BECOMING THE ARCHETYPE – La ricerca di Cristo

Pubblicato il 03/05/2006 da


“Terminate Damnation” è stato pubblicato sul finire del 2005 e forse il loro nome è sceso già un pochino nel dimenticatoio, ma gli statunitensi Becoming The Archetype sono certo una delle rivelazioni più fulgide degli ultimi tempi, autori di un disco di debutto davvero sensazionale! Ascrivibili senza ombra di dubbio, vuoi per lo stile musicale, vuoi per il look, alla scena metal-core (aggiungeremmo cristiana), la band di giovanissimi in realtà mette in campo un variopinto campionario di influenze diverse, le quali, oltre a spaziare nel movimento trendy del momento, vanno a tuffarsi in campi prog, gothic e brutal death. Sentiamo cos’ha da dirci Jason Wisdom, vocalist e bassista dei Becoming The Archetype…


JASON, SO CHE VI SIETE FORMATI NEL 1999…CHE NE DICI DI COMINCIARE DA QUESTA DATA PER RACCONTARCI LA VOSTRA STORIA?
“OK, mi sembra logico cominciare dall’inizio. La band esiste dal 1999 ed è partita facendo qualche live nei dintorni di Atlanta, la nostra città. Hai presente, no? Tutti quei concorsi per band emergenti, sfide di vario tipo e altri piccoli concerti di questo tenore. Abbiamo avuto qualche problema di line-up prima di trovare la formazione ideale; quindi, trovati gli elementi giusti, abbiamo iniziato a metter giù del materiale nostro. Il nostro primo, vero tour l’abbiamo fatto verso inizio 2005 e pensa che è durato sette mesi! Abbiamo avuto grossi problemi, fra cui incidenti autostradali vari, rotture di mezzi e date saltate…tutta la primavera, praticamente, siamo stati fermi per recuperare forze e finanze. Ora però siamo di nuovo pronti e, dopo un anno, ripartiremo con i live a maggio!”.

AVETE PUBBLICATO, NEL 2004, UN ALBUM SOTTO IL MONICKER THE REMNANTS; E POI AVETE CAMBIATO NOME IN BECOMING THE ARCHETYPE…COME MAI?
“Quel disco è stato composto tra il 2003 ed il 2004 e si tratta di un’autoproduzione. Non lo riteniamo, ora, una buona rappresentazione di quello che vogliamo ottenere con la nostra musica. Certo, per chiunque si ritenga un fan dei Becoming The Archetype, potrebbe essere divertente ascoltare il disco dei The Remnants. A quel tempo, inoltre, sia Seth (Hecox, tastierista e chitarrista, ndA), sia Alex (Kenis, nuovo chitarrista, ndA), non facevano parte del gruppo”.

IL NOME BECOMING THE ARCHETYPE POTREBBE SEMBRARE ALQUANTO IMMODESTO, DA UN PUNTO DI VISTA MUSICALE, MA IN REALTA’ HA UN SIGNIFICATO PIU’ PROFONDO E RELIGIOSO. E’ ESATTO?
“Sì, esatto. Il nostro monicker fa riferimento al fine ultimo di un cristiano, ovvero quello di avvicinarsi al Cristo, l’archetipo, il definitivo essere degno di rappresentare tutta l’Umanità. Per noi, significa ricordare sempre, in ogni situazione e in qualsiasi cosa facciamo, che la ricerca dell’immagine del Cristo è la cosa più importante”.

LA VOSTRA MUSICA E’ UN COMPENDIO OTTIMAMENTE REALIZZATO DI PROG METAL, METAL-CORE E BRUTAL DEATH, PUR ESSENDO ASSOLUTAMENTE PERSONALE ED ORIGINALE. CI PUOI DESCRIVERE CON TUE PAROLE “TERMINATE DAMNATION”?
“Come hai fatto notare tu, ci sono vari generi riscontrabili in ‘Terminate Damnation’; ma l’aspetto più importante che vorrei far notare e mettere in chiaro è che nulla di ciò che è stato composto è stato creato a tavolino. Non abbiamo cercato di rientrare per forza in questa o quell’altra scena. Abbiamo solo realizzato la musica migliore che attualmente siamo in grado di comporre. E stiamo ancora crescendo, maturando e cambiando come band! Ancora dobbiamo trovare il nostro sound! Ti posso dire che ‘Elegy’ è stata la canzone che abbiamo scritto per ultima, poco prima di entrare in studio di registrazione, e quel pezzo è un bell’esempio di dove stiamo andando stilisticamente (allora direi proprio che se ne vedranno delle belle…quel brano è un capolavoro!!, ndA). Non sto dicendo che scriveremo di regola canzoni di oltre 10 minuti – ‘Elegy’ potrà pure restare un episodio isolato – però potrebbe essere che il nostro prossimo album sarà più dark, più metal, più prog e molto meno ‘core’”.

QUALI SONO LE VOSTRE PRINCIPALI INFLUENZE, PASSATE, PRESENTI E ANCHE EXTRA-MUSICALI?
“Mah…all’interno della band, tutti siamo influenzati da miriadi di band eterogenee, praticanti generi assolutamente diversi tra loro. Alcuni gruppi che più sono ravvisabili nella nostra musica magari sono gli Extol, gli Opeth, i Living Sacrifice, gli Emperor. Per quanto riguarda le influenze extra-musicali…è una buona domanda. Devo ammettere che non ci siamo mai seduti a discuterne…quindi rimando la risposta alla prossima chiacchierata”.

