Il curriculum dei nostrani Black Flame è di tutto rispetto; in più di dieci anni, il trio piemontese ha saputo deliziare il pubblico adorante della fiamma nera (stavolta intesa in senso lato) con ottime release dal tocco apocalittico ed occulto. La sensazione che la dimensione ancora prevalentemente ‘nazionale’ sia sempre stata stretta a questa band, diventa chiara ed intollerante dopo aver ascoltato il nuovo album “Septem”. Il black metal qui raggiunge una maturazione notevole; non solo, il gruppo sembra persino virare verso un sound death metal ed avvicinarsi idealmente al mutamento operato già da altri gruppi, Behemoth su tutti. Metalitalia.com non poteva non dare la possibilità ai creatori di uno dei migliori album usciti dall’Italia quest’anno di svelare gli arcani del loro capolavoro “Septem”. La disponibilissima band piemontese non ha perso occasione di svelare tutto ciò che si cela dietro a questo album devastante, frutto di una carriera devota alle energie della sfera occulta. Buona lettura…
BENTORNATI SULLE NOSTRE PAGINE, BLACK FLAME! CONGRATULAZIONI PER QUELLO CHE CONSIDERO IL VOSTRO MIGLIOR ALBUM, IL NUOVO “SEPTEM”, ASSIEME AL RUDE MA APOCALITTICO “THE THIRD REVELATION” DEL 2003. QUALI SONO LE VOSTRE SENSAZIONI?
M:A FOG : “Ave! Le nostre sensazioni sono molte, ‘Septem’ è un album che è nato in maniera improvvisa, ma allo stesso tempo graduale. La prima stesura dei pezzi ci ha disorientati siccome le similitudini con ‘Imperivm’ erano molte: è stato questo il momento in cui non ci siamo accontentati ed abbiamo provato a dare un volto diverso a questo nuovo album. Ed è proprio la voglia di avere un suono che fosse caldo, apocalittico ed occulto ci ha portati a creare delle atmosfere simili a quelle del leggendario ormai, passami il termine, ‘The Third Revelation’. E’ come se nelle ultime release avessimo compiuto un viaggio per poi ritornare a casa, ma con numerose esperienze alle spalle e più consapevolezza dei nostri mezzi”.
I TESTI PRESENTI SU “SEPTEM” COSTITUISCONO UN CONCEPT?
CARDINALE ITALO: “Sì, come è stato con ‘Imperium’, anche in questo caso c’è un filo conduttore che lega tutti i testi dell’album. L’abbattimento di concetti e percezioni mentali e di barriere imposte da un sistema universale ordinato, portano a uno stadio mentale avanzato, ma allo stesso tempo estremo e confuso. Si può percepire la forza caotica generatrice che è parte integrante di noi stessi, ma non è possibile avere un contatto diretto e assolutamente nessuna forma di controllo. Questo è ‘Septem’: è il peso infinito della mente portata all’estremo, energia pura e divina che va oltre ogni concetto umano ‘ordinato’. In altri come ‘I’m The Vortex’ e ‘Zombies Without Hunger’ riflettono l’osceno ed opprimente sonno che abbraccia la razza umana, schiava e vittima di se stessa”.
TRE ANNI DI SILENZIO SONO MOLTI, LI AVETE IMPIEGATI TUTTI PER COMPORRE LA NUOVA RELEASE?
CARDINALE ITALO: “Dopo i live che hanno seguito ‘Imperium’ abbiamo iniziato a lavorare su questi pezzi. E’ vero è passato un po’ di tempo, ma c’ è da considerare che purtroppo non abbiamo più vent’anni; lavoriamo tutti e non viviamo così vicini gli uni dagli altri. In ogni caso per una band che non vive solo suonando i tempi di uscita di un album sono in generale abbastanza lunghi”.
UNO DEI PUNTI DI FORZA DI QUESTA RELEASE, RIFFING A PARTE, E’ LA SUA PROFONDITA’ DI SUONI, SIETE D’ACCORDO?
CARDINALE ITALO: “Sì, il nostro sound è molto importante perché è uno degli aspetti tipici dei Black Flame. A dire la verità questo è un aspetto abbastanza spontaneo: su questo disco si può sentire quello che siamo in sala prove e quello che siamo in sede live”.
