29 Ottobre 2016, verso le 3:30 del mattino circa. Okoi ‘KzR’ Jones mi rintraccia all’after party del Black Harvest. Qualche ora prima i Bolzer hanno concluso la loro seconda apparizione sul suolo svedese, dividendo il palco con artisti del calibro di Nifelheim, Destroyer 666, Unpure, Angelcorpse, Irkallian Oracle, Vomitor, Saturnalia Temple e Root. Egli mi annuncia che l’intervista – originariamente schedulata per il giorno successivo – si sarebbe svolta invece in quel momento: colto da un’improvvisa ondata di ispirazione, il chitarrista e cantante mi chiede di imbarcarsi senza ulteriori indugi nella nostra conversazione.
Intervista raccolta da Niklas Göransson e originariamente pubblicata su bardomethodology.com.
Intervista originale su questa pagina.
Traduzione e adattamento a cura di Sara Sostini e Luca Pessina.
“I Bolzer sono progetto artistico interamente fondato su intuizione e passione. Sono le mie emozioni, costruite e plasmate in forma di canzoni – è rilasciare qualcosa in forma cruda e primordiale. Questo è quello che sento quando suono, questo atavismo. Sono ispirato dal semplice battito cardiaco dell’uomo, la pulsazione della natura”.
NONOSTANTE SIATE STATI CORTEGGIATI DA GRANDI ETICHETTE, AVETE OPTATO PER FAR USCIRE IL VOSTRO DEBUT ALBUM SOTTO I TEDESCHI SOSTENITORI DELL’UNDERGROUND DELLA IRON BONEHEAD PRODUCTIONS, COSTITUENDONE LA MAGGIORE USCITA DA PROGRAMMARE.
“Si tratta di due principi fondamentali: lealtà e amor proprio. Ho visto e sentito abbastanza vittime di questi spesso fatali ‘corteggiamenti’ per sapere che la mia visione delle cose si adatta meglio altrove con la partecipazione di individui in cui ho fiducia e che rispetto”.
TU STESSO HAI DEFINITO IL MANAGER DELLA IRON BONEHEAD PATRICK KREMER E DARRAGH O’LAOGHAIRE DELLA INVICTUS PRODUCTIONS (PER LA QUALE E’ USCITO IL VOSTRO EP “SOMA”) COME DUE GRANDI UOMINI.
“Ci hanno dimostrato devozione e supporto e noi gli rendiamo il favore, come si fa tra colleghi. In questo modo non solo arriviamo ad una sana conoscenza, ma beneficiamo inoltre di un rapporto di lavoro trasparente e generoso”.
I VOSTRI EP, “AURA” DEL 2013 E “SOMA” DEL 2014, HANNO SOLLEVATO UN CONSIDEREVOLE BRUSIO NEGLI AMBIENTI DELL’UNDERGROUND: E’ VENUTO FUORI PRATICAMENTE DAL NULLA QUESTO DUO SVIZZERO CAPACE DI ALZARE UN IMMENSO MURO DEL SUONO CON NIENT’ALTRO CHE DELLE PERCUSSIONI STRANE ED UN PO’ TRIBALI E UNA CHITARRA ELETTRICA A DIECI CORDE.
“‘Soma’ è dedicato alle energie femminili e tratta delle questioni della carne. ‘Aura’, invece, è caratterizzato da un lato più ‘maschile’ e ruota intorno a concetti metafisici”.
A QUESTO PROPOSITO, SONO CURIOSO DI SAPERE SE L’ALBUM SI RIVOLGE INVECE AD ALTRI PRONOMI DI GENERE, QUI IN SVEZIA NE USIAMO PARECCHI.
“L’ho sentito! No, ‘Hero’ è un’amalgama dei temi dei due EP, ed è da notare come sia presente una dualità in quest’unione. Costituisce con essi una triade, un racconto in tre capitoli dove il rinato spirito delle età passate agisce da protagonista”.
E’ TUTTA UNA QUESTIONE IMMAGINARIA O C’E’ QUALCHE CONNESSIONE CON IL MONDO MATERIALE?
“Ci sono molti temi sociali sotterranei, totalmente integrati e non così ovvi, ma sono lì, per quanto mi riguarda. Io credo che ai giorni nostri ci sia un disperato bisogno della figura dell’eroe: colui che funge da ispiratore, colui che accende le emozioni, la volontà, le motivazioni e la passione”.
