BLIND GUARDIAN – Twisting the tale

Pubblicato il 27/09/2006 da


“A Twist In The Myth”, la nuova incarnazione dei Blind Guardian. Un sound sempre riconoscibile, ma spogliato di alcune delle connotazioni più pompose dell’ultimo “A Night At The Opera”, sembra essere il nuovo obiettivo dei Blind Guardian, che nel bene o nel male non smetteranno mai di stupire il loro pubblico. La parola al disponibile chitarrista Marcus Siepen, visibilmente soddisfatto del risultato ottenuto…

“A TWIST IN THE MYTH” SEMBRA VOLER SEGNARE UN’ULTERIORE VIRATA DELLA DIREZIONE MUSICALE VERSO UNA COSTRUZIONE MENO STRATIFICATA. AVEVATE FORSE PAURA DI NON RIUSCIRE A RICREARE LE STESSE SONORITA’ DAL VIVO?
“Diciamo che ci abbiamo pensato, ma in un secondo tempo. Quando ci siamo messi a pensare a come l’album avrebbe dovuto suonare abbiamo realizzato che non avremmo potuto continuare nella stessa direzione di ‘A Night At The Opera’, perché non avremmo mai potuto superare quei picchi. Con il singolo ‘And Then There Was Silence’ abbiamo detto tutto quello che avremmo potuto esprimere in quella direzione. C’erano quattrocento tracce registrate per quel pezzo e non so quanti cori, per cui non avremmo davvero potuto fare di più (ride, ndR). Quindi ora meno orchestrazioni, meno cori. Siamo tornati alle origini, ed abbiamo aggiunto alcuni nuovi elementi, come in ‘Fly’”.

CHE ORIGINE HA UN TITOLO COME “A TWIST IN THE MYTH”? E’ COLLEGATO A QUALCHE TESTO O TEMATICA IN PARTICOLARE?
“In realtà no. Ma, come hai anche accennato tu prima, c’è stato un cambiamento nella musica e nella line-up dopo vent’anni, c’è stato un cambiamento di casa discografica. Come vedi tutti questi ‘twists’ ci hanno suggerito il titolo”.

IL SINGOLO “FLY” MI HA COLPITO MOLTO PER VARI ASPETTI: LA SCELTA DI UN TITOLO INSOLITO PER I BLIND GUARDIAN, LA STORIA INCENTRATA SU PETER PAN ED IL FATTO CHE ABBIATE SCELTO COME SINGOLO UNA DELLE CANZONI MENO RAPPRESENTATIVE DEL VOSTRO SOUND E DELL’ALBUM…
“L’abbiamo fatto apposta. Sarebbe stato troppo facile scegliere una canzone tipicamente nostra. Sentendo ‘Fly’ i nostri fan hanno avuto modo di capire che l’album è diverso, come è sempre stato in ogni lavoro che abbiamo pubblicato”.

IMMAGINO CHE ABBIATE PREPARATO VARI DEMO E PRE-PRODUZIONI DELL’ALBUM. COME SUONAVANO? QUANTI CAMBIAMENTI SONO STATI APPORTATI ALLE VERSIONI ORIGINALI DEI PEZZI?
“Alcune canzoni sono state parzialmente modificate, ma altre sono rimaste identiche a quelle apparse sul demo iniziale. Dipende dalla canzone. Per esempio di ‘Fly’ abbiamo registrato due versioni diverse, una è quella che potete sentire, e l’altra è una versione più oscura, e sarà disponibile come b-side dell’album”.

COME POTETE ESSERE COSI’ INNOVATIVI AD OGNI ALBUM, MA AL CONTEMPO COSI’ IDENTIFICABILI?
“Ci sono dei trademark ben consolidati, come linee melodiche e cori epici, ma abbiamo sempre cercato di evitare le ripetizioni, e credo che sia questo il nostro segreto. Non abbiamo una formula specifica, ed ogni volta ci focalizziamo su nuovi obiettivi”.

