I Blind Guardian sono da anni una delle band più ispirate in ambito classic power, un gruppo che ha saputo crescere passo dopo passo senza bruciare le tappe e, soprattutto, senza timore di evolvere il proprio sound. Una progressione che in alcuni casi ha suscitato anche qualche polemica ma che non ha arrestato la voglia di sperimentare del quartetto. Oggi il gruppo è alle prese con una prova a dir poco ambiziosa che segna un altro importantissimo passo nella propria carriera: la pubblicazione di un album interamente orchestrale. In occasione del Wacken Open Air 2011 Metalitalia.com ha avuto l’occasione di parlare con il cantante Hansi Kursch e il chitarrista Marcus Siepen e strappare qualche anticipazione su questo progetto e sulle prossime mosse della band.
BENE RAGAZZI, INIZIEREI CON UN COMMENTO SUL WACKEN OPEN AIR COME FESTIVAL E COME EVENTO ORMAI DI PORTATA MONDIALE AL QUALE SONO PRESENTI MOLTI FAN ITALIANI.
Hansi: “È l’evento numero uno al mondo per il metal. Altri festival come il Download magari richiamano più gente ma Wacken per il metal è il top. Questo festival non ha bisogno di Ozzy o Judas Priest per essere l’evento che è. Qui c’è un’atmosfera diversa e una band headliner qui non può dettar legge come altrove. È il festival che comanda sulla band e anche questo contribuisce a renderlo unico al mondo”.
UNA CONSIDERAZIONE SUL VOSTRO SHOW DI IERI SERA, A MIO AVVISO IL MIGLIORE DA PARECCHI ANNI A QUESTA PARTE. HANSI, HO NOTATO IN PARTICOLARE UN TUO OTTIMO STATO DI FORMA A LIVELLO VOCALE. HAI LAVORATO SULLA TUA VOCE? HAI FATTO QUALCOSA IN PARTICOLARE?
Hansi: “Ho perso peso! (Marcus ride, ndR) Seriamente, faccio esercizio fisico e bevo meno di prima. Soprattutto il fatto di bere meno fa in modo che io abbia più energie sul palco”.
Marcus: “Evitiamo di bere e far festa tutti i giorni, altrimenti poi sul palco non ce la facciamo e lo show ne risente”.
Hansi: “È anche una questione di armonia all’interno della band. Ci troviamo molto bene tra noi sei, c’è un’ottima amicizia e ognuno sa perfettamente qual’è il proprio ruolo sul palco. Ognuno inoltre può fidarsi dell’altro. Frederik (Ehmke, batterista, ndR) ad esempio è una garanzia, sa riconoscere subito se durante un pezzo stiamo sbagliando qualcosa ed è in grado di riportarci a tempo immediatamente”.
SÌ, HO NOTATO ANCHE DURANTE IL SOUND CHECK DI IERI MATTINA CHE È UNA SORTA DI METRONOMO VIVENTE…
Marcus: “Hai sentito il sound check?”
PER FORZA, MI AVETE SVEGLIATO CON IL VOSTRO SOUND CHECK! (risate generali, ndR) SEMPRE PARLANDO DELLO SHOW, HANSI HO NOTATO CHE SEBBENE WACKEN SIA UN FESTIVAL INTERNAZIONALE CON MOLTI FAN ESTERI, TU TI SEI RIVOLTO ALLA PLATEA SOLO IN TEDESCO…
Hansi: “Si lo so… ma siamo in Germania e dunque preferisco parlare in tedesco. Tra l’altro il mio tedesco è anche più difficile da capire di quello di Marcus… (ride, ndR) a volte parlo piano, a volte mi mangio le parole e a volte parlo troppo veloce. Dipende dalla situazione. Qui dovevamo fare in fretta perchè a un certo punto ci siamo resi conto che stavamo andando fuori tempo massimo di due, tre minuti. Rubare due, tre minuti a Ozzy non è una buona idea”.
OK PARLIAMO DI COSE SERIE (risate, ndR). STATE PREPARANDO IL NUOVO ALBUM ORCHESTRALE, A CHE PUNTO SIETE?
Hansi: “Lo definirei più un progetto in cui le parti strumentali sono suonate solo dall’orchestra. Per noi è la sfida della nostra vita. Non abbiamo ancora un titolo ma momento abbiamo registrato le parti orchestrali di sei pezzi e io ho registrato le demo per le parti vocali di quattro brani. Siamo sulla strada giusta. Abbiamo anche trovato il giusto autore per il concept, lo scrittore tedesco di romanzi fantasy, Markus Heitz. Siamo a buon punto, dacci ancora diciotto mesi circa”.
DICIOTTO MESI NON SONO POCHI…
Hansi: “Sì ma oltre al progetto orchestrale stiamo lavorando anche ad una raccolta di brani riregistrati o in alcuni casi solo rimixati. Pezzi come ‘Valhalla’ ad esempio sono stati completamente riregistrati mentre altri come ‘Nightfall’, ‘Mirror, Mirror” e “Imaginations From The Other Side’ sono stati rimixati dal nostro produttore Charlie Bauerfeind”.
LA RACCOLTA CONTERRÀ PEZZI DA OGNI ALBUM?
Hansi: “Sì, ci saranno un paio di pezzi anche da ‘At The Edge Of Time’, un paio da ‘A Twist In The Myth’, ‘And Then There Was Silence’ da ‘A Night At The Opera’ e da lì via via fino ai rimi album”.
AVETE GIÀ UNA DATA DI PUBBLICAZIONE PER QUESTO BEST OF?
Hansi: “Credo verrà pubblicato a gennaio 2012. All’inizio dovevamo pubblicarlo ad ottobre 2011 ma poi abbiamo ritardato perchè abbiamo dovuto attendere l’ok circa alcuni vincoli contrattuali che potevano ostacolare il tutto”.