TU SOSTIENI CHE ATTINGERE A CIO’ CUI I NOSTRI ANTENATI TRAEVANO INCORAGGIAMENTO E’ QUALCOSA CHE CI SAREBBE DI GRANDE VANTAGGIO.
“Può sembrare banale per un sacco di gente, niente di più che semplici miti o fantasia. E anche se fosse così, non c’è niente di sbagliato in questo: la fantasia esiste perchè la psiche umana aspira sempre a qualcosa di meglio per se stessa e la costante ricerca di miglioramento è fondamentale”.
E ALLORA SPIEGACI LA COMPLESSA NUMEROLOGIA CON CUI L’ALBUM E’ PENSATO.
“‘Hero’ ha nove tracce, modellate sulla partizione in nove mondi dell’esistenza nella mitologia norrena. Il concept ruota intorno ad un ciclo eroico e la mia idea era di legare questo con il concetto di valknut”.
IL VALKNUT E’ UN ANTICO SIMBOLO GERMANICO DAL SIGNIFICATO DISCUSSO: CONSISTE IN TRE TRIANGOLI INTRECCIATI ED E’ STATO RITROVATO IN MOLTI SITI ARCHEOLOGICI IN SVEZIA, INGHILTERRA E NORVEGIA.
“Per me è affascinante e totalmente astratto. Nonostante innumerevoli ore di contemplazione e concettualizzazione del suo significato più semplice, sono rimasto estasiato dalla simbologia stessa del valknut. E’ una grandissima forza ispiratrice e influenza direttamente ciò che creo io con la musica”.
“HERO” E’ UNA SAGA IN SEI ATTI: CANZONI UNITE IN GRUPPI DI TRE CON DEGLI INTERMEZZI A DIVIDERLE, NOVE TRACCE SULL’ALBUM CON IL PRIMO PEZZO “URDR”, IL QUINTO “DECIMA” ED IL NONO “ATROPOS” IN FUNZIONE DI INTRO ED OUTRO VARIE. RAPPRESENTANO GLI ESSERI CHE NELLA MITOLOGIA NORRENA SONO CHIAMATE NORNE, L’ANCESTRALE EQUIVALENTE SCANDINAVO DELLE PARCHE – ENTITA’ FEMMINILI CHE TESSONO I FILI DEL DESTINO UMANO. OGNI NORNA E’ RAPPRESENTATA DA UNO DEI TRIANGOLI DEL VALKNUT.
“Le tre custodi del Fato predicono il futuro all’eroe durante tutta la durata della sua vita, dalla nascita alla morte. O dalla rinascita alla morte piuttosto, ora che sto lavorando nuovamente sui principi Nietzscheniani”.
TROVO CHE MOLTI METALLARI CHE BLATERANO A PROPOSITO DI FRIEDERICH NIETZSCHE NELLA REALTA’ TENDONO AD AVER STUDIATO PIU’ I TESTI DEGLI ORDER FROM CHAOS CHE I SUOI SCRITTI. TU HAI EFFETTIVAMENTE LETTO LE SUE OPERE?
“Oh certo, Nietzsche mi ha enormemente cambiato la vita quando avevo diciassette anni. In tedesco è un cazzo di maelstrom di linguaggio e filosofia. La prima opera che ho letto è stata ‘Così parlò Zarathustra’, poi ho continuato con altri libri”.
QUINDI PER TE LE IDEE DEL FILOSOFO TEDESCO SONO STATE ESSENZIALI PER COSTRUIRTI UNA TUA VISIONE DEL MONDO E PER LA PROSPETTIVA DELLA TUA FORMAZIONE DI ADULTO?
“La sua influenza è innegabile e permea qualsiasi cosa io faccia. Immagino che questa sua idea di perenne ricorrenza sia qualcosa con cui ci si può sempre relazionare”.
CONOSCIUTO ANCHE CON IL NOME DI ‘ETERNO RITORNO DELL’UGUALE’, QUESTO CONCETTO E’ LA QUINTESSENZA DI INSEGNAMENTI ORIENTALI COME L’INDUISMO ED IL BUDDISMO. L’ORIGINE DI QUESTO PENSIERO PUO’ ESSERE RINTRACCIATO SIA NELLE TRADIZIONI INDOEUROPEE CHE IN QUELLE DELL’ANTICO EGITTO, MA CON L’ASCESA IN OCCIDENTE DELLA DOTTRINA ABRAMITICA E’ PASSATA DI MODA. QUESTA FILOSOFIA INSEGNA CHE TUTTO E’ CICLICO: TUTTE LE COSE ESISTENTI, L’ENERGIA CHE SCORRE IN ESSE E L’UNIVERSO STESSO CHE LI LEGA INSIME SONO ECHI DI QUESTA PERPETUA RIPETIZIONE. ‘Tutto diventa e ritorna eternamente – scappare da questo è impossibile’, COME RIBADISCE LO STESSO NIETZSCHE.