HO MOLTO APPREZZATO IL LAVORO DELLE CHITARRE IN “TERMINATE DAMNATION”: VARIO, PIENO DI RIFERIMENTI SPARSI QUA E LA’ MA ORIGINALE, SPUNTI INDIVIDUALI A RIPETIZIONE…
“Ovviamente mi trovi d’accordo. Giudicare la propria musica è parecchio difficile e noi non siamo molto i tipi che vanno a sezionare i pezzi per trovarci riferimenti a questa o a quella band. Cerchiamo di scrivere il meglio che possiamo; se poi chi ci giudica usa parole che a noi piacciono, non possiamo essere che contenti. Anche se magari poi non ci facciamo caso più di tanto”.

PARLIAMO UN ATTIMO DELLA COVER, REALIZZATA DA DAN SEAGRAVE: E’ LA RAPPRESENTAZIONE DI UN CAOTICO ARMAGEDDON, CON ANGELI CHE COMBATTONO CONTRO DEMONI. IN CHE MODO IL DISEGNO SI LEGA AL CONTENUTO LIRICO DELL’ALBUM?
“La cover è praticamente la visualizzazione, in chiave apocalittica, di una guerra spirituale. E’ così che va collegata al titolo ‘Terminate Damnation’, in quanto la Bibbia insegna che Cristo sconfigge definitivamente il peccato e la dannazione per quelli che scelgono di accettarlo come Salvatore e seguirlo come Signore”.

COME SCRIVETE DI SOLITO UN BRANO?
“Sarò sintetico nella risposta, in quanto non abbiamo una ben definita tipologia di scrittura. Stiamo ancora cercando il metodo ideale di composizione e siamo in continua evoluzione. Vedremo come funzionerà per il secondo disco!”.

SIETE RIUSCITI A COMPORRE BRANI MOLTO LUNGHI (“ELEGY”) E ALTRI MOLTO CORTI (“BEYOND ADAPTATION”): QUALI DIFFERENZE DI APPROCCIO ESISTONO FRA I DUE CASI?
“Guarda, in entrambe le situazioni ci sono delle sfide da combattere, degli ostacoli da superare. Si tratta di districare bandoli della matassa confusi in maniera diversa. Non ti so dire quale sia il più facile da liberare, ma certo so che comporre ‘Elegy’ ci ha portato via molto più tempo (ride, ndA)!!”.

TORNIAMO ALLE LYRICS…MI SEMBRANO FONDAMENTALI PER VOI…
“Già…SONO fondamentali per noi! Davvero. Specialmente con questo lavoro, essendo il nostro debutto ufficiale, volevamo che nessuno confondesse da che parte sta la nostra Fede. L’album, principalmente, tratta di concetti relativamente semplici, quali la sconfitta del peccato, le lotte da combattere in vita e il trovare speranza in Cristo”.

ABBIAMO GIA’ PARLATO IN ABBONDANZA DI “ELEGY”…MA, A MIO PARERE, SI TRATTA DI UNO DEI MIGLIORI PEZZI DEL 2005! ANCHE “THE EPIGONE” E’ FENOMENALE! CI DICI QUALCOSA A RIGUARDO?
“Come ti ho detto prima, ‘Elegy’ è l’ultima track che abbiamo scritto prima di andare a registrare. E, guarda caso, ‘The Epigone’ è la penultima! In pratica, sono i due pezzi più recenti dei Becoming The Archetype e sono contento che abbiano questo successo! Però, arrivati a questo punto, le abbiamo suonate così tante volte dal vivo che mi sembrano già vecchie (sì, vaglielo a dire agli Slayer per ‘Raining Blood’!!, ndA). Non fraintendermi, eh…restano sempre due delle nostre song preferite da riproporre on stage”.

SUL DISCO NON C’E’ UTILIZZO DI CLEAN VOCALS, UN PARTICOLARE CHE PONE I BTA LONTANO DAI TORMENTONI METAL-CORE DI MAGGIOR SUCCESSO. E’ STATA UNA SCELTA O AVETE AGITO IN MODO SPONTANEO? E PER IL FUTURO?
“Onestamente, ti devo dire che non ci siamo avventurati nello sperimentare voci pulite perché nessuno, all’interno del gruppo, avrebbe potuto cimentarsi in questo tipo di performance. Abbiamo preferito focalizzare le nostre attenzioni su altri aspetti del nostro stile che potessero renderci più appetibili al pubblico. Ora che però abbiamo Alex, può essere che nel prossimo disco inseriremo delle parti di voce pulita e melodica, nella migliore tradizione heavy metal. Non abbiamo intenzione di uniformarci alla scena metal-core, però…stiamo pensando ad un uso particolare delle clean vocals, tipo come fanno gli Emperor, gli Opeth o i Saviour Machine”.

DOMANDA D’OBBLIGO SULLA NWOAHM: IL TREND HA RAGGIUNTO IL SUO PICCO ORMAI E STA LENTAMENTE SCEMANDO… CHE GIUDIZIO DAI SU TUTTO CIO’?
“Non ho mai seguito molto il movimento metal-core, a dire il vero. Voglio dire, conosco bene i vari nomi che vanno per la maggiore da un paio di anni a questa parte, però ti assicuro che non mi ritengo un grande fan di queste sonorità. E quindi non ho neanche molta voce in capitolo. Qualcosa credo sia davvero meritorio, però proprio non mi interessa seguire questo genere”.

BENE JASON, ABBIAMO FINITO! TERMINA PURE TU…
“Innanzitutto, vorrei ringraziare chiunque supporti i Becoming The Archetype attraverso le proprie preghiere. Grazie a chi è semplicemente nostro fan, anche senza apprezzarci a livello spirituale. Grazie a chi ci ha permesso di vivere grandi emozioni, tramite la release di ‘Terminate Damnation’. Teneteci d’occhio in futuro, perché, se siete metallari, non resterete delusi dal nostro prossimo disco. Grazie ancora!”.

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