IL TRIANGOLO ROVESCIATO, IL TESCHIO, I SERPENTI: I SOGGETTI UTILIZZATI ASSIEME NELLA COVER SOTTENDONO AD UN DETERMINATO SIMBOLISMO PERSONALIZZATO DAI BLACK FLAME?
M:A FOG: “Indubbiamente. Come ti spiegava Il Cardinale, ‘Septem’ è un concept album dal punto di vista lirico e quindi non poteva che esserlo anche dal punto di vista visivo. Quando abbiamo contattato Niklas Sundin dei Dark Tranquillity per realizzare l’artwork non gli abbiamo sottoposto nessuna bozza o nessuna linea guida: lo abbiamo invece guidato attraverso una chiara spiegazione della filosofia che è radice dei nostri testi e di quelli che sono i simboli ed i numeri che meglio ci rappresentano. Ed è qui che nasce l’artwork di ‘Septem’: il numero tre, il numero sette e la morte sovrana”.
IL SOUND QUESTA VOLTA, INVECE DI ESSERE FREDDO E MECCANICO COME LO E’ STATO TALVOLTA IN PASSATO, E’ DIVENTATO CALDO E CARNALE. E’ FORSE CAMBIATA RADICALMENTE LA VOSTRA VISIONE DI QUALE DEBBA ESSERE IL GIUSTO SOUND PER VOI?
CARDINALE ITALO: “Logicamente un nuovo album deve superare il precedente anche sotto questo punto di vista. C’è inoltre da considerare che questa è la prima produzione che effettuiamo in uno studio diverso da quello che ci ha accompagnati fino ad ‘Imperium’, e forse quello che hai notato è dovuto a questo fattore. Indubbiamente abbiamo lavorato molto per rendere il nostro sound più diretto e potente”.
SIETE SEMPRE STATI UN GRUPPO TECNICO, NON CREDETE CHE LA TECNICA SPINGA INEVITABILMENTE LONTANI DA CIO’ CHE MUSICALMENTE SI PUO’ DEFINIRE BLACK METAL?
CARDINALE ITALO: “Non penso che i pezzi dei Black Flame siano particolarmente tecnici. Sicuramente rispetto agli esordi il riffing è più dinamico ed articolato, la sezione ritmica più potente e precisa, ma nessuno può negare che le atmosfere macabre che ci hanno sempre contraddistinto continuino a pervadere i nostri album. Non mi importa nulla dei ‘paletti’ del genere… i Darkthrone ci sono già stati ed hanno saputo dire la loro ormai quasi un ventennio fa; noi siamo i Black Flame”.
ASCOLTANDO “SEPTEM” SI HA LA SENSAZIONE DI UN DEJA-VU: ANCHE VOI STATE PERCORRENDO LA STRADA DEI BEHEMOTH, CHE DAL BLACK METAL SI SONO PROGRESSIVAMENTE SPINTI VERSO IL DEATH METAL?
CARDINALE ITALO: “Come ho già accennato, i Black Flame hanno una loro identità ben precisa che nel 2011 ha il nome di ‘Septem’. Black o death? Decidete voi!”.
NON SI PUO’ CERTO DIRE CHE SIATE ARRIVATI ALLO STILE DI “SEPTEM” IN MANIERA CASUALE, OGNI ALBUM DELLA VOSTRA CARRIERA E’ UN TASSELLO CHE HA CONTRIBUITO A FORGIARE LO STILE DI “SEPTEM”. MAGARI PER ANNI LO AVETE FATTO IN MODO INCONSCIO, MA E’ STATO DAVVERO QUESTA LA COSTRUZIONE DEL VOSTRO TRADEMARK?
CARDINALE ITALO: “Sì, è avvenuto tutto molto naturalmente. Ogni nostro album ha aggiunto qualcosa ed è stato un passo importante. Quando vai in studio non hai mai le idee chiare sul prodotto che ne uscirà. Ad un certo punto arriva e basta: non c’ è niente di forzato, ma capisci solo alla fine che hai tra le mani un prodotto più ricco e più completo del precedente”.
