I finnici Barren Earth, anche grazie al loro alone di ‘superband coi fiocchi’ creato dall’ottimo esordio “Curse Of The Red River”, in questa prima metà del 2012 sono stati una delle uscite più attese in ambito extreme melodic metal, non a torto del resto. E’ risultato infatti degno delle attese e delle speranze il successore del disco succitato, quel “The Devil’s Resolve” che ha allietato i nostri padiglioni auricolari per una manciata di settimane. La band si è spinta oltre, senza esagerare con le sperimentazioni – peraltro già di default nel loro stile – ma ampliando il songwriting coinvolgendo maggiormente i generi secondari del loro background, thrash e doom soprattutto, e mantenendo intatte le notevoli peculiarità death, folk e progressive metal, che ne determinano maggiormente l’identità. Abbiamo parlato del nuovo nato in casa Barren Earth con il tastierista Kasper Martenson, vecchia conoscenza degli Amorphis, per chi ha buona memoria…
CIAO KASPER! IL NUOVO DISCO DEI BARREN EARTH E’ FUORI DA QUALCHE MESE E DOBBIAMO DIRE CHE, DOPO IL SUCCESSO DI “CURSE OF THE RED RIVER”, C’ERANO PARECCHIE ASPETTATIVE SULLA VOSTRA NUOVA RELEASE. MA PRIMA DI PARLARE DEL PRESENTE, CHE NE DICI DI FARE UN PASSO INDIETRO E TIRARE UN BILANCIO DEL DEBUTTO DISCOGRAFICO?
“Certamente! Sono ancora completamente soddisfatto di come è venuto ‘Curse Of The Red River’. Si tratta di un disco molto versatile e di una perfetta presentazione per i Barren Earth, in quanto dimostra effettivamente cosa siamo capaci di fare. Oltretutto, con il mixing di Dan Swano ad impreziosire i brani, non potevamo chiedere di più. Ad essere onesto, non credevo personalmente saremmo riusciti a comporre un lavoro migliore. Ma penso che ‘The Devil’s Resolve’ sia arrivato giusto per farmi ricredere”.
COME DICEVO SOPRA, LE ATTESE PER IL VOSTRO RITORNO ERANO POTENZIALMENTE PRESSANTI. AVETE SENTITO VOI, IN FASE DI COMPOSIZIONE E REGISTRAZIONE, QUESTA SORTA DI TENSIONE?
“Per niente. Uno dei punti di forza di questa band è che possiede moltissima creatività e i songwriter dei Barren Earth son ben quattro! Il che significa che il materiale fra cui scegliere ed estrapolare il meglio è sempre parecchio. Da qui la cospicua certezza di poter fare belle cose”.
BENE, DUNQUE DICCI QUALCOSA RIGUARDO LA CREAZIONE DELLA NUOVA OPERA…LE INFORMAZIONI PRINCIPALI SU “THE DEVIL’S RESOLVE”…
“Be’, le prime canzoni furono scritte addirittura in precedenza all’uscita del debutto! Iniziammo a scrivere all’inizio del 2010 e non ci siamo fermati praticamente per un anno, fino ad inizio 2011. In termini di crediti, ‘The Devil’s Resolve’ è pressoché simile a ‘Curse Of The Red River’: ci sono otto tracce, delle quali Olli-Pekka (Laine, bassista, ex-Amorphis anch’egli, ndR) ne ha scritte la metà, ovvero ‘Passing Of The Crimson Shadows’, ‘Vintage Warlords’, ‘The Dead Exiles’ e ‘Oriental Pyre’; io ne ho composte due (il singolo ‘The Rains Begin’ e ‘As It Is Written’), mentre Marko (Tarvonen, batteria, Moonsorrow, ndR) e Janne (Perttila, chitarra, session dei Moonsorrow, ndR) una a testa, rispettivamente ‘The White Fields’ e ‘All Stories End’. Il disco è stato registrato ai Sonic Pump Studios di Helsinki da Jukka Varmo, che è anche co-produttore. Mixing di nuovo ad opera di Dan Swano. Ho tenuto un diario di bordo delle registrazioni e lo potete leggere qui http://www.barrenearth.com/diary . Sentitevi liberi di commentare e dategli un’occhiata, vi darà una visione molto dal di dentro del processo di registrazione!”.
