Fa senza dubbio piacere vedere una black metal band italiana entrare a far parte della famiglia della Regain Records. Un segno importante per tutta la scena e non solo quella nazionale, finalmente le band nostrane iniziano a farsi valere anche in campo internazionale! Dopo una lunga carriera costellata da buoni album, i Black Flame arrivano al momento decisivo (forse) della loro carriera e per fortuna si dimostrano molto preparati all’appuntamento sfoderando un album oscuro e contorto di black metal feroce. “Imperivm” è un album pieno di spunti, di influenze varie e carico di un mood davvero opprimente che farà la gioia degli adoratori della fiamma nera. Dopo aver proposto nei giorni scorsi ai nostri lettori la release dei Black Flame come hot album, è tempo di addentrarci nei segreti che ancora avvolgono la band piemontese: ai nostri microfoni anche stavolta c’è il bravissimo e gentilissimo batterista Fog. A lui la parola…
BLACK FLAME – Il Regno della Fiamma Nera
Pubblicato il 20/08/2008 da Paolo "Cernunnos" Vidmar
ALLORA FOG, SECONDO IL MIO PARERE IL SOUND DAVVERO MASSICCIO E LO STILE CHE PROPENDE COME MAI IN PASSATO VERSO IL DEATH METAL, FANNO DI “IMPERIUM” L’ALBUM PIÙ ESTREMO DI TUTTA LA VOSTRA DISCOGRAFIA, SEI D’ACCORDO?
“Mi trovi assolutamente d’accordo. ‘Imperivm’ è l’album più violento e compatto della nostra intera discografia. E’ oscuro, diretto e potente… ha tutte le caratteristiche che volevamo ottenere in fase di registrazione e ne siamo molto soddisfatti”.
HO NOTATO DELLE DIFFERENZE TRA I DUE ALBUM ANCHE DAL PUNTO DI VISTA STILISTICO: IL RIFFING DEATH METAL IN “IMPERIVM” È PIÙ SPICCATO ED IL CONNUBIO CON LA COMPONENTE BLACK METAL È STATA PORTATA AD UN LIVELLO SUPERIORE, PERFETTO IN QUANTO ORA I DUE GENERI SONO AMALGAMATI ASSIEME ED È IMPOSSIBILE SCINDERLI. CON LE DOVUTE DIFFERENZE, IL NUOVO CD SEMBRA PIÙ VICINO AL BELLISSIMO “THE THIRD REVELATION” DEL 2003 POICHÈ ANCHE IL SOUND DI “TORMENT AND GLORY” SI DISCOSTA PARECCHIO DA QUELLO DI “IMPERIVM”. CONDIVIDETE QUESTO MIO PUNTO DI VISTA?
“Apprezzo molto questa domanda, in quanto ho l’occasione di parlare con chi conosce buona parte del nostro cammino discografico. Ho sempre considerato ‘The Third Revelation’ il punto di svolta per la nostra carriera musicale. E’ stato il primo lavoro nel quale siamo riusciti a riversare completamente le nostre personalità liriche e musicali, liberandoci da pericolosi retaggi e ‘rivelando’, per usare un gioco di parole, la nostra vera essenza. I due album che hanno seguito ‘The Third Revelation’ hanno agito per noi come un ago della bilancia. Immagina ‘The Third Revelation’ come un grosso peso che si adagia su un piatto di una bilancia. Come puoi immaginare ci vuole un attimo prima che la lancetta si stabilizzi : ‘Torment and Glory’ e ‘Conquering Purity’, che comunque reputo due album ottimi e fondamentali per la nostra crescita musicale, ci sono serviti per maturare ed accumulare le necessarie esperienze. Senza questi album non potrebbe esistere ‘Imperivm’, su questo non ho dubbi. Ma ci tengo a precisare che lo stesso ‘Imperivm’ non è un traguardo per noi, ma l’ennesimo gradino – sicuramente importante – per la nostra ascesa musicale. E sia chiaro che non intendo come ascesa commerciale o di notorietà. Parlo di ascesa creativa e costante voglia di esprimersi a livelli sempre più elevati”.
