Gli Avatar sono alle prese con una svolta che probabilmente sarà determinante sulle sorti della loro carriera. Dopo aver raccolto pochi consensi con un death melodico di buona fattura ma forse un po’ scolastico, la band svedese, nel terzo omonimo disco, mischia le carte con decisione infarcendo i rimasugli estremi del passato con sonorità hard rock ed un piglio moderno che potrebbe accrescere l’entusiasmo soprattutto tra i fan più giovani. Proprio in occasione dell’uscita del discusso “Avatar”, abbiamo sentito il frontman Johannes.
CIAO, INIZIAMO SUBITO PARLANDO DI “AVATAR”. COME SAI ANCHE NELLE SALE CINEMATOGRAFICHE E’ APPENA USCITO UN FILM CON QUESTO NOME: L’HAI VISTO PER CASO, PENSI CHE LA GRANDE POPOLARITA’ CHE STA AVENDO POSSA PORTARE QUALCHE GIOVAMENTO ANCHE A VOI INDIRETTAMENTE?
“Sì, l’ho visto il film, è una sorta di Pocahontas in acido secondo me, ma è abbastanza carino devo dire, sono un grande fan di ‘Terminator’ I e II, e di ‘Alien’, dunque un film di James Cameron è sempre una potenziale buona notizia. Non credo che questa omonimia ci riguardi in alcun modo, la gente che ci vuole ascoltare lo farà a prescindere dal film di Cameron”.
HO NOTATO ALCUNE NOVITA’ NEL VOSTRO SOUND, CE NE VUOI PARLARE?
“Abbiamo semplicemente fatto quello che era per noi naturale e in linea con la nostra evoluzione. Direi che si tratta di un mix tra le sonorità di metal estremo che abbiamo suonato insieme per anni e l’heavy metal e il rock n’roll con i quali siamo cresciuti e per i quali andiamo pazzi”.
RIGUARDO A QUESTE INFLUENZE ROCK’ N ROLL VI SENTITE COMPLETAMENTE SODDISFATTI DEL LAVORO SULLE CLEAN VOCALS?
“Oh certo, siamo molto soddisfatti, questo è un passo necessario per portare avanti il nostro processo evolutivo di cui ti dicevo prima, non vedo in giro nessuna band che usa tonalità alte come abbiamo fatto noi nel metal moderno oggi, la nostra musica è definitivamente diventata più dinamica e ricca con l’utilizzo delle voci pulite”.
POTRESTE RACCONTARCI QUALCOSA IN PIU’ SUL PROCESSO DI SONGWRITING E REGISTRAZIONE DI “AVATAR”?
“Be’, è stato un processo abbastanza travagliato, avevamo un album intero già nel 2008 in realtà, tuttavia all’inizio del 2009 abbiamo preso quel materiale e lo abbiamo gettato via ricominciando tutto da capo. Siamo stati in studio, tra songwriting e registrazione, fino a luglio inoltrato senza pause. E’ stato come vivere il paradiso e l’inferno allo stesso tempo a seconda dei periodi, comunque alla fine siamo sopravvissuti e tutto è finito in totale e fottuta felicità”.
COME MAI AVETE SCELTO DI INTITOLARE IL NUOVO DISCO SEMPLICEMENTE “AVATAR”? SI TRATTA DI UN NUOVO INIZIO PER VOI?
“Sì, ovviamente il titolo omonimo significa una sorta di nuovo inizio, d’altronde abbiamo parlato tantissimo fra noi riguardo ai vari cambiamenti di sound da apportare, e alla fine l’idea di ripartire con un album omonimo era l’unica soluzione per evidenziare questa nuova partenza”.
POTRESTE RACCONTARCI QUALCOSA IN PIU’ SULLE TEMATICHE AFFRONTATE ATTRAVERSO I TESTI DELLE CANZONI? C’E’ UNA SORTA DI FILO CONDUTTORE CHE LE LEGA?
“Complessivamente le tematiche dell’album sono riferite agli estranei e alla loro rivincita sul mondo. Questo è spiegato attraverso differenti temi e fasi che spaziano dalla mancanza di speranza alle atmosfere festaiole di un party. Tra gli argomenti troverai narrativa scientifica, sesso, alcol, odio e il puro divertimento di raccontare una storia”.
HO APPREZZATO MOLTO L’ULTIMA TRACCIA DEL DISCO, “LULLABY”. POTRESTE RACCONTARCI QUALCOSA IN PIU’ SU QUESTO PEZZO?
“E’ un pezzo che racconta di come la perdita dell’amore ci conduca all’intuizione della nostra non-esistenza. Non ci sono dèi, non ci sono significati e non c’è vita al di fuori della tua testa. Siamo come animali intrappolati dai nostri stessi istinti. Penso sia meglio essere ciechi a volte, come si suol dire: ‘beata ignoranza’…”.
MI HA SORPRESO MOLTO ANCHE “PIGFUCKER”, E’ UN INCREDIBILE ASSALTO DEATH N’ ROLL…
“Quella è una canzone sulla mi ex e un mio vecchio amico, credo tu possa immaginare tutto adesso…”.
SIETE STATI RECENTEMENTE IN ITALIA PER SUPPORTARE GLI HARDCORE SUPERSTAR, COSA RICORDI DI QUELLE SERATE?
“Ricordo grandi spettacoli e ragazze spinte, fantastico! Veramente un bellissimo ricordo”.
A PROPOSITO DEL TOUR CON GLI HARDCORE SUPERSTAR, HAI PER CASO QUALCHE SIMPATICO ANEDDOTO DA RACCONTARE?
“Quello che succede in tour deve rimanere in tour. Segreto!”.
AVETE GIRATO QUALCHE VIDEOCLIP PER IL NUOVO ALBUM? CE NE VORRESTE PARLARE?
“L’ultimo che abbiamo girato è stato per la canzone ‘The Queen Of Blades’. Ormai siamo diventati delle celebrità in internet grazie alla connessione con Starcraft2. Date un’occhiata a questo indirizzo www.youtube.com/avatartube“.
OK, SIAMO IN CHIUSURA, COSA VUOI DIRE AI LETTORI DI METALITALIA.COM?
“Rimanete sintonizzati, ragazzi! Torneremo da voi il più presto possibile!”.