“Evangelion” è il nuovo, strabiliante, superlativo, album dei polacchi Behemoth, un gruppo che, partito anni fa dal black metal, è riuscito a diventare uno dei gruppi di death metal brutale fra i più efferati della scena attuale. Il legame con le radici è garantito dalle tematiche oscure che trattano oggi, il loro suono ha invece conosciuto album dopo album una maturità sempre più grande, fino ad arrivare al capolavoro dei giorni nostri. Nergal è il leader incontrastato del gruppo insieme al batterista Inferno, ed è proprio il cantante e chitarrista dei Behemoth a rispondere in maniera esauriente alle nostre domande, dichiarando di aspettarsi molto da questo lavoro che potrebbe consacrare i Behemoth a livelli mai visti prima.
PRIMA DI TUTTO, SEI SODDISFATTI DEI RISULTATI DEL VOSTRO PRECEDENTE LAVORO, “THE APOSTASY”? AVETE FATTO MOLTI TOUR PER PROMUOVERE QUEL LAVORO, HA VENDUTO MOLTO?
“Penso che l’album sia andato bene. Era ok per quel che doveva essere, ma penso che l’avremmo potuto fare molto meglio. Cioè, l’album avrebbe potuto essere più consistente, più monolitico. Invece ha preso molte strane direzioni, come se avesse perso il focus. Penso onestamente che il nuovo ‘Evangelion’ abbia tutti gli elementi e gli ingredienti che abbiamo cercato di metterci. I fan sono rimasti felici di ‘The Apostasy’ ma io non ero interamente contento di quest’album. Penso che qualcosa di meglio doveva essere fatto”.
“EVANGELION” È IL VOSTRO PRIMO ALBUM SU UNA LABEL IMPORTANTE COME LA NUCLEAR BLAST. IN COSA È DIVERSO REGISTRARE UN CD PER LORO INVECE CHE PER UNA PICCOLA ETICHETTA?
“Prima di tutto c’è molta più capacità e abilità in ogni sforzo promozionale che fanno. Non c’è una o due persone con cui parlare, io parlo con almeno cinque persone, forse di più. Ognuno è in carica per diverse cose e questo rende il lavoro molto più mirato ed efficace. C’è anche molto più denaro che circola, grazie al quale possiamo chiedere un budget maggiore per la produzione o per girare un video. Non c’è bisogno di dire quanto sia motivato lo staff della Nuclear Blast. Non abbiamo solamente una grande squadra alle nostre spalle, loro sono anche degli amici. Li amo!”.
AVETE DELLE ASPETTATIVE PARTICOLARI CON QUESTO ALBUM? O VI ACCONTENTERETE DI ANDARE IN TOUR QUANTO PIÙ POSSIBILE?
“Ho grandi speranze. Questo è l’album dei Behemoth. L’album definitivo del gruppo. Abbiamo investito praticamente tutto quello che avevamo su questo lavoro. Personalmente ci ho messo tutte le mie emozioni, tutta la mia esperienza. Non è semplicemente un altro album dei Behemoth, è l’album dell’essere o non essere, una sorta di opera che DEVE portarci in nuovi territori, aprirci oceani di nuove opportunità e alternative, altrimenti io lascerò. ‘Vogliamo il mondo, e lo vogliamo adesso’”.
PARLIAMO ALLORA DI QUESTO “EVANGELION”, IN COSA PENSI SIA STRETTAMENTE DIVERSO RISPETTO AL PRECEDENTE?
“E’ più compatto. Questo è un monolite, un gigante. Suona come se volesse venir fuori dagli altoparlanti per spazzarti via! Suona in maniera molto cattiva nonostante abbia una produzione che potrebbe essere da un milione di dollari. Non siamo scesi a compromessi con questo lavoro, il fatto di avere avuto più soldi a disposizione non doveva necessariamente significare che saremmo stati più mainstream, o senza carattere. Su ‘Evangelion’ abbiamo suonato proprio come volevamo e questo è quello che rende il risultato finale quanto più sincero possibile rispetto a tutti gli altri nostri lavori”.
DI SOLITO LE BAND CHE PUBBLICANO TANTI ALBUM SIMILI COMPIONO OGNI TANTO UN PASSO FALSO. NON E’ STATO IL VOSTRO CASO: ALBUM SEMPRE DI ALTO LIVELLO, SEBBENE ABBASTANZA SIMILI TRA LORO. CHE NE PENSI?