“Assolutamente affascinante. Se imposti la tua vita sulle nozioni di forza di volontà, lotta ed elevazione spirituale, è qualcosa da cui non puoi realmente prescindere”.
HO COME IL SOSPETTO CHE, QUANDO PARLI DI CONCETTI COME ‘ELEVAZIONE SPIRITUALE’, COSA CHE COME HO AVUTO MODO DI IMPARARE AVVIENE CON UNA CERTA REGOLARITA’, FORSE NON TUTTI I METALLARI COGLIERANNO COSA EFFETTIVAMENTE COMPORTI.
“E’ la mia personale descrizione di euforia: una vibrante stimolazione del proprio sè interiore proiettata da una gradevole increspatura attraverso la carne. E’ quello che provo quando suono sul palco o ciò che mi sforzo di raggiungere ogni volta che scrivo o voglio esprimere qualcosa”.
QUANDO UNO SCAMBIO DELLA SUDDETTA ENERGIA AVVIENE IN UNA OCCASIONE PUBBLICA, COME AD ESEMPIO QUANDO UN ORATORE PARLA ALLA FOLLA, VI E’ UNA TRANSAZIONE CICLICA DI POTERE TRA PUBBLICO E PERFORMER.
“E’ così che avviene la magia, quando si genera una tale forza atavica. Cambia, si muove e si nutre di se stessa, permeando l’aria ed i partecipanti ed influenza anche coloro che l’hanno istigata: ecco, per me questa è elevazione spirituale. Forse ‘elevazione’ non è l’espressione più adatta – è un concetto troppo unidimensionale per una così profonda sensazione”.
IL 19 MAGGIO DELLO SCORSO ANNO HAI ANNUNCIATO ATTRAVERSO LA PAGINA FACEBOOK DEI BOLZER CHE LE REGISTRAZIONI DI “HERO” ERANO STATE COMPLETATE.
RIPORTO LE VOSTRE PAROLE: “E’ STATA UN’ESPERIENZA INTENSA E IN GRADO DI CAMBIARE LA VITA, CON UN GRAZIE DI CUORE AI NOSTRI CARI AMICI/STUDIO WONDERBOYZ MICHAEL ZECH & VICTOR SANTURA PER LA LORO PAZIENZA, ISPIRAZIONE ED OSPITALITA’. ATTENZIONE ‘SCENE POLICE’, QUESTO FARA’ SUONARE LE VOSTRE SIRENE”. OLTRE AD AVER MALEDETTO QUELL’USO SPROPOSITATO DEI PUNTI ESCLAMATIVI, MI RICORDO DI AVER PENSATO CHE SUONAVA UN PO’ COME SE FOSSI A CACCIA DI UNA RISPOSTA, CERCANDO DI SUONARE TAGLIENTE E UN PO’ PIENO DI SE’.
“E infatti lo ero (urla, ndR)!”.
MA DOPO AVER VISTO LE REAZIONI ONLINE LO SCORSO 12 SETTEMBRE PER LA PREVIEW DELLA CANZONE “I AM III” CREDO CHE MI RIMANGERO’ TUTTO. SINCERAMENTE NON CREDEVO CHE ALLA GENTE IMPORTASSE COSI’ TANTO IN QUEI GIORNI.
“Sarò brutalmente onesto con te: le registrazioni si erano appena concluse ed ero veramente felice. Abbiamo bevuto qualche bicchiere e la mia testa viaggiava verso bei posti, quindi ogni tanto mi lascio trasportare e abbandono la razionalità; da qui questa ridicola pulsione a scrivere qualcosa per far sì che la gente sapesse”.