DOPO LA PUBBLICAZIONE DELLA RACCOLTA RIPRENDERETE A LAVORARE AL PROGETTO ORCHESTRALE?
Hansi: “Sì, tra gennaio e febbraio lavoreremo ancora con l’orchestra. Dovrebbe essere pronto per inizio-metà 2013”.
PUBBLICHERETE QUESTO PROGETTO SOTTO IL NOME DI BLIND GUARDIAN?
Hansi: “Direi di sì anche se non è ancora certo, perchè in effetti le idee che contiene sono differenti, anche se ovviamente ricondicibili ai Blind Guardian. In termini di business invece dobbiamo parlare con diverse persone e stiamo raccogliendo varie idee. C’è chi dice che è un disco dei Blind Guardian, dunque è giusto pubblicarlo come tale. Dall’altro lato invece alcuni ci consigliano di pubblicarlo come cosa a parte. Vedremo, ma di sicuro chi segue i Blind Guardian apprezzerà questo progetto, dunque non conta sotto che monicker verrà pubblicato”.
SI TRATTERÀ DI UN LAVORO TOTALMENTE ACUSTICO O CI SARANNO PARTI PER COSÌ DIRE “METAL”?
Hansi: “Per il momento si tratta di una cosa completamente acustica, con me alla voce e l’orchestra per le parti strumentali. Ci sono anche delle parti ‘interattive’ come su ‘Nightfall In Middle Earth’. È un progetto che ci permette di fare molte cose e un’idea sarebbe coinvolgere anche degli altri cantanti ma di non coinvolgere la band per le registrazioni”.
AVETE GIÀ QUALCHE NOME DI QUESTI CANTANTI OSPITI?
Hansi: “No, ancora no. Ho delle idee in mente ma non posso ancora rivelare nulla. Sarà comunque qualcosa di molto diverso dal solito”.
MARCUS MA TU CHE FAI QUINDI?
Marcus: “Io guardo lui che canta! Oppure suono il triangolo!” (risate, ndR)
SCHERZI A PARTE, QUAL’È IL RUOLO DEGLI ALTRI MEMBRI DELLA BAND IN QUESTO PROGETTO?
Hansi: “Mi aiutano nella scrittura dei pezzi e negli arrangiamenti. Almeno su un pezzo pensiamo di mettere anche delle chitarre acustiche”.
VUOI ENTRARE PIÙ NELLO SPECIFICO DEL CONCEPT CHE STATE PREPARANDO CON LO SCRITTORE MARKUS HEITZ?
Hansi: “Sarà ovviamente un concept fantasy e allo stesso tempo personale. Stiamo lavorando molto minuziosamente su ogni aspetto, perchè in questo lavoro c’è una forte interazione tra musica e parole, dunque musica, testi e concept devono andare di pari passo”.
COME È NATA LA COLLABORAZIONE CON MARKUS HEITZ?
Hansi: “Io adoro i suoi libri e contattarlo via internet non è stato difficile. Lui stesso è molto alla mano e già ci conosceva, in quanto si può quasi dire che sia cresciuto con la musica dei Blind Guardian”.
PENSATE DI PORTARE QUESTO PROGETTO ANCHE DAL VIVO?
Hansi: “Al momento non ne abbiamo idea”.
Marcus: “Non potremmo mai portare in tour un’orchestra di 90 elementi. Sarebbe più una cosa per un evento speciale singolo come un festival. Vedremo”.
AVETE INVECE IDEA DI QUANDO PIÙ O MENO VEDRÀ LA LUCE UN NUOVO CLASSICO ALBUM DEI BLIND GUARDIAN?
Hansi: “È presto per parlarne ma direi non prima di quattro anni dalla pubblicazione di ‘At The Edge Of Time’, dunque non prima del 2014”.
I BLIND GUARDIAN ORMAI SONO UNA BAND NOTA IN TUTTO IL MONDO, TRA POCO AD ESEMPIO SARETE IN TOUR ADDIRITTURA IN AUSTRALIA…
Hansi: “Già, in Australia non c’è un grosso seguito come da altre parti ma i fan sono molto fedeli. Ovviamente il maggior seguito è in Europa, soprattutto Germania, Spagna, Grecia o Italia dove i nostri show sono sempre sold out”.
IN EFFETTI IN ITALIA CREDO CHE POTRESTE SUONARE IN UNA LOCATION ANCHE PIÙ GRANDE DELL’ALCATRAZ DI MILANO, DOVE AVETE TENUTO GLI ULTIMI CONCERTI.
Hansi: “No guarda, a differenza di altri locali in giro per l’Europa, l’Alcatraz è perfetto come acustica, come servizi, come capienza. Non potrei proprio lamentarmi del promoter italiano. Poi sai, come atmosfera è molto meglio suonare in un locale tutto esaurito che magari in un posto più grande non completamente pieno”.
PARLIAMO INVECE DI UN TEMA A VOI CARO, OSSIA IL PROSSIMO ARRIVO AL CINEMA DE “LO HOBBIT” DIRETTO DA PETER JACKSON.
Marcus: “Io sono piuttosto scettico a riguardo. Credo che Peter Jackson abbia fatto un lavoro eccezionale con ‘Il Signore Degli Anelli’ ma qui ci sono delle cose che non capisco. Innanzitutto ‘Lo Hobbit’ non è così lungo per essere rappresentato in in due film. Inoltre, stando a quanto riporta il cast, ci saranno personaggi che non sono presenti nel libro, come Frodo ad esempio, che non c’entra nulla col libro”.
OK RAGAZZI, L’INTERVISTA SI CHIUDE QUI, ALLA PROSSIMA!
Ciao e grazie a tutti i fan italiani!