FRANK, SETTE ANNI SONO PASSATI SENZA NESSUNA PUBBLICAZIONE DA PARTE DEI BENEDICTION. PERCHE’ ABBIAMO DOVUTO ASPETTARE TUTTO QUESTO TEMPO? QUANDO AVETE COMINCIATO A PENSARE E A SCRIVERE “KILLING MUSIC”?
“Ci abbiamo messo tanto perché siamo stati in tour per circa cinque anni, quindi abbiamo dovuto cercare un batterista, poi ci siamo immersi nei festival estivi di tutto il mondo e alla fine l’anno scorso abbiamo pensato che era tempo di scrivere un nuovo album. Non ci siamo neanche accorti che erano passati sette anni finché qualcuno non ce l’ha fatto notare!”.
PERCHE’ QUESTO TITOLO? E’ IRONICO, PROVOCATORIO, VERO? PERCHE’ L’AVETE SCELTO?
“Penso che il titolo del nostro album riassuma tutto quello che troverete su di esso. E’ una dichiarazione d’intenti: Benediction = killing music. Saprete così che non troverete nessuna canzone dolce sull’album, nessuna ballad con un testo che parli di fiori o di cose del genere. Non guardate troppo in profondità nella decisione di usare questo titolo, semplicemente suona bene e descrive gli intenti dell’album!”.
NELLA RECENSIONE ABBIAMO DEFINITO LA MANIERA DI CANTARE DI DAVE HUNT COME UN PERFETTO MISCUGLIO DI BARN GREENWAY (NAPALM DEATH) E DAVE INGRAM (EX BOLT THROWER), VOSTRI PRECEDENTI CANTANTI. CHE NE PENSI?
“Davvero? Io penso che abbia il suo suono distintivo. Mi piace come canta e penso che la sua voce si adatti benissimo alle canzoni presenti sul nuovo album”.
SBAGLIAMO, OPPURE LE INFLUENZE PUNK E HARDCORE SONO PIU’ PALBABILI IN QUESTO ALBUM RISPETTO AI PRECEDENTI LAVORI? CI RIFERIAMO A CANZONI COME “CONTROLOPOLIS”, PER ESEMPIO.
“Siamo grandi fan dello stile caro ai G.B.H/Discharge e questa canzone è veramente vicina a quanto fatto da queste band. Quindi la risposta è sì, questa è musica che ti arriva dritta in faccia, quello che noi cerchiamo di emulare nel riffing dei Benediction”.
FRA LE NOSTRE FAVORITE C’E’ “IMMACULATE FAÇADE”, UNA CANZONE DAL RITMO VELOCE CON UNA DOPPIA CASSA E UN BREAK NELLO STILE DEI BOLT THROWER VERAMENTE AZZECCATO. QUESTI SONO IN GENERALE I TRATTI CARATTERISTICI DELL’INTERO ALBUM, QUALI PENSI SIANO GLI EPISODI MIGLIORI? QUELLI CHE VERRANNO PROPOSTI IN SEDE LIVE…
“E’ ancora troppo presto per scegliere le canzoni più popolari, lo faremo quando le avremo suonate live e avremo visto la reazione della gente. Credo comunque che suoneremo cinque, forse sei brani del nuovo album, ma non dirò quali, visto che comunque cambiamo la scaletta ogni sera. Scegliamo cosa suonare quando siamo sul palco, ci piace questa spontaneità della situazione live dove non hai mai idea di ciò che sarà suonato dopo”.
IL NUOVO ALBUM E’ INOLTRE PIU’ BREVE DELLA VOSTRA DURATA SOLITA. COME MAI? E’ UNA COINCIDENZA?
“Lo volevamo corto, tagliente e veloce, senza tempo per rilassarsi durante l’ascolto. Quarantacinque minuti è un tempo più che sufficiente per impressionare l’ascoltatore. Abbiamo lasciato delle tracce fuori dall’album ma sono certo che le pubblicheremo prossimamente”.
PERCHE’ AVETE SCELTO DI COVERIZZARE GLI AMEBIX E I BROKEN BONES? “LARGACTYL” E’ ASSOLUTAMENTE FANTASTICA E VEDE LA PRESENZA DI TANTI OSPITI. COME MAI?
“Semplicemente perché sono entrambe delle band fantastiche e ci è piaciuto registrare le cover con alcuni nostri amici. E’ la nostra maniera di scaricarci dopo aver completato la parte originale dell’album. Chiamiamo tutti i nostri amici e ci divertiamo a coinvolgerli. Questa è la realtà, amici che fanno musica insieme e per l’ascoltatore questo è interessante per vedere il risultato finale di questo meeting”.
COSA PENSI DEI CARCASS TORNATI A SUONARE? ORA TUTTE LE BAND ESTREME CHE DOMINAVANO LA SCENA INGLESE DEI PRIMI ANNI ’90 SONO SUL PALCO, NAPALM DEATH, BOLT THROWER, CATHEDRAL E VOI…E TUTTE IN OTTIMA FORMA!
“Penso che è fantastico che la gente accorra agli show dei Carcass. C’è sempre stata domanda per questa band e ora loro sono tornati per accontentare questa richiesta. E’ bello essere sopravvissuti, parlo di noi, a tutti i trend e le mode del momento. Personalmente non vedo l’ora di suonare al Damnation Festival in Inghilterra, il prossimo 22 novembre proprio insieme ai Carcass e ai Napalm Death. Immagino cosa potrà essere il party dopo il festival!”.
ORA CREDIAMO SIA TEMPO DI FARE I BAGAGLI E PARTIRE IN TOUR IN EUROPA, GIUSTO?
“Non vedo l’ora di partire per il tour per suonare le nuove tracce. Questo tour sarà inoltre, credo, l’ultima occasione per ascoltare dal vivo alcuni nostri pezzi che abbiamo suonato per tantissimi anni. Sarà quindi uno show con canzoni nuove e ovviamente composizioni più datate”.
SAREBBE FANTASTICO VEDERE UNA NUOVA EDIZIONE DEL GODS OF GRIND, SOLO BAND INGLESI: VOI, NAPALM DEATH, CATHEDRAL, CARCASS E BOLT THROWER, COME UN TEMPO… CHE NE PENSI?
“Be’, a parte i Bolt Thrower questo accadrà a Leeds, al Damnation Festival. Mi piacerebbe molto, comunque, andare in tour con queste tre band”.
SEI CURIOSO DEL RITORNO DEI METALLICA? COSA TI ASPETTI DA LORO? (ALL’EPOCA DELL’INTERVISTA NON ERA ANCORA STATO PUBBLICATO DEATH MAGNETIC)
“Ho seguito i Metallica dal loro primissimo esordio. Mi sono ubriacato con loro, ho suonato con alcuni di loro, ci siamo divertiti molto assieme a loro ai tempi di Cliff Burton. Conosciamo inoltre la loro crew anche perché alcuni tra coloro che lavorano per i Metallica sono di Birmingham. Sono una band grandiosa che ha fatto sempre come le pare, fregandosene della pressione esterna. Non stai sulla cresta dell’onda per circa trent’anni se non sei veramente valido! Aspetto ogni loro pubblicazione, poi alcune mi piacciono e altre meno, ma questo vale per tutte le band del mondo!”.
GRAZIE MILLE PER IL TUO TEMPO…
“Grazie a voi!”.