PER COME LA VEDO IO, IL NUOVO LAVORO ESTREMIZZA DA AMBO LE PARTI I VOSTRI CONFINI MUSICALI: AVETE CONSERVATO LE CARATTERISTICHE DEL DISCO PRECEDENTE, PER POI AGGIUNGERE O ACUIRE ALCUNI ELEMENTI. AD ESEMPIO, NEL PEZZO “THE DEAD EXILES” ABBIAMO UNA SORTA DI DOOM-THRASH METAL NON COSI’ PREVEDIBILE DA VOI…
“Hai ragione. In quel particolare brano, composto come ti ho detto da Oppu (evidentemente nomignolo per contrarre Olli-Pekka, ndR), si sentono le sue influenze in campo death metal, soprattutto Autopsy e Death, che sono infatti i suoi eroi musicali. Non a caso, è la canzone più aggressiva del lotto”.
UNO DEGLI HIGHLIGHT DELL’ALBUM E’ SENZ’ALTRO “AS IT IS WRITTEN”, A MIO PARERE IL BRANO MIGLIORE REALIZZATO FINORA DAI BARREN EARTH. CI PUOI SPIEGARE QUALCHE DETTAGLIO IN PIU’ SU QUESTO GRAN PEZZO?
“Cavolo, grazie mille! ‘As It Is Written’ si basa su di una melodia che scrissi tanto tempo fa. L’ho tenuta a macerare per anni e finalmente è giunto il tempo di rispolverarla! Siccome quel giro melodico ha un non so che di scozzese, abbiamo simpaticamente soprannominato la canzone ‘Scotland’ (ride, ndR). Strutturalmente è simile a ‘The Ritual’, presente sul debutto: in entrambe c’è un’apertura pesante e melodica, seguita poi da una sezione pacifica che ridiventa pesante, cresce ed infine ritorna sul tema di partenza. Con questa traccia volevo dare qualcosa di più, in termini di sperimentazione, all’altezza dello spezzone centrale: sapevo di volere qualcosa di particolare e il break di pianoforte è stato in effetti una specie di salto nel buio! Sono felicissimo di avere ottimi musicisti ad accompagnarmi in questa avventura e devo dire che il drumming di Marko in tale occasione è stato davvero fantasioso e puntuale. Qualcuno di noi aveva suggerito l’uso di una cornamusa per accompagnare il brano…all’inizio si scherzava, ma poi abbiamo deciso di chiamare Hittavainen (ex-violinista dei Korpiklaani, ndR) e le cornamusa ci sono entrate sul serio! Comunque, se dovessi consigliare un pezzo per avvicinarsi ai Barren Earth, penso che direi ‘The Dead Exiles’, ‘Passing Of The Crimson Shadows’ o anche ‘Vintage Warlords’”.
TI VA DI SPIEGARCI UN PO’ ANCHE LE CONNESSIONI CHE CI SONO TRA L’ARTWORK, I TESTI E UN TITOLO COME “THE DEVIL’S RESOLVE”?
“Una volta pronti i testi, li abbiamo spediti a Paul Romano, l’artista scelto, per dargli ispirazione e idee. Ci ha così inviato due bozze di lavori, fra i quali abbiamo scelto quello che poi è divenuto la cover del disco. L’altro disegno è anch’esso comunque incluso nel booklet. Il titolo ci è stato suggerito dalla Peaceville e credo che Romano non fosse consapevole della cosa al momento in cui stava disegnando per noi”.
