AVATARIUM – Uragani nel mondo moderno

Pubblicato il 24/07/2017 da

Uno dei panorami più interessanti del moderno heavy rock è sicuramente disegnato dagli svedesi Avatarium. Con “Hurricanes & Halos” il quintetto, che porta sempre come mentore scrivente Leif Eidling dei Candlemass, capitanato dalla coppia Marcus Jidell e Jeannie-Ann Smith, riesce a tirar fuori dal cilindro un altro lavoro ben riuscito e coeso, dove le tonalità Deep Purple si mescolano ancora una volta ad un sound spettrale e fascinoso, trascinato da ottime prove vocali della figura femminile in prima linea che abbiamo avuto l’onore di intervistare.

 

COMINCIAMO DAL TITOLO DEL NUOVO LAVORO: “HURRICANES & HALOS”. COME MAI?
“Il titolo deriva dall’ultima canzone del nostro album, una canzone strumentale. Si ispira certamente alla situazione odierna nel mondo. Nonostante non siamo una band che definirei ‘politica’, in tempi come questo ci viene costantemente ricordato come il potere permetta alle persone di fare del male nel nome di una giusta causa e ogni volta che osservi, trovi politici o persone di qualche religione con il solo scopo di manipolare e creare paura nei nostri cuori. Sembra che ci siamo abituati a politici di destra che hanno la meglio, ma questo è un pensiero davvero terribile e non dovrebbero esserci circostanze per farci accettare mai tutto ciò e reputarlo ‘normale'”.

LEIF EIDLING NON È PIÚ PRESENTE NELLA LINE-UP DELLA BAND MA IL SUO CONTRIBUTO IN QUESTO NUOVO LAVORO È SEMPRE PRESENTE, COME UNA SORTA DI MENTORE, MI SBAGLIO? TU E MARCUS AVETE SCRITTO UN PAIO DI CANZONI DA SOLI. SONO QUESTE LE CANZONI A CUI VI SENTITE PIU’ VICINI O NON VI È DIFFERENZA IN TERMINI DI CONNESSIONE?
“Credo che come cantante e figura frontale è mio dovere connettermi a tutto il materiale e se non posso farlo è anche mio dovere dire ‘no’. Non sarei in grado di fare un album se non mi connettessi a tutto il materiale proposto, in questo modo amo sia le canzoni che ha scritto Leif sia quelle che ho scritto con Marcus”.

SEMBRA CHE GLI ANNI SETTANTA SIANO ORMAI TORNATI DAPPERTUTTO OGGI, NON TROVI? INTENDO PER UN CERTO DI TIPO DI ATTITUDINE, PIÚ CHE DI SUONO.
“Penso che la musica sia un’eredità. Ed è parte di quello che facciamo come musicisti il fatto di lavorare con la musica da tutte le differenti ere. Quindi non sceglierei una decade in particolare, artisti e musicisti sono così fortunati ad essere capaci di prendere parti di un’era e mischiarli insieme per creare qualcosa di nuovo. Ed è quello che cerchiamo di fare con gli Avatarium – guardiamo indietro ma non vogliamo solo copiare qualcuno di particolare o il suo suono. Cerchiamo di creare qualcosa di nuovo con il vecchio e con il materiale odierno”.

MI ERO PERMESSO DI DESCRIVERTI COME UNA VOCE BLUES MA INCREDIBILMENTE ELEGANTE E SEDUCENTE COME UNA SIRENA LETALE, IN MERITO ALLA TUA PERFORMANCE DI “THE GIRL WITH THE RAVEN MASK”. PENSI DI ESSERE ANCORA A TUO AGIO CON QUESTA DESCRIZIONE? QUALI SONO LE TUE PRINCIPALI INFLUENZE A CUI TI SEI SENTITA PIÚ VICINA NEL CORSO DI QUESTO NUOVO LAVORO? E QUALI SONO LE CARATTERISTICHE CHE TU CREDI CI VOGLIANO PER DIVENTARE UN VERO LEAD VOCALIST?
“Beh, per prima cosa grazie (ride, ndr). Difficilissima domanda… Penso che per iniziare si debba avere una piccola sorta di talento musicale – almeno, questo renderebbe le cose più facili. E poi, personalmente non sono interessata alla perfezione ma a faccende emozionali. Sicuramente aiuta sapere quale è il tuo strumento e ci vuole tempo. Ci volle molta pratica e molti anni per rifinire la mia voce, ma quello che sento sia stato più importante è: la personalità. E una connessione con le liriche e la musica. Bisogna essere veramente autentici e onesti nella propria musica”.

