AXXIS – Intervista a Harry Oellers

Pubblicato il 01/11/2001 da

La prima cosa che ho chiesto non appena ho ricevuto la chiamata di Harry Oellers, chitarrista-tastierista dei tedeschi Axxis, è stata di confermarmi che per il tour a supporto del nuovo “Eyes Of Darkness” passeranno anche dalle nostre parti. Fortunatamente la risposta è stata positiva e per quanto mi riguarda non mancherò di certo allo show di una delle band più convincenti e personali della scena metal tedesca. Il loro saper mischiare in modo così intelligente power metal e hard rock melodico ha dato vita ad un sound che li rende non dico unici, ma quantomeno tra i più riconoscibili se confrontati con l’infinità di altri gruppi in circolazione. Come già detto in ambito di recensione non siamo probabilmente davanti al miglior album della loro carriera, nonostante le idee non manchino e l’esecuzione tecnica sia di altissimo livello. Harry si è dimostrato un gran chiacchierone, tanto da tenermi al telefono anche a intervista finita per discutere di musica, libri, films e un sacco di altre cose. Dopo questa chiacchierata la stima e il rispetto che nutrivo per questi artisti si è ulteriormente rinforzata dal lato umano…è sempre bello sentire musicisti scherzosi e disponibili al dialogo, pur restando professionali quando c’è da ‘lavorare’. E visto che di lavoro si parla, ecco il resoconto di questa mia “fatica”.
SO CHE I DATI DI VENDITA DEL VOSTRO PRECEDENTE “BACK TO THE KINGDOM” NON SONO NIENTE MALE, VERO?
“Sì, è andato veramente bene soprattutto in Germania! Non ci aspettavamo un successo così eclatante, anche per quanto riguarda il tour che è stato diviso in due parti: la prima, appena uscito il disco, ci ha portato in giro per la Germania e parecchie date hanno fatto sold-out, lasciandoci davvero strabiliati. Visto che avevamo fatto una pausa di tre anni, abbiamo deciso di allungare il tour e di fare una seconda tornata di concerti. Così dallo scorso autunno abbiamo suonato anche in altri paesi, come la Francia e il Belgio, e anche in questo caso siamo sempre stati accolti ottimamente. Per quanto riguarda il tour di ‘Eyes Of Darkness’ ci stiamo già lavorando, posso già dirti che si tratterà di un tour europeo e che inizierà l’anno prossimo. E’ nostra intenzione fare almeno una data in Italia, ma ancora non so dirti niente di più preciso.”

SE NON SBAGLIO L’ULTIMA VOLTA CHE SIETE PASSATI DALLE NOSTRE PARTI ERAVATE INSIEME AI BLACK SABBATH.
“Sì, siamo venuti in Italia nel 1999 a supporto dei Sabbath. Purtroppo il tempo a nostra disposizione fu di soli venti minuti, quindi non abbiamo potuto mostrare il meglio di noi e non siamo riusciti a capire quanto il pubblico conoscesse gli Axxis. Ora siamo molto eccitati all’idea di venire nel tuo paese per fare un nostro show completo e per ritrovare i fans italiani.”

COMINCIAMO ORA A PARLARE DI “EYES OF DARKNESS”…
“I lavori per ‘Eyes Of Darkness’ sono iniziati praticamente in contemporanea con la release di ‘Back To The Kingdom’, tanto che alcuni nuovi pezzi vennero in realtà scritti ai tempi del vecchio disco. Questi brani non calzavano in un disco come ‘Back To The Kingdom’, ma questo non vuol dire che mancavano di qualità: semplicemente il loro stile era diverso da quello delle altre canzoni, così abbiamo deciso di tenerle in sospeso e inserirle nel nuovo disco, cosa che è successa, ad esempio, con la title track…”

A PROPOSITO DELLA TITLE TRACK, SO CHE E’ UNA SORTA DI MINI-CONCEPT CHE SI EVOLVERA’ IN FUTURO, CONFERMI?
“Esatto, la title track racconta una storia sulle forze del male intente a conquistare l’umanità, che combatterà una dura battaglia per uscirne vincitrice. E’ una canzone dalle tematiche attualissime e che si può ricondurre agli atti terroristici che il mondo sta subendo in questi mesi. D’altro canto non è una canzone usuale per gli Axxis, in quanto è molto più lunga rispetto ai nostri standard, che fino ad ora prevedevano pezzi melodici e veloci. Come dicevi tu prima, questo è il primo capitolo della storia e la nostra intenzione è quella di continuare questa narrazione anche nel prossimo disco, che conterrà ‘Eyes Of Darkness Chapter 2’.”

