BEHEMOTH – Leoni affamati

Pubblicato il 21/08/2007 da
I Behemoth sono pronti a spiccare il grande salto: “The Apostasy” sta già spopolando nei mercati di mezzo mondo e la macchina da tour polacca si sta mettendo nuovamente in moto per portare il proprio death-black metal ovunque ci sia la minima richiesta. Probabilmente il 2007 sarà l’anno della consacrazione per i nostri: dopo anni passati a fare da supporto a band più celebri e blasonate e a pubblicare album per piccole etichette, è finalmente giunto il momento di uscire definitivamente allo scoperto e di occupare ruoli che sino a poco tempo fa erano sempre stati destinati ad altri. A detta del determinatissimo Nergal, la presenza nel bill dell’Ozzfest è solo l’inizio…

STATE PER PRENDERE PARTE ALL’OZZFEST… CHE COSA TI ASPETTI DA QUESTA ESPERIENZA? SIETE UNA DELLE PRIME DEATH METAL BAND DI SEMPRE A CALCARE QUEL PALCO E SICURAMENTE LA PRIMA BAND POLACCA…
“Non mi aspetto niente… voglio solo prendere parte a quel tour – il più grande in assoluto per quanto riguarda il metal e l’hard rock – salire sul palco e scatenare l’inferno con la musica più veloce ed aggressiva che l’Ozzfest abbia mai ospitato. Se i presenti la apprezzeranno sarà ottimo, se invece ci volteranno le spalle… pazienza, di certo non mi metterò a piangere! Non abbiamo niente da perdere, ma tutto da guadagnarci. E’ un’opportunità unica per far ascoltare a migliaia di persone del vero metal estremo: moltissima gente non ha mai sentito parlare dei Behemoth e non ha la minima idea di che cosa siano il death o il black metal. Potremo colmare questa loro lacuna e forse farli appassionare a questi generi di musica… è una sfida che mi affascina molto”.
COME TI SEI SENTITO QUANDO HAI RICEVUTO LA NOTIZIA CHE VI AVEVANO CONFERMATO NEL BILL?
“Ovviamente ero contentissimo, ma non è stata del tutto una sorpresa. A dire la verità, non ci hanno presi perchè sono dei nostri fan, ma perchè stavamo facendo pressione sull’organizzazione da quasi tre anni. Abbiamo sempre voluto far parte di un festival come quello e abbiamo sempre cercato di farci notare… sia tramite il nostro manager, sia tramite centinaia di concerti in lungo e in largo per gli USA. Alla fine quelle persone si sono convinte che i Behemoth potevano effettivamente giovare al bill e ci hanno invitato. La perseveranza paga…”.
AVETE IN PROGRAMMA QUALCOSA DI SPECIALE PER QUELLE DATE?
“No, pur esibendoci appena prima degli Hatebreed, che saranno gli headliner del secondo palco, avremo a disposizione solo mezz’ora ogni giorno, quindi non potremo godere di una scenografia particolare o cose del genere. Stiamo studiando una scaletta che in breve tempo possa dare ai presenti un’idea di cosa sia la musica dei Behemoth. Vogliamo però privilegiare il materiale più veloce ed estremo… vogliamo che quella gente si ricordi di noi, vogliamo che si chieda ‘Ma come fanno ad andare così veloce?’, oppure ‘Ma che cosa stanno suonando?’. Vogliamo shockare chiunque… per il finale di ogni show rispolvereremo anche maschera, armatura e sangue!”.
DOPO L’OZZFEST CHE COSA AVETE IN PROGRAMMA?
“Un’altra trentina di date in Europa… soprattutto in Polonia, dove non sempre riusciamo a suonare in continuità. Poi inizieremo ad organizzare dei veri e propri tour di supporto a ‘The Apostasy’. Queste date per noi sono solo un riscaldamento…”.
UN RISCALDAMENTO? TRA OZZFEST, FESTIVAL E DATE SPARSE NE TERRETE UN CENTINAIO!
“Vero, per molte band è un sogno o una follia, ma per noi, come ti dicevo, sono bruscolini. Siamo dell’idea di avere dato alle stampe uno dei migliori album della nostra carriera, quindi perchè mai non dovremmo fare il massimo per farlo ascoltare a chiunque? Non capisco quei gruppi che si accontentano di uno o due tour per disco… che senso ha? Se tieni solo una cinquantina di date come fai a promuovere la tua musica in tutto il mondo? Noi teniamo altamente in considerazione le esibizioni live come mezzo di promozione… recensioni e interviste servono sino ad un certo punto. Inoltre per noi il metal è musica che deve essere suonata live… se non sei in grado di tenere un buon concerto, non sei una metal band. Ecco perchè prima di pensare ad un nuovo album siamo soliti tenere almeno trecento show: non si scherza da questo punto di vista… siamo musicisti e dobbiamo suonare. Stare a casa o passare troppo tempo in studio non fa per noi”.
COME VI REGOLATE CON LA VOSTRA VITA PRIVATA? NON E’ DIFFICILE MANTENERE DELLE RELAZIONI QUANDO SI STA SEMPRE IN GIRO PER IL MONDO?
“A volte è un problema, ma cerchiamo sempre di trascorrere almeno un mese a casa fra un tour e l’altro, in modo da non perdere troppo contatto con la nostra vita in Polonia e tutto ciò che vi ruota attorno. Di certo il nostro stile di vita non è cosa da tutti… in molti non ci capiscono, ci credono pazzi… ma mi importa poco. Volevo suonare metal estremo e al tempo stesso riuscire a vivere con la mia musica: oggi ci sono riuscito e pazienza se c’è gente che mi ritiene un pazzo perchè trascorro quasi un anno intero a suonare ogni sera in un posto diverso. Non cambierei la mia situazione attuale per nulla al mondo”.