L’ABBANDONO DI THOMEN STAUCH E L’ARRIVO DI UN NUOVO BATTERISTA HA AVUTO QUALCHE INFLUENZA SUL SONGWRITING?
“Assolutamente no. L’unica cosa che ha subito qualche variazione è l’arrangiamento delle parti di batteria. Il nuovo drummer ha fatto un grande lavoro, ed essendo un grande fan della band da anni, è riuscito a tenere lo stesso approccio di Thomen pur aggiungendo alcune sue idee. Lo spirito è rimasto intatto, ma l’ispirazione è migliorata, decisamente. Stiamo anche imparando a convivere con lui, e anche come persona si sta dimostrando quella giusta per noi”.

UNO DEI VOSTRI TRATTI DISTINTIVI E’ L’USO DELLE MELODIE CHITARRISTICHE, DAL SUONO COSI’ RICONOSCIBILE E DIFFICILE DA RICREARE. QUAL E’ IL VOSTRO SEGRETO?
“Non usiamo mai armonizzatori, e tutto quello che senti è stato registrato. L’unico effetto che usiamo è un ‘Crybaby Wah-Wah’, nient’altro. Non c’è nessun segreto tecnico: ampli normali, effetti normalissimi”.

E COSA MI DICI DEL CAMBIAMENTO DI ETICHETTA?
“Ultimamente non eravamo assolutamente soddisfatti del trattamento che la nostra precedente etichetta ci stava riservando. Tutte le persone che si occupavano di noi da anni, ad un certo punto sono state licenziate, ed il nuovo team non aveva idea di cosa facessero i Blind Guardian e di cosa fosse il metal. Allora abbiamo chiesto di concludere il contratto. Abbiamo quindi deciso di firmare per la Nuclear Blast, che sta facendo un fantastico lavoro per noi, considerandoci una priorità a tutti gli effetti”.

RIPENSANDO ALLA VOSTRA CARRIERA, C’E’ QUALCOSA CHE VORRESTI CAMBIARE?
“Non cambierei nulla, perché ogni album è stato il passo giusto al momento giusto. Ovviamente se potessimo ri-registrare ‘Somewhere Far Beyond’, lo faremmo suonare in modo decisamente diverso. Ma è una cosa normale. Quindi non cambierei nulla, perché se abbiamo fatto qualcosa è perché quello ci rappresentava al 100% in quel momento”.

SEI SEMPRE STATO UNA FIGURA QUASI SCHIVA ALL’INTERNO DELLA BAND, E NON SI SA MOLTISSIMO DI TE. VORREI SAPERE SE HAI PER CASO QUALCHE SIDE-PROJECT IN BALLO O SE SUONI PER DIVERTIMENTO IN UNA COVER BAND…
“No, i Blind Guardian sono la mia unica occupazione. Non escludo che in futuro potrà succedere. Ma per ora tutto quello che scrivo va bene per la mia band. Quando scriverò qualcosa di diverso, potrò pensare a creare una band tutta mia”.

SIETE INDUBBIAMENTE UN’INFLUENZA PER MOLTI CHITARRISTI. MA QUAL E’ STATA LA VOSTRA INFLUENZA AGLI INIZI?
“All’epoca amavo Iron Maiden, Thin Lizzy, Black Sabbath. Ed è grazie a loro se ho voluto iniziare a suonare e a fare parte di una band”.

LA CONSAPEVOLEZZA DI ESSERE UNA BAND COSI’ POPOLARE E COSI’ AMATA NON VI HA CREATO TENSIONI O PRESSIONI NELLA STESURA DI “A TWIST IN THE MYTH”?
“Noi poniamo pressione su noi stessi, perché siamo noi i primi a cui dobbiamo dimostrare qualcosa. Non sarebbe possibile cercare di accontentare tutti, perché come sai alcuni preferiscono un album, alcuni lo odiano, eccetera. Quindi cerchiamo di fare qualcosa che soddisfi noi stessi, e di conseguenza possiamo prevedere una reazione del pubblico”.

TRA POCO VERRETE IN ITALIA IN TOUR. CHE TIPO DI SPETTACOLO DOBBIAMO ASPETTARCI?
“Lo spettacolo sarà decisamente diverso da quanto proposto fin’ora. Stiamo lavorando con vari team per valutare alcune alternative per consegnarvi uno show indimenticabile”.

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