BLEEDING THROUGH – Brutal truth

Pubblicato il 23/02/2006 da

Centomila copie per “This Is Love, This Is Murderous” e un ritorno che sa tanto di anticipazione per le poll di fine 2006. Dopo tutte le difficoltà concretizzate in un incidente automobilistico pauroso, pestaggi, equipaggiamenti rubati e pure nella malattia del produttore Rob Caggiano, che quasi non riusciva a finire il disco, i Bleeding Through si presentano come lupi assetati di sangue, quello di tutte quelle band che stanno raccogliendo quello che loro, anticipatori del trend metalcore, hanno seminato spezzandosi la schiena in tour su tour. Niente fraseggi alla iron, nessuna concessione alle ‘svedesate’ tanto di moda al giorno d’oggi, solo grande hardcore e metal di scuola americana. Il chitarrista Scott Danough, raggiunto telefonicamente dai microfoni di Metalitalia, pare carico e pronto alla lotta…

QUAL E’ L’ATMOSFERA APPENA DOPO L’USCITA DI “THE TRUTH”?
“Elettrizzante, come potrei dire altro? Siamo su di giri e non vediamo l’ora di uscire là fuori a spaccare il culo sulle assi di un palco: personalmente non amo la vita da studio e la mia opinione penso rifletta il pensiero di tutti i componenti della band: dopo tutto questo lavoro volgiamo passare del tempo on the road”.

VUOI PRESENTARE “THE TRUTH” ATTRAVERSO LE TUE PAROLE?

“Siamo maturati parecchio soprattutto per quanto riguarda la struttura delle song, e lo si può sentire immediatamente, cosa che mi rende estremamente fiero del prodotto finale. Le nuove canzoni sono più estreme e veloci per la parte musicale, mentre nelle vocals c’è stato l’innesto di momenti più smussati e addirittura melodici che non stonano affatto, poichè non sono mai forzati o inseriti a forza. Non vedo l’ora di poter sperimentare le nuove composizioni davanti al pubblico”.

PENSI CHE I FANS DEI BLEEDING THROUGH SARANNO SORPRESI NEL SENTIRE QUESTO NUOVO LAVORO?
“Di base ci sono i soliti elementi che caratterizzano il nostro suono, ma c’è molta più varietà e cattiveria a mio avviso in “The Truth”. Siamo cresciuti all’interno delle nostre coordinate, che penso manterremo a lungo… Non si può certo dire che abbiamo stravolto il nostro stile!”.

QUAL E’ “LA VERITA'” CHE VOLETE RIVELARE?
“Il titolo non vuole essere arrogante ed affermare quella che è la verità in senso assoluto perchè nessuno in terra è depositario della verità con la V maiuscola. Vogliamo esporre il nostro messaggio fatto di verità, intesa principalmente come onestà, e lo facciamo ovviamente attraverso l’attitudine ‘in your face’ che ci contraddistingue”.

LE TASTIERE SONO UNO STRUMENTO USATO PIU’ FACILMENTE IN DIFFERENTI FRANGIE DEL METAL COME IL DEATH O IL GOTHIC: COSA VI HA SPINTO A INSERIRLE?
“E’ stata una scelta mirata ad allargare il nostro sound e renderlo diverso e particolare, poi posso dirti che siamo influenzati anche dai generi da te citati, ma rimaniamo, e ci piace considerarci, una band hardcore. Per quanto riguarda i suoni e i samples abbiamo sperimentato cose nuove soprattutto grazie all’apporto del nostro produttore Rob Caggiano (Anthrax), un producer validissimo che ha saputo anche tirar fuori diversi tipi di sonorità dalle keyboards di Martha”.

COM’E’ AVERE UNA BELLA RAGAZZA COME LEI CON VOI SEMPRE E COMUNQUE?
“Dopo tutto questo tempo si è adattata alle nostre bassezze da uomini, ed essendo una musicista che apprezzo moltissimo non potremmo più fare a meno di lei. Certo è noioso quando stiamo viaggiando fermarci sempre a farle fare pipì, noi possiamo tranquillamente farla in una bottiglia e arrivederci! Le abbiamo promesso che le regaleremo un fusto di birra aperto così potrà farla sul bus anche lei e poi gettarla dal finestrino”.