MI SEMBRA DI SENTIRE UN SACCO DI RICHIE BLACKMORE E DEEP PURPLE IN “STARLESS SLEEP”, CHE E’ UNA DELLE MIE PREFERITE, PIÚ CHE IN PASSATO. TROVO CHE SIA ANCHE UNA DELLE MIE INTERPRETAZIONI VOCALI CHE REPUTO MAGGIORMENTE RIUSCITE. SEMBRA CHE IL TUO RANGE VOCALE SI SIA AMPLIFICATO. 
“Grazie, è molto bello da sentire. Spero veramente sia così e mi piace pensare di stare sempre evolvendomi un poco. Creare continuamente lo stesso disco ancora e ancora non penso sia una cosa a cui nessuno della band è interessato”.

UN’ALTRA TRACCIA CHE CONSIDERO UNA DELLE MIGLIORI MI SEMBRA ESSERE QUELLA CENTRALE. UN BLUES VINTAGE ROCK CON UNA VIBRAZIONE QUASI SPETTRALE NELLA TRACIA DA NOVE MINUTI “MEDUSA CHILD”. C’È UNA CANZONE CHE REPUTI LA TUA PREFERITA?
“Trovo impossibile scegliere solo una canzone, mi piacciono molto tutte”.

QUALI SONO LE MAGGIORI INFLUENZE (DI IMMAGINARIO, LETTERARIO, CINEMATOGRAFICO) CHE HANNO AIUTATO A CREARE “HURRICANES & HALOS”? 
“Posso solo parlare per me stessa. So che Marcus Jidell legge ma non so se lo fanno anche gli altri ragazzi. Io provo a leggere molto e mi piace un sacco l’autrice svedese Selma Lagerlöf, che ha vinto il premio Nobel. Studio all’università al momento, quindi leggo un sacco di letteratura connessa alla psicoterapia. Questo mi ispira molto, anche se Freud potrebbe non sembrare ovvio nel nostro sound”.

QUALE È IL TUO ARTISTA PREFERITO OGGI? IN MUSICA E OLTRE..
“Tendo a tornare ai miei preferiti di sempre: Neil Young, Joni Mitchell, Aretha Franklin, The Beatles, Nina Simone… Principalmente sento musica ‘vecchia’, quindi prendere un artista della decade passata mi sembra abbastanza impossibile, per me”.

COME E’ LAVORARE E SUONARE COL PROPRIO MARITO? VOGLIO DIRE: ENTRAMBI SIETE D’ACCORDO SU COME IL PROGETTO DEVE EVOLVERE? 
“Non è difficile come molti possono pensare. Lavorare con Marcus mi permette di lavorare con uno dei migliori artisti. È molto fortunata come situazione per me. Mi concede una grande libertà di espressione che è un grande pro e con chi altro si vorrebbe poi lavorare per essere sicuri e sereni? Mi fido di lui come persona e musicista. Inoltre, lui è anche molto simpatico e divertente e mi vengono in mente solo pro a lavorare con lui”.

QUANDO VI VEDREMO IN ITALIA?
“Prestissimo! Abbiamo annunciato il tour da headliner a Settembre giusto settimana scorsa e ci fermeremo in Italia per uno show a Milano! Non vediamo l’ora di suonare per un’audience italiana, quindi venite e portate i vostri amici!”.

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