FORSE NON E’ STATO DEL TUTTO INGIUSTIFICATO. UNA VOLTA CHE I BOLZER HANNO COMINCIATO AD AVERE VISIBILITA’, LE PERSONE CHE UNA VOLTA LI HANNO LODATI HANNO COMINCIATO A DESCRIVERLI COME FALSI E NON MERITEVOLI DI FAMA. SONO STATI UDITI ANCHE MUSICISTI DI MILITANZA SECOLARE NEGLI AMBIENTI UNDERGROUND BORBOTTARE DI COME ESSI STESSI ABBIANO LAVORATO DURAMENTE PER COSTRUIRSI UN NOME E IMPROVVISAMENTE INVECE SI CREA TUTTO QUESTO HYPE OVUNQUE SOLO PER UN GRUPPO CON FUORI UN SOLO EP ED UN DEMO. MA COME OSANO AVERE TUTTO QUESTO SUCCESSO.
“Sono ben consapevole di quello che stava succedendo intorno all’uscita di ‘Soma’, di come la gente abbia reagito a quell’EP e ad alcuni dei nostri concerti. Abbiamo cominciato a polarizzare le opinioni della scena metal e ai miei occhi è una gran cosa”.
QUANDO AVETE POSTATO LO STREAM ONLINE DI “I AM III”, UN BLOG METAL MOLTO FREQUENTATO CE L’HA MESSA TUTTA PER RIDICOLIZZARE I BOLZER, APPELLANDOVI COME ‘HIPSTER METAL’ E SOTTINTENDENDO CHE NON FOSSE ROBA PER I ‘DIEHARD METALHEAD’. SICURAMENTE L’AVRAI VISTO, NO?
“Sì, chiaramente l’ho visto! Avevo sentito che tipo di individui fossero e così non sono stato sorpreso di leggere quelle parole. Ero abbastanza disgustato, ma mi aspettavo che prima o poi sarebbe successo perchè sono un buon amico di KK”.
VOI BOLZER SIETE STATI UNA DELLE POCHE BAND AD AVER PRESO UNA POSIZIONE PUBBLICA DOPO LO SPETTACOLINO CHE QUESTA ESTATE HA VISTO PROTAGONISTA KK WARSLUT AL METAL MAGIC. IL FRONTMAN DEI DESTROYER 666 INFATTI SI E’ SCAGLIATO CONTRO IL SITO IN QUESTIONE E C’E’ STATO UN RECIPROCO SCAMBIO DI INSULTI ATTRAVERSO COMUNICATI ED ARTICOLI.
“KK è come un fratello per me, capisco la sua personalità e come pensa. La regola di base qui è non prendere tutto per oro colato: ci sono un sacco di persone stupide nella scena e questi trogloditi si nutrono di queste cose”.
(OKOI PROSEGUE AFFERMANDO CHE GENTE SIMILE CERCA SOLO DI CREARE SCANDALI DOVE NON ESISTONO, CON NESSUN ALTRO FERVORE SE NON QUELLO FINANZIARIO. LA LORO PASSIONE PER LA MUSICA RISIEDE NEI CLICK DELL’AUDIENCE E DAL MOMENTO CHE I DISSIDI GENERANO ATTENZIONE, NON PENSANO DUE VOLTE A ROVINARE SOLO PER SCOPI LUCRATIVI UN MUSICISTA APPARTENENTE ALLA SCENA UNDERGROUND. LA SUDDETTA SCENA, AFFERMA, CHE RIVENDICA DA SEMPRE IL PROPRIO LATO FEROCE E SELVAGGIO, NON DOVREBBE FARSI SORVEGLIARE DAI MERCANTI DELL’OLTRAGGIO).
“Mi oppongo veementemente a tutto questo e sono contro qualsiasi pseudoattivista o chiunque spari cazzate etico-moralizzatrici, è tutta spazzatura. Non ha nulla a che vedere con la creatività nell’arte, che dovrebbe essere libera e slegata da certi principi. Immagino sia per questo che ho reagito in quel modo”.
CREDO CHE SIA CORRETTO AFFERMARE CHE NON SEI CERTO CONOSCIUTO PER IL TUO SFOLGORANTE AMORE PER I METAL MEDIA IN GENERALE.
“Non voglio generalizzare qui ma ho accontentato anche troppi capricci di cretini, si. E quindi considero un mio dovere personale di declinare graziosamente qualsiasi proposta da parte di gente senza un briciolo di cervello, magari con la speranza che rivedano un attimo la loro strategia di gioco. Per come la vedo, sto facendo un favore all’intera scena”.
