BLIND GUARDIAN – E dopo ‘At The Edge Of Time’ …

Pubblicato il 02/08/2010 da
 
Quattro anni dopo “A Twist In The Myth” i Blind Guardian rientrano in scena con “At The Edge Of Time”, un album non equiparabile ai grandi capolavori degli anni ’90 ma ad ogni modo un lavoro che sta raccogliendo giudizi positivi quasi ovunque. Hansi Kursch e Andrè Olbrich hanno concesso a Metalitalia.com questa lunga intervista nella quale ci hanno spiegato come è nato il nuovo album, cosa ci attende durante il prossimo tour e diverse anticipazioni circa il tanto atteso progetto orchestrale.


 

BENE HANSI, SIETE TORNATI CON “AT THE EDGE OF TIME”, UN NUOVO ALBUM CHE SECONDO ME È UNA SORTA DI RIASSUNTO DELLE SONORITÀ CHE AVETE SVILUPPATO NEL CORSO DELLA VOSTRA CARRIERA. CONCORDI?
Hansi: “Concordo pienamente e posso dirti che non è stata una mossa pianificata ma una cosa che è nata nel naturale sviluppo del songwriting. Abbiamo iniziato con ‘Sacred Worlds’, un’evoluzione di ‘Sacred’, il pezzo che abbiamo scritto per il videogame ‘Sacred 2’. Ci siamo messi al lavoro su quel brano appena finito il tour di ‘A Twist In The Myth’ e per noi è stato piuttosto inusuale, in quanto di solito ci prendiamo quattro o cinque settimane di pausa prima di iniziare il songwriting. I tempi però stringevano, dunque abbiamo registrato il pezzo assieme a ‘War Of Thrones’ e lo abbiamo usato per il videogioco. A quel punto però io e Andrè ci siamo resi conto che era un buon brano ma non eccezionale e abbiamo deciso di lavorarci ancora, aggiungendoci alcune parti, ed è nata la versione che senti sull’album. Siamo quindi pasati agli altri brani come ‘Road Of No Release’, che è una sorta di via di mezzo tra vecchio e nuovo, ‘Tanelorn’, e via via gli altri. Quando abbiamo presentato in pezzi a Charlie (Bauerfeind il produttore, ndr) è stato lui a captare le differenze tra di essi, a valorizzarne alcuni aspetti e spingere in certi casi il sound verso sonorità più vicine ai nostri vecchi album e in altri casi verso produzioni più recenti”.

AVETE RICEVUTO PRESSIONI DA PARTE DEI FAN O DELL’ETICHETTA MENTRE COMPONEVATE IL NUOVO MATERIALE?
Hansi: “Be’ la Nuclear Blast vorrebbe che noi pubblicassimo un album ogni due anni ma lo sanno che noi ci prendiamo tutto il tempo che ci serve (ride, ndr). Guarda, è un peccato che Andrè non sia ancora arrivato, perché lui ha un’opinione differente, ma secondo me questa volta non abbiamo sentito pressioni esterne, perché non ne abbiamo avuto il tempo. Il fatto di metterci subito al lavoro su ‘Sacred’ per essere nei tempi con la pubblicazione del videogame, come ho detto, ci ha tenuto impegnati da subito”.

I RAGAZZI DELLA ASCARON (LA
COMPAGNIA CHE HA SVILUPPATO IL VIDEOGIOCO “SACRED 2”) VI HANNO DATO QUALCHE INDICAZIONE SU COME DOVESSE SUONARE “SACRED”?
Hansi: “No assolutamente, perché il capo della Ascaron è un grande fan dei Blind Guardian. A lui la nostra musica piace così come la componiamo e non ci ha dato alcuna indicazione. All’inizio ci hanno fornito solo la trama e le prime immagini. È stato questo semmai ad instradarci verso un certo tipo di sound e in un certo senso ad aiutarci, perché di solito partiamo proprio da zero. Nessuna etichetta, nessun produttore, nessuno ha mai influenzato il nostro songwriting”.