COME E’ NATA L’IDEA DI CREARE UN VOSTRO VIDEOGAME DA INSERIRE NEL DISCO?
“L’idea del video-game è nata da alcuni ragazzi di diciotto-diciannove anni che studiano in una città vicina a dove abbiamo la nostra sala prove e il nostro studio di registrazione. I ragazzi erano in contatto con Bernard (il cantante, ndJR), dal quale ogni tanto andavano per le prove, e, tra le altre cose, erano in grado di fare dei programmi per computer. Essendo questi dei fans degli Axxis, ci siamo trovati tutti insieme e ci hanno proposto di realizzare un video-game ispirato a noi. Quando ci hanno spiegato come avrebbe funzionato questo gioco, ci siamo subito esaltati e abbiamo dato l’ok per la realizzazione. Durante le registrazioni del disco questi ‘crazy guys’ venivano di tanto in tanto per mostrarci le demo del gioco che abbiamo trovato veramente ben fatto. Vista la grande qualità del lavoro, abbiamo optato per inserirlo nel disco, in modo da fare un regalo ai nostri fans, ma anche per fare un po’ di pubblicità a questi bravissimi ragazzi che non hanno voluto un soldo per il loro operato, considerato quindi come shareware.”

COME HA REAGITO LA STAMPA PER QUANTO RIGUARDA IL NUOVO DISCO?
“Finora ho sentito pareri positivi, c’è chi lo esalta di più, chi meno, ma in generale sono soddisfatto dei responsi. Ovvio che i gusti personali fanno cambiare i pareri, non potrò mai dirti in maniera definitiva che ‘Eyes Of Darkness’ è il miglior disco degli AXXIS. In passato abbiamo composto ottime canzoni e fatto dischi che sono stati elogiati. Per quanto mi riguarda adoro molti pezzi del nostro primo cd, ma anche dei successivi…non c’è una regola utile per mettere sul podio un disco piuttosto che un altro. Sul nuovo posso aggiungere che è molto attuale e rappresenta in pieno gli Axxis del 2001.”

PERSONALMENTE CREDO CHE UNO DEGLI ELEMENTI CARATTERIZZANTI IL SUCCESSO DEGLI AXXIS SIA QUEL SOUND FIGLIO DELL’UNIONE TRA POWER E HARD ROCK MELODICO. CHE NE PENSI?
“E’ difficile dare una risposta a questa domanda, anche se concordo con il tuo giudizio tecnico. Le cause del successo di una band possono essere tante: negli anni 70 il metal prendeva forma in una dimensione underground e solo pochissimi sono riusciti a riscuotere un grande successo. Negli anni 80 c’è stata l’esplosione del metal e il vero sviluppo di questo movimento, mentre ora ci troviamo tutti a sentire un power melodico perché dietro ad esso si è creato un business. Se la gente vuole sentire del power, le labels danno loro del power, questo è il discorso! Quattro anni fa andavano molto la dance music e l’hip hop, mentre ora sembra che ci sia un ritorno alla musica suonata senza l’ausilio dei computers. La stessa cosa si ripercuote su di noi che suoniamo metal melodico da dodici anni: tutta questa smania del power metal ci ha reso sicuramente più conosciuti fuori dalla Germania e ci ha dato la possibilità di suonare in paesi dove prima d’ora non avremmo mai pensato di poterli raggiungere.”

CON CHI VERRETE IN ITALIA?
“In tour questa volta saremo in compagnia dei Kamelot. Sono una band molto valida, li abbiamo visti suonare a Balingen e abbiamo calcato lo stesso palco in Spagna, così abbiamo potuto conoscerci bene. Per una coincidenza abbiamo in comune il promoter che ci organizza le date, quindi abbiamo pensato di suonare insieme nel prossimo tour. Credo che questa scelta gioverà ad entrambi perché loro non sono molto famosi in Germania, mentre noi siamo poco conosciuti fuori dal nostro paese, quindi avremo tutti l’opportunità di guadagnarci nuovi fans. Per questo loro ci faranno da supporto in Germania, mentre noi saremo gli special guest per le date negli altri paesi.”

E’ STRANO QUEL CHE HAI DETTO: CON IL VOSTRO ESORDIO AVETE VENDUTO OLTRE 150 MILA COPIE ED ANCHE I SUCCESSIVI DISCHI SONO STATI ACCOLTI BENISSIMO. E’ DIFFICILE SPIEGARSI IL MOTIVO PER CUI ALL’ESTERO IL VOSTRO NOME NON SIA MESSO SULLA STESSA RIGA DELLE ALTRE BANDS…
“Vedi, il fatto è che sin dal passato tutte le mosse promozionali erano concentrate sulla Germania. Allora avevamo un contratto con una major, la EMI, che ci promuoveva benissimo in Germania, ma trascurava l’estero. Le cifre di vendita che citavi sono giuste e sono buonissime, ma si basano sul mercato tedesco. Ai tempi la EMI italiana non volle promuoverci da voi perché sosteneva che nel mercato italiano non ci sarebbe stato un posto per gli Axxis. Ora siamo contenti del lavoro della Massacre, perché è una grossa label indipendente che riesce a promuoverci anche all’estero, consentendoci di suonare anche al di fuori della Germania, ad esempio in Giappone Francia e Italia.”