QUINDI VENIAMO A QUELLA PARTE SULLE REGISTRAZIONI CHE SONO STATE ‘UN’ESPERIENZA CAPACE DI CAMBIARTI LA VITA’…
“Quella è un’altra espressione proferita mentre mi sentivo molto euforico. E’ stata un’esperienza importante perchè sono riuscito a sconfiggere molte delle mie paure, almeno per quanto riguarda l’utilizzo del cantato pulito e di questo concept molto melodico, i quali erano aspetti che mi preoccupavano da parecchio tempo”.
MA VOLEVI FARLO?
“Certo! Non vedevo l’ora di farlo, ma da un lato mi ero sempre sentito poco a mio agio o non abbastanza preparato, mentre dall’altro tali elementi non erano mai riusciti a trovare posto nel vecchio materiale. Il loro inserimento non mi era mai sembrato spontaneo allora, ecco perchè non è accaduto prima”.
SU “HERO” TUTTAVIA LA VOCE PULITA E’ PARTE INTEGRANTE DELL’INTERO CONCEPT.
“Leggi i testi e concentrati sulle parti pulite: musicalmente esse sono un po’ ovunque – chorus, pre-strofa o bridge – ma a livello di testi le voci pulite arrivano sempre in un momento di chiarezza o trasformazione. Una metamorfosi. Introspezione e maturità basate sul personaggio, sull’eroe”.
SOSTIENI QUINDI CHE TUTTO CIO’ SIA AVVENUTO SPONTANEAMENTE; NON E’ STATO PREPARATO A TAVOLINO. SI TRATTA DI QUALCOSA CHE E’ SEMPLICEMENTE ACCADUTO E CHE HAI REALIZZATO SOLO IN SEGUITO.
“Questo è quello che succede con questa band. Ho in mente un obiettivo e penso che sia molto importante che la gente lo capisca. Se sono in grado di afferrare l’idea e loro stessi sono persone creative, allora sapranno di che tipo di impulso sto parlando e di come ci si sente quando si è posseduti da esso”.
SECONDO TE IN MOLTI HANNO PERSO CONTATTO CON QUESTI SENTIMENTI E, COME RISULTATO, HANNO DIMENTICATO LO SCOPO DELL’ESISTENZA UMANA, VALE A DIRE SPRONARSI A LIVELLO INTELLETTUALE E CREATIVO, ESPLORARE L’IGNOTO…
“Si tratta di tutto ciò che abbiamo, dell’unica cosa che ci separa dal resto delle creature che popolano la biosfera. Pur facendo parte di un complesso e importante ecosistema, non possiedono questo dono che noi abbiamo. Un dono che, se non viene utilizzato, ci priva del nostro scopo ultimo”.
IL DONO DI CUI PARLI PUO’ ESSERE VISTO COME UNA MUSA?
“Certo, quella verità nascosta o quella voce dell’ispirazione che ad un certo punto ti colpisce. Quello che devi fare è accoglierla e portarla con te, darle fruizione, esistenza e uno scopo”.
TI RIFERISCI A QUELLO CHE, NELLA TERMINOLOGIA MODERNA, VIENE DEFINITO ESPERIENZA OTTIMALE O TRANCE AGONISTICA, NEL LINGUAGGIO SPORTIVO. COLORO CHE HANNO SPERIMENTATO QUESTO FENOMENO, DURANTE IL QUALE L’ARTE FUORIESCE AUTONOMAMENTE DAL CORPO DI QUALCUNO, TENDONO A RIFLETTE SULLA SUA ORIGINE.
“Questa esplosione, l’ispirazione divina, è ovviamente un seme di natura metafisica. Lo senti. Il cervello lo partorisce, ma esso è influenzato da qualcosa che non ha una fonte tangibile. E’ là fuori”.
UNA DELLE BELLEZZE DELLA VITA, QUALCOSA CHE CONSIDERI UN PREZIOSO ALIMENTO DELLA TUA ESISTENZA…
“E’ importante restare umili e analitici, essere in grado di padroneggiare le discussioni e i dibattiti con modestia e saggezza. Per me la conoscenza non esiste senza umiltà”.
COLUI CHE E’ UMILE DESIDERA ESSERE RISPETTATO, COME DICEVA NIETZSCHE.
“La ricerca dell’ascensione non deve essere elitaria. Credo che l’umiltà non debba essere automaticamente equiparata alla debolezza. Quest’ultima è tutto ciò da cui ti lasci consumare e distruggere. Ancora una volta, l’equilibrio è il fattore chiave”.