PER “SACRED WORLDS” E “WHEEL OF TIME” AVETE COLLABORATO CON L’ORCHESTRA SINFONICA DI PRAGA. COME È NATA QUESTA COLLABORAZIONE?
Hansi: “La prima versione di ‘Sacred’, quella uscita per il videogame, era stata fatta utilizzando le tastiere. L’idea di aggiungere una intro e una outro suonate da una vera orchestra, venne successivamente. Mentre lavoravamo a ‘Wheel Of Time’ utilizzando delle parti orchestrali campionate, fu Charlie a suggerirci che sarebbe stato meglio avere una vera orchestra sia per quel pezzo che per ‘Sacred Worlds’… Hey Andrè! (finalmente arriva anche Andrè Olbrich). Lui già aveva lavorato con l’orchestra di Praga per l’album ‘Unarmed – Best Of – 25th Anniversary Album’ degli Helloween, così decidemmo di contattarla”.

HO VISTO IL VIDEO ANIMATO DI “SACRED”, QUELLO CHE È PRESENTE NEL GIOCO. AVETE PRESO PARTE IN QUALCHE MODO ALLA REALIZZAZIONE O HANNO FATTO TUTTO TRAMITE COMPUTER?

Andrè: “Abbiamo fatto una sessione di Motion Capture a Budapest. Abbiamo suonato con un sacco di sensori sulle gambe, sulle braccia e cavi che uscivano da tutte le parti… incredibile!”

SIETE APPASSIONATI DI VIDEOGIOCHI?

Andrè: “Ehhmmm sì sono molto…”
Hansi: “Qualcuno lo definirebbe ‘nerd’” (risate, ndr).
Andrè: “Sì, diciamo che sono apassionato”.
Hansi: “Io non gioco e forse è per questo che io e lui andiamo d’accordo da così tanto tempo. Ad essere onesto, la prima volta che ho giocato seriamente, è stato quando mi hanno dato una copia promozionale di “Sacred 1”. Ci ho giocato due ore, il tempo di capire che non ho assolutamente talento, non sono capace e non è roba per me. Ho dato il gioco a mio figlio… che un giorno probabilmente diventerà come Andrè!” (risate, ndr)

NON CREDETE CHE PEZZI DAGLI ARRANGIAMENTI PIUTTOSTO COMPLESSI COME APPUNTO “SACRED WORLDS” O “WHEEL OF TIME” DAL VIVO POSSANO PERDERE IN TERMINI DI RESA?

Hansi: “No, no, abbiamo già fatto le prime prove e abbiamo anche già suonato ‘Sacred’ dal vivo. Non è come ‘Sacred Worlds’, nel senso che mancano alcune orchestrazioni, ma il risultato è buono. Certo sarebbe ottimo poter suonare con un’orchestra ma portarsela dietro per due sole canzoni, sarebbe troppo costoso. Per ora affidiamo il compito a parti registrate e tastiere. Abbiamo lavorato molto anche alle immagini e all’impatto visivo che questi pezzi avranno dal vivo e non ho dubbi nel dire che sarano le canzoni più impressionanti dell’intero set”.

VOLETE DUNQUE ANTICIPARCI CHE TIPO DI SHOW VEDREMO AD OTTOBRE DURANTE LA VOSTRA DATA ITALIANA?

Hansi: “Come setlist sarà un po’ differente da quanto fatto in passato. Ovviamente dipenderemo sempre dai classici ma ci sarà molta roba dal nuovo album, perché sentiamo che i nuovi pezzi hanno un grande potenziale live e che piaceranno alla gente. Come scenografia sarà un’evoluzione di quella vista nel precedente tour. Avremo nuovi elementi scenografici, nuovi sfondi e ci saranno grossi miglioramenti sia come impianto luci che come immagini”.

VUOI PRESENTARCI INVECE I TESTI DI “AT THE EDGE OF TIME”?
Hansi: “Per la maggior parte traggono spunto da tematiche fantasy. Quando scrivo i testi, mi baso sempre sulle musiche. Non era prestabilito che questo album dovesse trattare per lo più tematiche fantasy, ma molti dei nuovi pezzi avevano un approccio musicale e lirico molto fantasy, dunque ho deciso di associare questo tipo di testi”. (leggi i dettagli dei testi nella nostra presentazione dell’album traccia per traccia)

RECENTEMENTE DIVERSE METAL BAND HANNO OTTENUTO OTTIME POSIZIONI IN CLASSIFICA IN GERMANIA. RICORDO AD ESEMPIO LE POSIZIONI DI ALCUNI VOSTRI COMPAGNI DI ETICHETTA COME IL SECONDO POSTO DI AVANTASIA O IL DICIANNOVESIMO DI UNA BAND MINORE COME I SABATON. COSA VI ASPETTATE DA “AT THE EDGE OF TIME”?
Andrè: “Dipende sempre dalla situazione del mercato al momento dell’uscita del disco, da quante pop star escono in quel momento. Noi speriamo di raggiungere una buona posizione ma non dipende da noi. Crediamo che ‘At The Edge Of Time’ sia un album molto buono e che i fan lo onoreranno, acquistandolo e non scaricandolo da internet. Se i fan saranno leali con noi, allora di sicuro raggiungeremo posizioni alte”.