IN UNA VECCHIA INTERVISTA CI AVEVATE DETTO CHE UN ALBUM COME ‘IMPERIVM’ NON SAREBBE STATO UN PUNTO DI ARRIVO PER VOI. E COSI’ E’ STATO PERCHE’ VI SIETE SPINTI BEN OLTRE. LA DIREZIONE ARTISTICA INTRAPRESA VI PORTERA’ IN FUTURO A DIVENTARE UNA DEATH METAL BAND?
M:A FOG: “Nessun album dei Black Flame può essere considerato un punto di arrivo definitivo e dopo 13 anni di carriera penso di poterlo affermare senza essere smentito. Non siamo mossi da avidità di fama o da arrivismo musicale: siamo mossi da una passione estrema e radicata, che è alla base dei continui miglioramenti che hai potuto apprezzare. Non so dove ci porterà questo nostro continuo rafforzamento e non ci voglio nemmeno pensare, quello che posso dirti con estrema franchezza è che saremo per sempre una band coerente con il proprio passato, degna del proprio presente ed abile a creare costantemente un futuro. Non saremo una band da ‘botto commerciale’, non faremo numeri enormi, ma questo non ci interessa. Noi vogliamo essere una band seria e degna di essere rispettata”.
ABBIAMO DETTO CHE IL GRAPHIC DESIGN E’ OPERA DI NIKLAS SUNDIN, COME MAI AVETE SCELTO PROPRIO LUI?
M:A FOG: “Come già accennato, Niklas Sundin è stato uno dei pochi, se non l’unico, ad accettare un lavoro senza avere guide o bozze. Non ha nemmeno cercato di forzare dei suoi lavori pre-esistenti. Ha invece avuto un approccio molto intelligente e serio, volendosi informare sulle nostre tematiche e su alcuni simboli in grado di rappresentarci. Nell’era di Photoshop, di sedicenti fotografi ed artisti, queste sono qualità non da poco”.
ALCUNI DEI MIGLIORI ESPONENTI DELLA SCENA BLACK METAL ITALIANA, COME VOI ED I NEFARIUM, STANNO VIRANDO IL PROPRIO SOUND VERSO SOLUZIONI MENO IMMEDIATE, MA PIU’ OSCURE E CONTORTE FACENDO USO DI UN RIFFING EXTREME METAL PIUTTOSTO IBRIDO. CREDI CHE SI TRATTI DI UNA NATURALE TENDENZA DEI GRUPPI MATURI CHE SI SENTONO IN BISOGNO DI SPERIMENTARE NECESSARIAMENTE NUOVE SOLUZIONI?
M:A FOG: “Penso che questo sia un riflesso della volontà di esprimere la propria arte in maniera personale. I gruppi solidi e con personalità sono i primi attenti osservatori del panorama musicale e sebbene questi siano mossi da istinti genuini credo ci sia una sorta di rigetto nel proporre quello che ‘la massa’ trita in un determinato momento. E’ un discorso contorto che spero di chiarire: chi si vuole mettere alla prova realmente e vuole stressare la propria creatività è destinato ad uscire dagli schemi perché proprio il rigetto degli schemi è uno dei motori per la creatività. E visto che citi i Nefarium, ti posso dire di conoscerli abbastanza bene e sono dei ragazzi seri e professionali che sanno perfettamente quello che vogliono”.
PRESENTATE IL NUOVO “SEPTEM” IN POCHE PAROLE AI NOSTRI LETTORI…
CARDINALE ITALO: “Posso dirti che ‘Septem’ è l’ennesimo album di una band che cammina con le sue gambe da ormai 13 anni. E’ un disco pesante ed oscuro con una forte identità e dall’importante aspetto lirico. ‘Septem’ è autentico, non vuole assomigliare a niente e a nessuno, vuole solo essere il nostro nuovo capitolo!”.
IL TEMA DELL’OCCULTO, INTESO IN SENSO LATO, PER VOI E’ INESAURIBILE FONTE DI ISPIRAZIONE OPPURE ANCHE QUESTA SORGENTE E’ DESTINATA PRIMA O POI AD ESAURIRSI? E CON COSA SI POTREBBE SOSTITUIRE PER UN GRUPPO COME IL VOSTRO?
