguaci! Se si tratta solo di un semplice ‘live di facciata’ in locali non adatti e con band di apertura non adatte che portano pubblico inadatto, allora restiamo a casa a pensare ad altro. Progetti di particolare rilevanza non ce ne sono, per ora. Stiamo solo lavorando sul nuovo materiale”.
GRAZIE PER LA DISPONIBILITÀ, A VOI LE PAROLE FINALI….
Lord Of War: “Che lo splendente ed immenso verbo black metal possa splendere in eterno! Che le possenti corna di Cernunnos portino fertilità al sacro verbo e la volontà di Shub Niggurath sia influente, che la luna nera sorga sulla foresta di Belial e che la stregoneria e le antiche forze oscure della natura governino il cosmo! Lo spirito di Marrigje Ariens si sta prendendo la sua rivincita! Tremate, comuni mortali seguaci della croce! Chi la pensa come noi non avrà mai nessuna delusione da Athanor, puro e incontaminato black metal al 666%! We will see in hell! Un saluto a Metalitalia.com”.