I MEMBRI DEGLI AXXIS HANNO DEI SIDE PROJECT?
“Non proprio! Vedi, Kuno e Guido (rispettivamente bassista e chitarrista, ndJR) lavorano in una scuola di musica tre giorni a settimana, mentre nel tempo restante ci troviamo a provare o a comporre. Quando hanno un po’ di tempo, al massimo una volta alla settimana, suonano in alcune cover band tanto per divertirsi o per arrotondare le entrate. Io e Bernard dedichiamo tutto il nostro tempo negli Axxis e lavoriamo nel nostro studio, producendo dischi per altre bands. Il nostro studio non è grandissimo, ma ci piace aiutare le giovani bands, magari proprio agli inizi, producendo i loro lavori.”

QUALI SONO LE BANDS CHE PIU’ TI HANNO INFLUENZATO?
“Agli inizi le bands che più mi hanno influenzato sono state gli Uriah Heep e i Deep Purple, ma anche formazioni più progressive come gli Yes. Parlando di bands metal in senso stretto direi Kiss, Judas Priest e qualcosa dei Led Zeppelin per quanto riguarda il song-writing. Il mio gruppo favorito in assoluto rimangono comunque i Deep Purple.”

DA FAN DEGLI AXXIS SO CHE SEI UN’AMANTE DI FANTASY E DI FANTASCIENZA…
“Esatto, sono una perenne fonte di ispirazione per me. Sai, per trovare gli input necessari a comporre ci sono due modi: quando sono in tour incontro tanta gente nuova, vedo posti nuovi e accadono sempre un sacco di strane avventure che mi danno molta ispirazione. Anche avvenimenti che accadono durante la vita di tutti i giorni o una storia raccontata da un amico la sera mentre si beve una birra…tutto ciò sviluppa un sacco di idee per la musica degli Axxis. Qualche volta prendo anche spunto dai libri fantasy e di fantascienza! Ah, sono anche un grandissimo fan di Star Trek, non mi perdo mai un episodio, anche se è una replica! Per quanto riguarda il fantasy non posso che citarti Tolkien, maestro assoluto del genere, ma adoro anche leggere libri di autori minori.”

TI PIACCIONO LE NUOVE LEVE DELLA SCENA METAL?
“Credo che ci siano troppi gruppi, la maggior parte dei quali farà un paio di album per poi scomparire nel nulla. Apprezzo moltissimo alcune bands come gli Hammerfall o gli Edguy perché propongono della buona musica, ma tra le giovani leve sono pochissime quelle che salvo. Ti ricordi quando prima parlavamo di business? Molti giovani vedono soldi facili, fanno un paio di album discreti, poi se ne vanno! Non c’è niente di più sbagliato in ciò, così la scena muore. Rispetto invece quelle power metal bands più vecchiotte, come i Gamma Ray o gli Stratovarius, che hanno fatto una lunga gavetta prima di ottenere tutti quei consensi che hanno adesso! Quando abbiamo suonato in Valencia, mi sono ritrovato con un sacco di amici tedeschi, Axel Rudi Pell e i Kreator, e ci siamo trovati a bere una birra insieme. Il discorso che è nato quella sera è proprio lo stesso che sto facendo adesso con te riguardo l’eccessivo numero di bands non convinte o motivate.”

C’E’ UN ERRORE, COMPIUTO IN PASSATO, DI CUI ORA TI PENTI?
“Parlando della band è ovvio che abbiamo fatto scelte giuste e scelte sbagliate, ma tutte hanno contribuito a darci tanta esperienza per affrontare tutti i problemi del music business. Ho fatto sicuramente diversi errori nella mia carriera, ma non me ne pento, siamo giunti fin qui grazie anche a loro!”

OLTRE ALLA FANTASCIENZA E A STAR TREK HAI ALTRE PASSIONI?
“Durante il poco tempo libero che ho mi piace andare al cinema o guardare telefilm in Tv. Qualche volta mi piace navigare su internet, ma la mia vera passione è la famiglia e ti assicuro che i figli portano via molto tempo e molte forze eheheh!”

BENE, SIAMO AGLI SGOCCIOLI…QUALCOS’ALTRO DA AGGIUNGERE?
“Spero che ai fans italiani degli Axxis piaccia ‘Eyes Of Darkness’ e spero di vedervi tutti quando verremo in Italia a suonare l’anno prossimo. Voglio infine ringraziarti per quest’intervista, ciao!”

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