“Odio quando le band sfornano album in fotocopia. Io voglio che i Behemoth registrino album che si differenzino l’uno dall’altro. Sia ‘The Apostasy’ che ‘Demigod’ sono album di grande qualità metal. E così è per il nuovo lavoro. Il punto per noi oggi è non tanto migliorare la qualità dei nostri CD, ma differenziarli, avere un approccio differente”.
LA VOSTRA MUSICA E’ SEMPRE STATA MOLTO DIRETTA E ONESTA E NON AVETE MAI NEGATO LA MELODIA NELLE VOSTRE CANZONI, SPECIE A LIVELLO DI CORI E DI ATMOSFERE. COSA AVETE IN MENTE QUANDO SCRIVETE LE CANZONI? SEMBRA CHE LE VOSTRE ATMOSFERE DERIVINO DA UNA SORTA DI VISIONE.
“Onestamente non lo so, le cose vengono molto naturali per noi. E’ difficile sedersi e analizzare la direzione nella quale vorresti andare. Il processo è stato più simile a questo: volevamo fare qualcosa di più serio e di disturbante con ‘Evangelion’, assicurarci che non ci sarebbero state delle melodie semplici sul nuovo lavoro. Mi piace di più andare verso riff strani e bizzarri, penso che ce l’abbiamo fatta in tal senso”.
PENSO CHE DURANTE GLI ANNI PASSATI L’ATTITUDINE ALL’INTERNO DELLA COMUNITA’ METAL SIA CAMBIATA, SEMBRA CHE LA GENTE SI LIMITI AD UN CERTO STILE MUSICALE. I BEHEMOTH HANNO ROTTO MOLTI LIMITI, E IL NUOVO CD NE E’ UNA PROVA TANGIBILE, IN BARBA ALLE INFLUENZE DI OGNI TIPO, E’ SEMPRE EXTREME METAL. COSA PUOI DIRE AI FAN CHE SI LIMITANO AI LORO GUSTI E TENDONO A ETICHETTARE IL TUTTO?
“Be’, sai, è metal. Alla gente piace rimanere ferma sui propri gusti e difficilmente apprezza quando gli si cambia la ricetta. Ma ad essere onesti, ho sempre voluto sperimentare e provare nuove cose. Non voglio che il mio gruppo diventi una band tipo Manowar o AC/DC che ripetono la stessa formula praticamente da sempre e per sempre. Non è per noi. Noi vogliamo ridefinirci ad ogni album”.
SEMBRA CHE CON IL PASSARE DEGLI ANNI ABBIATE COMINCIATO AD INFLUENZARE MOLTE BAND. E VOI? SIETE INFLUENZATI DA QUALCUNO?
“Seguo decisamente quello che c’è in giro. Non trovo niente di spettacolare all’interno della scena death ma penso che il black metal offra delle band killer che stanno rinfrescando la formula e portando aria fresca alla scena. Sono un grande fan di gruppi come Deathspell Omega, Watain, Devil’s Blood, Katharsis, Leviathan e altri. La ‘new wave of Black Metal’ diciamo, hanno fatto della musica eccezionale, sono ispirato dalla loro passione”.
QUALE SARA’ LA PRIMA CANZONE SCELTA PER IL VIDEOCLIP DI RITO?
“’Ov Fire And The Void’ è la nostra prima scelta. Abbiamo girato il video (già disponibile, ndR) prima di andare negli USA. Ho avuto un’idea strana che è stata sviluppata dall’agenzia Grupa 13 e da Dariusz Szermanowicz. Sono sicuro che sarà nettamente migliore di tutto quello fatto in precedenza, vedrete, rimarrete esterrefatti”.
AVETE SUONATO DELLE CANZONI NUOVE NELLE DATE CANADESI. COME HA REAGITO LA FOLLA?
“Conoscevano già i testi! Folle! È stato fantastico, le canzoni sono venute benissimo dal vivo e la gente si è divertita parecchio. Vogliamo suonare almeno quattro nuove canzoni dal nuovo lavoro sul prossimo tour”.