COME STA ANDANDO IL NUOVO ALBUM A LIVELLO DI GIUDIZI E CRITICA?

Andrè: “Direi molto bene. Per la prima volta la gente coglie già dal primo ascolto l’impatto di questo album. Di solito, soprattutto con ‘A Night At The Opera’ e ‘A Twist In The Myth’, ci volevano un sacco di ascolti prima che la qualità del lavoro venisse effettivamente apprezzata. Questa volta chi segue i Blind Guardian capirà subito che si tratta di un album che spacca”.

QUALI SONO I MIGLIORI BRANI DI “AT THE EDGE OF TIME” SECONDO VOI?
Andrè: “Secondo me ‘Sacred Worlds’ è il miglior pezzo mai composto dai Blind Guardian”.
Hansi: “’Valkyries’, a lui piace ‘Valkyries’” (Hansi sogghigna e guarda Andrè con la coda dell’occhio, ndr)

PERCHÉ HANSI, A TE NON PIACE?

Hansi: “Sì… ma piace soprattutto a lui”. (risate, ndr)
Andrè: “Sì, Sì, per me è un gran pezzo ma abbiamo avuto qualche piccola discussione a riguardo”. (risate, ndr)
Hansi: “Infatti non lo ritengo un pezzo debole, ma se proprio dovessi indicare il pezzo più debole dell’album, allora direi ‘Valkyries’. Per me invece la migliore del lavoro è ‘Wheel Of Time’, epicissima e così ricca di vari elementi”.

TUTTI SAPPIAMO CHE STATE DA TEMPO LAVORANDO AD UN ALBUM ORCHESTRALE. A CHE PUNTO SIETE CON QUESTO PROGETTO?
Andrè: “Abbiamo già iniziato a registrare. Tenemmo le prime sessioni di registrazione due-tre anni fa con un’orchestra russa ma le cose non andarono come previsto, il risultato non fu quello che ci aspettavamo. Decidemmo dunque di cercare altre soluzioni e così ripetemmo le sessioni di prova con l’orchestra di Praga, la stessa poi usata per ‘Sacred Worlds’ e ‘Wheel Of Time’. Questa volta il risultato fu soddisfacente. Sai, lavorare con un’orchestra di novanta elementi non è facile: ogni tono deve essere a posto, ogni dettaglio deve essere curato, dunque è importante trovare il giusto setup”.

SARANNO TUTTI PEZZI NUOVI?
Andrè: “Sì, sarà tutto materiale nuovo. Al momento abbiamo circa l’80-90% del materiale pronto e lavoreremo alle parti restanti il prima possibile. I pezzi che abbiamo già completato sono i capolavori della nostra carriera, brani molto emozionanti che piaceranno molto a chi è un fan di Tolkien e di questo tipo di fantasy. La musica è talmente adatta che vi sembrerà di essere nella Terra di Mezzo”.

SI TRATTERÀ DI UN CONCEPT SU “IL SIGNORE DEGLI ANELLI”?

Hansi: “Non lo sappiamo ancora…”

QUALCHE PROBLEMA INERENTE I DIRITTI D’AUTORE?

Hansi: “Sì, problemi legati ai diritti d’autore ma non solo. Dobbiamo infatti considerare che se ci basassimo su ‘Il Signore Degli Anelli’, la storia sarebbe talmente lunga che dovremmo scegliere solo qualche episodio. Se pensiamo al futuro, dobbiamo anche considerare quello che si potrà fare con questo progetto. Dovrà essere portato dal vivo, magari nei teatri come musical e magari non necessariamente con noi presenti e dunque serve una trama completa, non frammentata. Per questo sto valutando di legare i dieci pezzi che atualmente abbiamo scritto ad una storia totalmente diversa che però sia completa e più adatta ad essere riproposta dal vivo”.

AVETE GIÀ UN TITOLO PER QUESTO LAVORO?

Andrè: “No, quella è sempre l’ultima cosa che decidiamo”.

QUANDO USCIRÀ QUESTO NUOVO LAVORO?

Hansi: “Non sappiamo ancora”.