QUALCHE TEMPO FA HO LETTO CHE UN’ASSOCIAZIONE POLACCA STAVA CERCANDO CON L’AIUTO DI ALCUNI POLITICI DI BANNARE DALLA POLONIA GRUPPI COME IL VOSTRO, MARILYN MANSON E SLAYER IN QUANTO PROMOTORI DI MESSAGGI SATANICI. CHE COSA STA SUCCEDENDO?
“Non ne ho idea… ho letto anch’io quelle cazzate e le ho trovate semplicemente ridicole. A volte la Polonia sembra essere rimasta nel medioevo… è così imbarazzante. Ad oggi nessuno è venuto ufficialmente a parlarmi e a chiedere spiegazioni sulla band, quindi non so cosa rispondere… non so se effettivamente quegli imbecilli stanno facendo qualcosa oppure no. Siamo l’unica band polacca ad aver mai avuto successo fuori dai nostri confini e questa gente anzichè supportarci prova a metterci i bastoni fra le ruote!”.
IL SUCCESSO CHE STATE RISCUOTENDO ULTIMAMENTE HA CAUSATO QUALCHE MALCONTENTO TRA I VOSTRI FAN DELLA PRIMA ORA? E’ NOTO CHE A MOLTI DEATH E BLACK METALLER NON VA MOLTO A GENIO CHE LE PROPRIE BAND PREFERITE FINISCANO SULLA BOCCA DI TUTTI…
“Può essere… ma non ne sono certo. Comunque non si può accontentare tutti, se qualcuno è scontento non mi interessa, noi di certo non ci siamo messi a suonare pop… non capisco perchè qualcuno debba arrabbiarsi se altra gente ci ha scoperto e apprezza ciò che suoniamo”.
PENSI MAI AI BEHEMOTH COME AD UN LAVORO? C’E’ QUALCHE ASPETTO DEL FAR PARTE DELLA BAND CHE TI INFASTIDISCE O ANNOIA?
“No, affatto… i Behemoth sono la mia band e farei qualsiasi cosa per portarla ad un livello sempre superiore. Come ti dicevo, non ho problemi a suonare spessissimo live, inoltre amo fare promozione, rilasciare interviste, etc. Mi piace parlare della mia musica in ogni momento. Penso sempre ad essa. In effetti, a volte mi rendo conto che avrei bisogno di una pausa, di un periodo di riposo… ma è più forte di me, non riesco a staccarmi dalla mia chitarra. L’ultima volta che sono andato in vacanza è stato due anni fa, ma dopo tre giorni avevo la mente così piena di nuovi riff e idee che non vedevo l’ora di tornarmene a casa. Il resto di quella vacanza non me lo sono goduto per niente, ero sempre arrabbiato perchè non potevo mettere le mani sul mio computer (ride, ndR)!”.
CONTINUI AD ESSERE TU IL COMPOSITORE PRINCIPALE DELLA BAND?
“Sì, anche su ‘The Apostasy’ ho composto quasi tutto io. Ma tengo sempre in considerazione le opinioni degli altri: sia Orion che Inferno sono musicisti molto esperti e sanno sempre darmi ottimi suggerimenti.”
HAI GIA’ QUALCOSA PRONTO PER IL PROSSIMO ALBUM?
“Solo alcune idee, ma non passerà molto tempo prima che inizi a lavorare sulle prime canzoni vere e proprie. Sono soddisfattissimo di ‘The Apostasy’, amo soprattutto la sua varietà e credo che anche in futuro potrai sentire delle soluzioni simile a quelle adottate su quel disco”.
NEL BRANO “INNER SANCTUM” AVETE OSPITATO WARREL DANE DEI NEVERMORE. COME E’ NATA QUESTA COLLABORAZIONE?
“Il testo di quel pezzo è molto personale e per la parte iniziale non me la sentivo di declamarlo usando il growl. Ho così pensato a Warrel, che è bravissimo nell’esprimere sentimenti come la tristezza e la frustrazione con la sua voce. E’ un fan dei Behemoth, quindi è stato facile mettersi in contatto con lui. Ha accettato con entusiasmo e ha fatto un ottimo lavoro. Proprio quello che mi aspettavo”.
CON LA PUBBLICAZIONE DI “THE APOSTASY” IL CONTRATTO CHE VI LEGAVA ALLA REGAIN RECORDS E’ SCADUTO… AVETE GIA’ IN MENTE QUALCOSA PER LA VOSTRA PROSSIMA SISTEMAZIONE?
“Abbiamo alcune offerte, ma è presto per parlarne. Prima vogliamo portare a termine la promozione per l’album, tenendo quanti più concerti possibile. Ci vedrete ovunque nel prossimo anno e mezzo e sempre solo assieme a band prestigiose. Per ‘Demigod’ ci siamo imbarcati in alcuni tour di basso profilo, ma per supportare ‘The Apostasy’ sceglieremo solo il meglio”.
MOLTE BAND OGGI AMANO PROMUOVERE LA PROPRIA MUSICA ANCHE ONLINE, TRAMITE SITI COME MYSPACE. QUAL’E’ LA TUA OPINIONE SU QUESTI MEDIA?
“Adoro MySpace… durante le mie giornate sono solito visitarlo spesso. Mi aiuta ad ingannare l’attesa prima dei concerti. Lo trovo davvero utilissimo sia per me che per la band… la nostra pagina ultimamente è diventata molto popolare e sta diventando sempre più impegnativa da gestire. In ogni caso, è un altro segno del fatto che le cose per noi stanno girando per il verso giusto. Questo è a tutti gli effetti l’anno dei Behemoth!”.
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