HO LETTO UNA TEORIA INTRIGANTE IN UN ARTICOLO CHE HA DESTATO UN CERTO SCALPORE QUALCHE TEMPO FA. L’HO TROVATO SU UN BLOG CHE PROMUOVE ‘EXTREME METAL E FEMMINISMO INTERSEZIONALE’. TALE ARTICOLO SOSTENEVA LA POSSIBILITA’ CHE TU IN EFFETTI STIA SOLO FINGENDO DI ESSERE UNO SPIRITO LIBERO, IN MODO DA NASCONDERE LE TUE TENDENZE FASCISTE. COSA PUOI DIRMI A RIGUARDO?
“Sarebbe necessaria un’attenzione incredibile per mantenere salda una tale farsa! Senza considerare i cosiddetti pro: che cosa potrei guadagnare da tanta schizofrenia esistenziale?”.
NON E’ CHE FINGI DI ESSERE ANTICONFORMISTA BOHEMIEN E INVECE SEGRETAMENTE SOGNI DI MARCIARE IN UNIFORME?
“Invidio la tua fantasia, ma sfortunatamente ho un carattere più semplice. Apprezzo le libertà che il sistema fascista non può garantire, come la libertà di espressione”.
TU STESSO SEI DI ETNIA MISTA. SICCOME SEI STATO SOGGETTO AD ACCUSE DI ‘RAZZISMO’, BASATE SU UNA SUPERFICIALE INTERPRETAZIONE DEI TUOI TATUAGGI, SONO CURIOSO DI SAPERE COME TI VEDI IN UN CONTESTO RAZZIALE.
“Sono assolutamente orgoglioso delle mie origini. Mio padre è per metà nigeriano, ma è cresciuto in Inghilterra, quindi è anche molto britannico; non pratica alcun elemento della cultura africana, ma è un musicista creativo che suona musica ricca di sentimento, con la quale esprime il suo spirito culturale”.
TUA MADRE INVECE E’ SVIZZERA, MA E’ CRESCIUTA COME TUO PADRE…
“Entrambi ostentano una mentalità molto alternativa e un grande interesse per la musica e l’arte. I miei genitori hanno cresciuto le mie sorelle e il sottoscritto in un ambiente multi-culturale, scevro di ogni tipo di pregiudizio”.
NON TI CONSIDERI LIBERALE TANTO QUANTO LORO, MA IL TUO BACKGROUND HA SEMPRE UN POSTO NELLA TUA CONDOTTA ETICA.
“Preferisco restare libero. Non ho interesse in nozioni stupide come la supremazia o l’inferiorità. Essere di etnia mista mi ha sicuramente influenzato: è una cosa con cui ho sempre dovuto fare i conti, soprattutto a scuola, quando in Nuova Zelanda venivo disturbato da ragazzi bianchi ignoranti e monoculturali”.
OLTRE ALLA POPOLAZIONE BIANCA DELL’ISOLA, CHIAMATA PAKEHA, VI SONO ALTRE GROSSI GRUPPI ETNICI COME I MAORI, ISOLANI E SAMOANI. NON ESSERE PARTE DI NESSUNO DI ESSI TI HA FATTO SENTIRE COME UN OUTSIDER FRA I COLONIZZATORI.
“Sono nato in Svizzera, mia madre è svizzera e sono cresciuto parlando inglese e tedesco. Mi sento europeo, l’Europa rappresenta le mie radici. Ho un grande legame con la Nuova Zelanda, ma per me essa è solo un paese, un posto e un’epoca della mia vita”.
IN UNA MIA RECENTE CONVERSAZIONE CON KARL NE DEI NÅSTROND, ABBIAMO DISCUSSO DEL LEGAME DELL’UOMO CON LA NATURA E, IN PARTICOLARE, DELL’AMBIENTE CHE FISICAMENTE E SPIRITUALMENTE FORMA I SUOI OCCUPANTI. AD ESEMPIO, UN INUIT NELL’ARTICO O LE TRIBU’ DELLA FORESTA AMAZZONICA. SE DOVESSERO SCAMBIARSI DI POSTO, DIFFICILMENTE RIUSCIREBBERO SUBITO A CONNETTERE CON L’AMBIENTE CHE LI CIRCONDA.
“Concordo pienamente. E’ un processo logico quello che vede gli organismi adattarsi all’ambiente che li circonda, fisicamente ed emotivamente. Sradicare un individuo dal suo habitat potrebbe avere effetti pericolosi sulla costituzione del soggetto. Sarebbe naturale”.