MOLTA GENTE CREDE CHE LA VOSTRA FORTUNA SIA IL VOSTRO BATTERISTA, INFERNO. E’ UNO DEI MIGLIORI DEL GENERE, HA SVILUPPATO IL SUO STILE PERSONALE E CONTRIBUISCE IN MANIERA DECISA AL VOSTRO SUONO. SAREBBE DIFFICILE IMMAGINARE LA VOSTRA BAND SENZA LUI E SENZA TE…
“Sì, lo sarebbe. Immaginate gli Slayer senza Lombardo. Ah, no, questo è successo ed è stato ok! (ride, ndR)! Ma noi necessitiamo di questo MOTORE, il nostro ragazzo dietro le pelli. E’ strabiliante, oltre ad essere un ottimo collega. Non potrei immaginarmi a lavorare con qualcun altro, abbiamo oramai una nostra filosofia, lavoriamo senza comunicare con le parole. Le cose funzionano bene, ci si conosce bene entrambi…”.
I BEHEMOTH SONO STATI PREMIATI IN TRE CATEGORIE DAL MAGAZINE TERRORIZER: MIGLIOR LIVE BAND, MIGLIOR CANTANTE, (NERGAL), MIGLIOR BATTERISTA (INFERNO). SEI ARRIVATO POI SECONDO NELLA CATEGORIA QUALE PERSONAGGIO DELL’ANNO. UN COMMENTO E’ D’OBBLIGO.
“Cosa posso dire? Sono rimasto sconvolto! Terrorizer è un giornale che forma le opinioni della gente! Uno dei migliori e dei più elitari di sicuro. E’ un grande privilegio essere votati dai loro lettori, gli sono veramente grato. D’altra parte noi non siamo mai stati premiati, non facciamo musica per i premi ma quando capitano eventi del genere è una cosa molto bella, anche se non cambia molto in realtà”.
CHI HA AVUTO L’IDEA DI REGISTRARE NUOVAMENTE “CHANT FOR EZKATON 2000 E.V.”? PERCHE’ L’AVETE FATTO?
“Perché è una delle nostre canzoni ‘sempreverdi’, una di quelle che senza le quali non t’immagini un live show dei Behemoth. La versione originale era del ’99, registrata da una formazione diversa, con un approccio diverso. La traccia si è sviluppata molto da allora, quindi è diventata un qualcosa di più grande, più veloce. Penso che sarebbe stata una buona idea ri-registrarla, tanto per rinfrescare la memoria dei nostri fan. Oltretutto la nuova versione è molto più simile a come la suoniamo dal vivo”.
L’EP “EZKATON” PRESENTA DUE COVER, DEI MASTER’S HAMMER E DEI RAMONES. PERCHE’ LORO?
“Per onorare questi gruppi. Sono stato un grande fan dei Master’s Hammer, uno dei gruppi più sottostimati di sempre. E poi la gente dovrebbe sapere da dove proveniamo (stesso paese dei Master’s Hammer, ndR), mi ricordo di aver comprato nel 1990 il vinile di ‘The Ritual’. E poi i Ramones… una leggenda del punk. ‘I’m not Jesus’ è brutale, la nostra interpretazione sembra simile a qualcosa dei primi Sepultura, è malata. Mi piacciono entrambe le versioni delle cover”.
PENSO CHE DOPO LA PUBBLICAZIONE DEL NUOVO CD PARTIRETE IN UN TOUR PRATICAMENTE ETERNO…
“Esatto! I piani sono questi. Siamo già in tour in Usa con Slayer e Marilyn Manson nelle vesti di headliner. Il tour si chiama ‘Mayhem’. Una volta terminato questo, suoneremo in Israele uno show e poi andremo in Polonia, e in Europa con i Devildriver e poi torneremo negli Stati Uniti per il nostro primo tour di sempre come headliner in Nord America. Abbiamo tante cose da fare…”.
SPAZIO GOSSIP. CHE CI DICI DEL FLIRT CHE TI HA VISTO ACCOSTATO AD UNA FAMOSA POP-STAR, TUA CONTERRANEA? ABBIAMO VISTO LE FOTO SU MOLTI SITI WEB METAL.
“Non è gossip, stiamo insieme e non ci vedo niente di strano, lei è fantastica (concordiamo tutti, ndR)”.
GRAZIE PER IL TUO TEMPO, A TE LA PAROLA..
“Grazie a voi, torneremo presto con il nostro gospel, restate sintonizzati, i Behemoth domineranno!”.