M:A FOG: “Con niente. I Black Flame sono una band devota alla sfera occulta. Quando questa fonte d’ispirazione sarà esaurita o non sarà più appagante ti posso dare la mia parola d’onore che cesseremo di esistere. Non vomiteremo mai cambiamenti del tipo ‘ho visto la luce’ e via dicendo”.
COSA MANCA, SE EFFETTIVAMENTE MANCA QUALCOSA, AL VOSTRO GRUPPO PER EMERGERE DEFINITIVAMENTE ALL’INTERNO DEL PANORAMA INTERNAZIONALE?
CARDINALE ITALO: “I soldi e la possibilità di effettuare più spesso live o tour”.
M:A FOG: “Aggiungo l’impossibilità di creare un fan-base che dia visibilità all’estero, visto che l’ambiente musicale italiano è devastato da falsità, giudizi ed invidie: suono anche con gruppi norvegesi ed è triste ammettere che al nord il supporto è ben più presente e tangibile. Questo rafforza le band nel momento in cui si affacciano in territorio internazionale”.
IN TUTTI QUESTI ANNI CI SONO STATI DEI COMPLIMENTI O DELLE CRITICHE VENUTE DALL’ESTERO CHE VI HANNO PARTICOLARMENTE COLPITO?
CARDINALE ITALO: “Niente in particolare. Posso ritenermi soddisfatto dei responsi ottenuti fino ad oggi”.
QUALI SONO GLI STIMOLI CHE RIUSCITE A PRESERVARE DOPO TUTTI QUESTI ANNI DI GAVETTA?
M:A FOG: “Non ti nego che in 13 anni ci sono dei momenti in cui ci si deve fermare un attimo e ragionare su quali sono i propri stimoli. C’è un momento in cui gli stimoli vengono fuori in maniera più evidente: un esempio è il trovarsi a comporre un album ed essere galvanizzati dalla stesura di un riff, ripeterlo all’infinito finché non si colgono le sfumature giuste. In questi momenti si genera un’alchimia pazzesca, che è vera e propria linfa vitale per una band”.
LA VOSTRA LINE UP E’ DAVVERO SOLIDA, QUAL E’ IL VOSTRO SEGRETO PER MANTENERE QUESTO LEGAME NEL CORSO DEGLI ANNI? QUALCUNO DI VOI HA FORSE CAMBIATO PIU’ DEGLI ALTRI LA PROPRIA VISIONE DI QUALE DEBBA ESSERE LA MUSICA DEI BLACK FLAME OGGI RISPETTO A QUANDO AVETE INIZIATO?
M:A FOG: “Qui purtroppo ti devo smentire, infatti Serpentrax è stato costretto a lasciare la band dopo 13 anni insieme. Ma ci tengo a precisare che non è una questione di legame o di visione della musica, Serpentrax ha accumulato una serie di gravi problemi personali che non gli permettono di poter avere degli impegni definiti all’interno di un gruppo e ha dovuto gettare la spugna. Da qualche mese lo ha temporaneamente sostituito Gnosis di Satanismo Calibro 9 e Mystical Fullmoon, che ha già fatto con noi i primi concerti di supporto a ‘Septem’. Tutto questo non ha minimamente intaccato né lo spirito della band e nemmeno il sodalizio tra me e Il Cardinale che posso definire eterno”.
SIETE RIUSCITI A FAR PARTE DI QUALCHE GRANDE TOUR EUROPEO? PROSPETTIVE LIVE PER LA NUOVA STAGIONE?
M:A FOG: “Per fare grandi tour ci vogliono molti soldi e molto tempo. Abbiamo già fatto qualche concerto di supporto a ‘Septem’ e molti altri ne arriveranno, non escludendo finalmente di poterci imbarcare in qualche tour decente”.
UN SALUTO AI VOSTRI FAN DI METALITALIA.COM…
CARDINALE ITALO: “Un saluto a tutti quelli che ci hanno sempre seguito e a tutti i lettori. Dedico questo disco a tutti quei reietti che vedono il mondo con un occhio diverso, infiltrati in mezzo a questa orda di cervelli congelati… so che ci siete e spero che ‘Septem’ possa essere il vostro occhio aggiunto!”.