SOSTIENI CHE LA SOCIETA’ CONTEMPORANEA TI ABBIA CONTAMINATO, RENDENDO CERTE CONNESSIONI CON LA NATURA E LA REALTA’ PIU’ COMPLICATE CHE MAI…
“Sì, spesso vedo la vita moderna come una distorta e perversa gamma di messe in scena, con attori intenti ad interpretare ruoli motononi per coloro che riescono a vedere il mondo in modo diverso. Continuerò a sentirmi inibito in molti luoghi geografici: sono convinto che il viaggio e il movimento siano tanto cruciali quanto la la stasi sia mortale”.
LA TUA VISIONE DEL MONDO VA OLTRE IL BENE E IL MALE?
“Direi di sì: quelli sono concetti che sono stati introdotti dalle religioni organizzate. Oggettività, equilibrio e caos: l’infinito ciclo nell’eterno conflitto di energie. Qui è dove ho le mie basi. Rispetto le leggi della natura e per me il Caos è il re del dominio naturale”.
FRA COLORO CHE CONDIVIDONO IL TUO ENTUSIASMO PER CERTA SIMBOLOGIA VI SONO ALCUNI CHE SOSTENGONO CHE MESCOLARE LE RAZZE SIGNIFICHI SFIDARE GLI ETERNI DECRETI DI MADRE NATURA. ESSA, ATTRAVERSO L’EVOLUZIONE ANATOMICA, CI HA MESSO NELLE CONDIZIONI DI IDENTIFICARE VISIVAMENTE LA NOSTRA RAZZA.
“Purtroppo non posso condividere la loro passione per l’eugenetica, visto che non nutro ideologie basate sulla superiorità di qualcuno. Detto ciò, penso che sarebbe dannoso per la varietà culturale ed etnica se tutti si mischiassero indiscriminatamente”.
SOSTIENI CHE QUESTO E’ SOLO UN ASPETTO DI UN PROCESSO ATTIVO DI OMOGENEIZZAZIONE E MANIPOLAZIONE PER ROVINARE IL PIU’ POSSIBILE L’IDENTITA’ DELLA POPOLAZIONE DEL GLOBO…
“A cominciare dall’eliminazione dei confini e delle identità tribali. Certamente non sono razzista, dato che sono di etnia mista io stesso, ma nel nome della preseverazione culturale e dell’importanza della diversità biologica, sono dell’idea che le nazioni e i loro abitanti abbiano il diritto di rimanere dove sono. Dovrebbero essere lasciati praticare ciò che hanno sempre fatto al meglio: essere loro stessi. I tempi moderni sono davvero scoraggianti”.
SECONDO TE CERTI SVILUPPI SONO ORMAI FUORI CONTROLLO E LA CIVILTA’ STA SPROFONDANDO IN UNA SPIRALE DI AVARIZIA E SQUILIBRIO…
“Purtroppo in questo momento storico non posso fare a meno di pensare che all’umanità serva un po’ di rigore. Penso che sia importante imparare dai nostri errori. A mio avviso i cambiamenti decisivi arrivano sempre in seguito a tragedia, morte e sofferenza”.
SECONDO TE DEI CATACLISMI HANNO SEGNATO OGNI SINGOLO CAMBIAMENTO NELLA STORIA ED E’ IMPORTANTE CHE QUESTA CATENA NON SI SPEZZI.
“La creatura umanoide impara da tali condizionamenti. Sarebbe stupido se ci ponessimo su un piedistallo come dei semidei. Siamo organismi semplici, che commettono errori. Siamo dei parassiti che tendono all’autodistruzione e certi avvenimenti ci rimettono in riga”.
NIETZSCHE HA DETTO: ‘Il verme, se calpestato, si attorciglia. È la sua saggezza. Riduce in tal modo la probabilità di venire calpestato di nuovo. Nel linguaggio della morale: umiltà’.
“Una forza primordiale di miglioramento attraverso la rottura è ciò che detta il ritmo dell’universo. Il battito di tutta la vita. La contro-forza che genera energia facendo lottare disordine ed equilibrio è il motivo per cui noi esistiamo, l’unica ragione per cui ci sono tutte le forme di vita per cominciare. E’ il conflitto eterno che mantiene la vita – l’eterna lotta che non finisce mai, nessuno vince. Eterno ritorno: ciò è il caos, ed è per questo che esiste la filosofia del caos”.