SE PARLIAMO DI METAL QUALI SONO LE TUA PERSONALI INFLUENZE?
“Integrity, Cro Mags e tutto quello che il thrash old school degli anni ottanta, non sono proprio un ragazzino e riascolto spesso e volentieri i gruppi di quell’epoca”.

FAI ATTENZIONE AL TUO LOOK E ALL’ESTETICA?
“Ognuno della band è libero di fare ciò che vuole, vestiario compreso ovviamente. Ciascuno ha il suo stile ma e non ci coordiniamo i vestiti prima di saltare sul palco, la musica è il nostro unico interesse. Se mi parli di ‘fashioncore’ scrivi pure che odio quel termine del cazzo, non cè niente di fashion nel truccarsi o nel vestire di nero o nell’essere spettrali: hai mai visto qualche modella sembrare un fottuto zombie? Lo stesso vale per ‘metalcore’, un termine che vedrà presto la sua scomparsa assieme ai mille gruppi che fingono di suonare un certo tipo di musica… i Bleeding Through esistevano prima e sopravviveranno in seguito!”.

SECONDO TE CHI RIMARRA’ ALLA SCOMPARSA DI QUESTA INFLAZIONATISSIMA TENDENZA?
“Ti posso citare due gruppi di valore assoluto: Himsa e Avenged Sevenfold. I primi hanno pubblicato un disco ultraheavy che spacca il culo, e i secondi con City Of Evil hanno dimostrato di esserne già fuori, riuscendo brillantemente e con grandissimo stile a dimostrare la loro bravura: adoro quei ragazzi! (Non a caso entrambi i singer hanno collaborato coi Bleeding Through nel precedente album ndR)”.

COME GRUPPO SEGUITE UN PARTICOLARE STILE DI VITA O DEGLI IDEALI POLITICI PRECISI?
“Tutti hanno le loro idee politiche ben precise, e tutti siamo straight edge da anni, ma non vogliamo imporre nè alienare nessuno con messaggi noiosi: è una scelta squisitamente personale che non ci sentiamo di imporre. Giriamo tour su tour con i più grandi sballati del pianeta ma ciò non ci da fastidio se ci troviamo persone valide dinanzi, non ci facciamo di certo questo tipo di problemi”.

COME VI SIETE TROVATI AD ANDARE IN TOUR CON UN GRUPPO ABBASTANZA LONTANO DAL VOSTRO STILE COME I CRADLE OF FILTH?
“Il tour coi Cradle è stata sicuramente l’esperienza più estrema della nostra carriera, non sapevamo davvero come comportarci e come il pubblico ci avrebbe accolto. Alla fine è stata una esperienza meravigliosa, poichè abbiamo trovato alcuni dei compagni più simpatici e disponibili per intraprendere un tour. Stessa cosa a riguardo dei fans, che ci hanno accettato appieno dimostrando grande ed inaspettata apertura mentale… Non cambiamo il modo di suonare a seconda del pubblico, siamo una hardcore band!”.

PARLACI DEL NUOVO DVD “WOLVES AMONG SHEEPS”, PERCHE’ DOVREMMO VEDERLO?
“Il lupo sono i Bleeding Through, e le pecore tutte le altre band: ce le mangiamo vive quelle pecore… Andrebbe visto perchè penso che sia un ottimo dvd per tutti i fan della band. E’ stato supervisionato completamente da noi, ci abbiamo buttato dentro talmente tanto impegno e talmente tanto materiale che per noi ora è noiosissimo e quasi impossibile da guardare… Ma siamo completamente soddisfatti del risultato finale”.

COSA VORRESTI CHE TI VENISSE CHIESTO CHE INVECE NON VIENE MAI CHIESTO NELLE INTERVISTE?
“Qual è il mio fine nel suonare coi Bleeding Through. Quello che mi piacerebbe è che grazie a noi i fans si mettano a riscoprire tutto il vecchio hardcore che è stata la nostra influenza principale, gruppi dell’old school West Coast… voglio che i nostri fan conoscano queste band seminali”.

QUALI SONO I CD CHE I FAN DEL METAL E DELL’HARDCORE SAREBBERO SORPRESI DI SAPERE CHE APPREZZI?
“Non troppe cose scandalose… Sigur Ros, Johnny Cash e altro southern rock…”.

CONCLUDI TU, HAI QUALCOSA DA AGGIUNGERE?

“Ascoltate il nuovo disco, spero di vedervi presto!”.

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