NEMMENO L’ANNO?

Hansi: “No… credo che ci siano possibilità che venga completato verso la fine del 2012 ma non è assolutamente nulla di certo. Ad ogni modo credo che si tratti di qualcosa che nessuno ha mai sentito prima. È qualcosa di completamente nuovo, un nuovo inizio”.

POSSIAMO TRANQUILLIZZARE I FAN DICENDO CHE I BLIND GUARDIAN RIMARRANNO QUELLI CHE SONO?
Hansi: “Certo, continueremo anche con i Blind Guardian così come ora e difatti stiamo pensando di pubblicare questo nuovo lavoro orchestrale sotto un altro nome. Ovviamente il lavoro sarà riconducibile alla musica dei Blind Guardian ma l’orchestra avrà una tale importanza che sentiamo sia meglio dargli un nome differente”.
Andrè: “Preferiamo che sia chiaro al 100% che si tratti di qualcosa di differente. Non vogliamo che i nostri fan comprino il lavoro convinti che si tratti della band metal e poi invece all’interno trovino altro”.

NEL 2003 AVETE FATTO IL BLIND GUARDIAN OPEN AIR. CI SONO PIANI PER UNA NUOVA EDIZIONE DI QUESTO FESTIVAL?
Hansi: “Sì, ci sono possibilità di ripetere il festival, questa volta però con il progetto orchestrale. Dietro ad un evento del genere c’è talmente tanto lavoro che non avrebbe senso farlo per proporre un’altra volta il nostro normale set. Portare dal vivo un’orchestra nel modo in cui noi vorremmo, in un normale tour o in un comune festival sarebbe impossibile, dunque l’unico modo di farlo come si deve, sarebbe in ocasione di un nuovo Blind Guardian Open Air”.

HANSI, CI SONO PROGRAMMI PER UN NUOVO LAVORO DEI DEMONS & WIZARDS?

Hansi: “Io e Jon (Schaffer, Iced Earth, Sons Of Liberty e Demons & Wizards, ndr) ne abbiamo già parlato un paio di volte ma il problema è che lui è impegnato con i Sons Of Liberty e io ho appena iniziato la promozione di ‘At The Edge Of Time’. Credo che in futuro ci sarà un altro album dei Demons & Wizards ma non so quando”.

ANDRÈ, TU INVECE COME MAI NON HAI MAI FATTO GUEST APPEARANCE O COLLABORAZIONI?

Andrè: “Vedi, io non amo scrivere musica con altri o lavorare con altre persone che mi dicono quello che devo fare… ok a parte Hansi (ride, ndr) che è l’unico con cui riesco a intendermi bene. In fin dei conti preferisco avere la mia band, suonare e registrare dischi con essa e poi godermi la mia vita con la mia famiglia. Noi, come vedi, non siamo rocker vecchio stampo alla Lemmy, siamo persone normali che quando non suonano con la band hanno una vita del tutto normale. Per noi il successo è arrivato un po’ alla volta, non tutto ad un tratto, e questo ci ha aiutato a rimenere le persone che eravamo”.

ULTIMA VELOCE DOMANDA: AVETE ASCOLTATO IL NUOVO ALBUM DEI SAVAGE CIRCUS?

Andrè: “Eeehhmmm… credo cheeee…”
Hansi: “Lo hai fatto?! Noooo!!!” (risate)
Andrè: “No…. ho letto in giro qualcosa… (non lo dice in maniera tanto convincente, ndr). Io credo che finché Thomen (Stauch, ex-batterista dei Blind Guardian, ndr) era nella band e il gruppo aveva un sound alla Blind Guardian, potevo anche capirlo, perché anche lui aveva contribuito con noi a creare il nostro sound. Ora che invece Thomen è fuori, onestamente mi pare un po’ strano che continuino a suonare come i Blind Guardian. A un gruppo serve un’identità e loro secondo me ora come ora sono un gruppo senza identità. Dovrebbero lavorare di più su questo”.

BENE RAGAZZI, VI RINGRAZIO DELLA DISPONIBILITA’. A VOI L’ULTIMA PAROLA.

Andrè: Grazie a tutti voi! Ci vediamo a ottobre!
Hansi: “Ci vedremo sicuramente a ottobre e per ci sarà a Wacken, magari ci vedremo anche là. Faremo un meet & greet e poi io canterò ‘Rebellion (The Clans Are Marching)’ con i Grave Digger!”.

 

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