TUTTI I MEMBRI DEI BARREN EARTH SONO OCCUPATI IN ALTRI PROGETTI, LA MAGGIOR PARTE DEI QUALI ANCHE PIU’ COINVOLGENTI DEGLI STESSI BARREN EARTH. COME RIUSCITE A FAR CONCILIARE I VOSTRI IMPEGNI? E QUALI SONO LE REALI PRIORITA’?
“E’ chiaro che gli altri nostri impegni limitano un po’ ciò che i Barren Earth sono in grado di fare. Nonostante ciò, ci siamo ritagliati anche spazio per andare un po’ in tour negli ultimi due anni (li ricordiamo al Summer Breeze 2010, ndR). Addirittura ci siamo sobbarcati un tour americano di cinque settimane nel 2011, una cosa non esattamente da poco! Ammetto che qualche volta è difficile pianificare con certezza alcuni impegni del gruppo. Nel 2012 ci sono gli Swallow The Sun (Mikko Kotamaki è il cantante sia di Barren Earth che di Swallow The Sun, ndR) che sicuramente ci porteranno via delle occasioni per suonare dal vivo, ma sono anche fiducioso che riusciremo ad infilare un tour europeo da qualche parte! Non ti saprei dire qual è la reale priorità dei Barren Earth. Ognuno di noi ha probabilmente la sua idea. Io ti posso dire che ho sempre fatto un passo alla volta, concentrandomi sul presente senza avere troppe aspettative per il futuro. Il primo di questi passi è stato scrivere canzoni e pubblicare un demo. Poi vedere se qualcuno era interessato. Poi ancora ci siamo chiesti se fosse il caso di fare un album. E infine ci è stato chiaro che dovevamo anche suonare dal vivo. Quindi, tutto l’insieme si è evoluto da solo, senza pressioni, e spero possa proseguire ancora così, perché è davvero divertente e appagante!”.
PARLANDO DI SITUAZIONI AL PRESENTE, ALLORA, QUALI SONO AD OGGI IL MIGLIOR COMPLIMENTO E LA PEGGIORE CRITICA CHE HAI RICEVUTO?
“E’ divertente il fatto che tu mi chieda questa cosa, perché penso che il miglior complimento ricevuto per il mio apporto ai Barren Earth sia quanto tu hai detto riguardo a ‘As It Is Written’! Le critiche negative non le leggo neanche, quindi proprio non saprei (ride, ndR)…”.
TORNANDO ALL’ATTIVITA’ DAL VIVO, AVETE GIA’ PROGRAMMATO QUALCOSA? MAGARI QUALCHE FESTIVAL ESTIVO DOVE CI SIANO ANCHE GLI SWALLOW THE SUN?
“Finora abbiamo solo confermato sette date in Finlandia, per promuovere in casa la release. Stiamo in effetti cercando delle opportunità per suonare in futuro e sicuramente partecipare ad un festival estivo sarebbe ottimo, ma per ora niente di certo è dato sapere!”.
BENE, KASPER, TI RINGRAZIO PER LA CORTESIA, E’ TUTTO. TERMINA PURE COME PREFERISCI…
“Sto notando con interesse che stiamo facendo un bel po’ di interviste con i media italiani per la promozione del nuovo album. E’ grandioso che voi metalheads italiani apprezziate così tanto i Barren Earth. Per quanto possa importare, il mio rapporto personale con l’Italia è iniziato solo lo scorso anno, quando ho visitato per la prima volta il vostro paese (sono stato a Roma). E ad inizio del prossimo mese (crediamo faccia riferimento al mese di maggio, ndR) ci ritornerò, questa volta sul lago di Garda, dove prenderò parte a degli eventi con il coro con il quale canto. Poi starò a Milano qualche giorno e sono davvero in attesa di questo viaggio. Spero che tutto ciò porti altre moltissime opportunità di venire dalle vostre parti. Cheers!”.