NEL 2004 “TORMENT AND GLORY” HA RAPPRESENTATO UN PO’ UNA PICCOLA CESURA STILISTICA PER I BLACK FLAME: IL RETAGGIO DEATH/BLACK METAL PRESENTE NEI PRIMI ALBUM È STATO AMPLIFICATO E PORTATO AD UN LIVELLO DI VIOLENZA PIÙ ALTO ANCORA, LE PRODUZIONI DI SONO FATTE PIÙ POTENTI COSÌ COME IL RIFFING CHE È DIVENTATO PIÙ DIRETTO. CON UNA CRESCITA DI POTENZA, DI PARI PASSO È ANDATA VIA VIA PERDUTA L’ATMOSFERA MILTONIANA ED INFERNALE PRESENTE NEI PRIMI LAVORI. QUELLA ATMOSFERA È PERÒ NUOVAMENTE PRESENTE SUL NUOVO ALBUM COMPLETO SIA DI ATMOSFERE SOFFOCANTI ED OCCULTE SIA DI UN SOUND DEVASTANTE…
“Infatti, come vedi ne parlavo prima. ‘Torment and Glory’ era un album molto potente che forse sacrificava un po’ la componente oscura, mentre ‘Conquering Purity’ aveva l’opposta caratteristica. Per merito di queste due uscite è nato l’ultimo album, non ho nessun dubbio a riguardo”. COME NASCE UN BRANO DEI BLACK FLAME? “Il tutto parte sempre da un semplice riff di chitarra, che viene successivamente elaborato e strutturato da tutti e tre i componenti della band. Può suonare banale, ma abbiamo un iter compositivo molto naturale e lineare”.
“Alla Morte ed al suo nero Impero di sensazioni che si trascina dietro. Il nostro nuovo album è un nero ed ossessionante tributo alla Morte e agli antichi culti nei quali i Romani cercavano di dialogare con la Morte stessa. Abbiamo avuto questa visione della Morte raffigurata come un nero impero di sensazioni e di rituali, fatto di paure, ansie, sangue, cadaveri, cimiteri. ‘Imperivm’ racchiude tutto questo e lo scaglia nelle menti degli ascoltatori. Da qui il suo mood oscuro, ossessionante e a tratti opprimente”.
QUALI ASPETTATIVE AVETE PER QUESTO ALBUM? PER VOI RAPPRESENTA UNA SORTA DI ‘NUOVO INIZIO’? “Considerare questo album come un ‘nuovo inizio’ potrebbe significare come rinnegare o seppellire quanto fatto in passato. Sebbene non sia un nostalgico, ho però molto rispetto per il passato perché è grazie ad esso che esiste questo tipo di presente. Mi piace pensare a questo ‘Imperivm’ come un ennesimo gradino della nostra storia personale e musicale. Sicuramente si può considerare un gradino magari più ampio ed importante di altri fatti in passato, ma è comunque parte di tutto ciò che siamo. Dal primo giorno della nostra storia”.
UN VOSTRO RAPIDO GIUDIZIO SULLE ALTRE BLACK METAL BAND DELLA REGAIN RECORDS…
“Che dire, ci sono ottime band che non credo necessitino di presentazioni. Ci sono i Gorgoroth, nella giusta e veritiera incarnazione di Infernus, ci sono i Behemoth, i Dark Funeral, i Vader …nomi che non penso abbiamo bisogno di ulteriori commenti”.
FORCES OF SATAN RECORDS E REGAIN RECORDS VI AIUTERANNO AD ORGANIZZARE UN TOUR DI PORTATA INTERNAZIONALE? C’È GIÀ QUALCOSA DI SICURO?
“Sicuramente, qualcosa che bolle in pentola c’è già. Vogliamo solo attendere il momento propizio ed essere preparati a dovere sotto tutti i punti di vista. Per ora abbiamo confermato un concerto per il 7 di ottobre a Londra con Archgoat e Dead Congregation. Il nostro scopo è quello di effettuare qualche concerto isolato all’estero per tutto il 2008 e cercare di incastrare un vero e proprio tour nei primi mesi del 2009”.
QUALI SENTIMENTI ESPRIME LA VOSTRA MUSICA? CERCATE DI COMUNICARE QUALCHE MESSAGGIO PARTICOLARE ALLA GENTE?
“La nostra musica si pone su un piano parallelo a quella che è la realtà odierna. La nostra musica è un portale verso il mondo occulto, verso antichi rituali, è una musica impregnata di sensazioni negative e di violenza. Non abbiamo un messaggio ben definito, ma bensì cerchiamo di creare un ‘qualcosa’ nella testa delle persone”.
LE NUOVE CANZONI HANNO IL TITOLO IN INGLESE ED IN LATINO. IL LATINO VI È SEMPRE STATO CARO… COME MAI?
“La risposta è più semplice di quanto possa sembrare : crediamo che doni ad un testo un alone di solennità e sacralità maggiori”.
IL PIEMONTE È LA REGIONE OCCULTA D’ITALIA PER ANTONOMASIA E VOI AVETE DA SEMPRE DIMOSTRATO UN GRANDE INTERESSE VERSO QUESTO TEMA COSÌ AMPIO E DAI MILLE RISVOLTI. COME SONO CAMBIATI I VOSTRI TESTI IN TUTTI QUESTI ANNI? AFFRONTATE L’ARGOMENTO DA UN PUNTO DI VISTA DIVERSO OPPURE NIENTE È CAMBIATO?
“A livello lirico, se non una ragionevole maturazione, non siamo cambiati molto rispetto al passato. Ciò che abbiamo imparato è di rendere i testi meno banali ed un attimo più focalizzati nelle loro intenzioni e nei loro sviluppi. Per quanto riguarda il Piemonte, sicuramente troviamo sia una terra che fornisca diversi spunti in campo occulto o anche semplicemente in campo storico e abbiamo sempre trovato affascinante e “giusto” prendere spunto dalla storia della terra che abbiamo sotto i piedi, piuttosto che di lande distanti fisicamente e culturalmente da noi”.
“Questo te lo dirò tra qualche mese. Ora sono ovviamente in un periodo in cui la nuova release mi soddisfa completamente. Sicuramente stiamo lavorando e lavoreremo per poter fare ancora di meglio, ma questo album racchiude molto della nostra energia e della nostra esplosività. In fase di produzione non abbiamo avuto particolari problemi, se non la caparbietà nel voler trovare i suoni giusti”.
QUAL È SECONDO VOI LA PECULIARTÀ ARTISTICA CHE DIFFERENZIA I BLACK FLAME DALLE ALTRE BAND?
“La ricerca della personalità. Non ci è mai interessato raggiungere livelli di tecnica o di notorietà vasti, ci è sempre interessato il libero sviluppo delle nostre idee e delle nostre composizioni. Questo forse ha fatto sì che il nostro sound si è sviluppato enormemente negli anni…”.
QUALI SONO I GENERE MUSICALI E LE BAND CHE ASCOLTATE ULTIMAMENTE? SI PUÒ ANCORA PARLARE DI GRUPPI CHE INFLUENZANO IL SOUND DEI BLACK FLAME?
“Direi di no, la nostra influenza principale siamo noi stessi. Abbiamo poi una serie di ascolti, più o meno assidui, che sicuramente in passato hanno formato il nostro background musicale… ma questo credo sia un iter che abbracci il 100% delle band su questo pianeta. Ascoltiamo diversi generi musicali, partendo dal Black e Death Metal per andare a finire nella musica classica. Ciò che stimola la nostra mente è valido…”.
LA VOSTRA DIMENSIONE IDEALE È LO STUDIO DI REGISTRAZIONE OPPURE IL PALCO? PERCHÈ?
“Domanda ardua. Sicuramente lo studio per quanto riguarda la possibilità di riversare in musica ogni singola idea con la calma più dovuta. Il palco per quanto riguarda il lato bestiale e primordiale della nostra musica. Forse personalmente direi lo studio di registrazione, ma attento che domani potrei cambiare idea (ride, ndR)!”.
ADESSO POTETE GUARDARE DALL’ALTO L’UNDERGROUND NAZIONALE BLACK METAL: QUAL È IL VOSTRO GIUDIZIO SUL NOSTRO MOVIMENTO? POSITIVO O NEGATIVO? PER QUALI MOTIVI?
“Mah, guarda, non guardiamo nessuno dall’alto e non mi piace dare giudizi. Noi svolgiamo il nostro lavoro da anni e cerchiamo di farlo nella maniera migliore possibile… ci sono tanti altri gruppi che, magari con uno stile musicale diverso, seguono lo stesso iter e quindi meritano lo stesso rispetto che riceviamo noi. Poi ci sono tanti cialtroni, come è naturale che sia, ma penso che il movimento italiano abbia molto da dire e che riserverà delle belle sorprese. Tutto sta ai gruppi, che si devono mettere in testa di lavorare seriamente ed al pubblico, che deve imparare a prestare la giusta attenzione anche a realtà che magari hanno dietro casa”.
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.