BOTHERS – Contro i mass-media

Pubblicato il 30/12/2009 da

“No Way Out”, il debut album autoprodotto dei nostrani Bothers, è stato senza dubbio il fulmine a ciel sereno in questo 2009. Pur restando assolutamente fedeli al thrash della Bay Area, i marchigiani hanno dato alle stampe un album coraggioso e che convince senza mezzi termini in qualsiasi ambito: qualità delle composizioni, produzione il tutto accompagnato da una realizzazione tecnica di prim’ordine. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con i due fondatori della band, Karim e Leonardo, che hanno risposto in maniera esaustiva a tutti i quesiti che abbiamo posto loro ripercorrendo passato, presente e futuro di una band che, a quanto abbiamo potuto capire, non si è certo seduta sugli allori e anzi, sembra decisamente pronta a tornare presto sulle scene con un nuovo album. Prima di lasciarvi allo scambio di battute intercorso tra Metalitalia.com e i thrasher marchigiani, vi invitiamo a fare un giro sul MySpace della band dove potrete valutare voi stessi le indiscutibili qualità del combo nostrano.

 

 

CIAO RAGAZZI, BENVENUTI SU METALITALIA.COM, IMMAGINIAMO CHE ODIERETE QUESTA DOMANDA MA VE LA FACCIAMO LO STESSO: VI VA DI INTRODURRE LA BAND AI NOSTRI LETTORI?
KARIM: “Dici bene (ride, ndR)! Be’, innanzitutto un saluto a tutti i lettori. I Bothers sono una thrash metal band nata nell’estate del 2004 con l’intento di proporre pezzi propri. La band ha avuto diversi cambi di line-up ma da un anno a questa parte la formazione è stabile e procede nella composizione di nuovi pezzi per il secondo album”.
LEO: “Ciao lettori!”.
 
C’È VOLUTO QUALCHE ANNO MA FINALMENTE SIETE ARRIVATI ALLA PUBBLICAZIONE DEL VOSTRO DEBUT. QUALI SONO STATI I RESPONSI FINO AD ORA? VI RITENETE SODDISFATTI? C’È INVECE QUALCHE PARTICOLARE CHE A CONTI FATTI SAREBBE POTUTO USCIRE MEGLIO?
LEO: “Diciamo che fin’ora sta andando abbastanza bene, siamo soddisfatti anche delle recensioni che sono uscite nelle varie webzine e magazine. Di particolari ce ne sono diversi… questo disco ci ha fatto maturare sia come band che come singoli membri, soprattutto per quanto riguarda l’approccio in studio di registrazione. Dopo questo ‘No Way Out’ ci sentiamo più motivati per la composizione di un nuovo album”.
KARIM: “Sì, ora tutte le idee sono volte ai nuovi brani che stiamo buttando giù in sala prove. Non ci sono rimpianti per il disco appena uscito”.
 
IMMAGINO CHE NON SIAMO I PRIMI A STUPIRCI DEI RISULTATI OTTENUTI DALLA VOSTRA AUTOPRODUZIONE: QUALI PASSI AVETE SEGUITO NEL PROCESSO DI REGISTRAZIONE E PRODUZIONE? CON CHI AVETE LAVORATO IN STUDIO? 
KARIM: “Intanto grazie per l’opinione. Effettivamente non siete i primi, il lavoro si è sviluppato nel tempo, nel senso che abbiamo deciso di registrare tutti i pezzi composti nei primi tre anni dalla band e racchiuderli in un’unica opera, ma nessuno di noi sapeva esattamente quale sarebbe stato il risultato finale. Infatti nel corso delle registrazioni ci siamo trovati a ritoccare gli arrangiamenti di alcuni dei brani più vecchi, in modo tale da far risultare l’album scorrevole e compatto, in linea con il nostro attuale metodo di lavoro. La produzione è stata seguita a livello tecnico e in parte artistico da Enrico Tiberi al Lullaby Recording Studio di Civitanova Marche, dove il disco è stato registrato e mixato. Enrico ha anche eseguito il master e in quest’ultima fase abbiamo deciso lo stampo aggressivo e diretto della nostra produzione”.
 
PARLIAMO DELLA COPERTINA DELL’ALBUM: QUALE MESSAGGIO VUOLE TRASMETTERE? IMMAGINO CHE ABBIA A CHE FARE CON LA TV ED I MASS MEDIA.
LEO: “Sì, hai inteso al volo (ride, ndR), decisamente in linea con il significato del nostro nome. L’idea per la cover è nata in una notte insonne, io e Karim ci siamo messi seduti ed abbiamo elencato tutto quello che non ci va a genio nella società odierna e gira e rigira la TV è stato il simbolo più veloce e intuitivo da utilizzare. L’idea potrebbe sembrare banale ma rappresenta fedelmente le tematiche che trattiamo e ciò che pensiamo in realtà”.
KARIM: “Chi è al potere e chi ha in mano i mezzi di comunicazione li usa come giocattoli, tentando in ogni maniera e in ogni momento di ingannarci, di mettercelo nel culo insomma. Forse non c’è via di fuga o forse basterebbe pensare con la propria testa”.
 
LEGGENDO I TESTI APPARE CHIARO CHE NON ANDATE SUL LEGGERO E LA MORTE, LA VENDETTA E LA PAZZIA SEMBRANO ESSERE I TEMI PORTANTI DI “NO WAY OUT”. CHI SI OCCUPA DEI TESTI E QUALI SONO LE PRINCIPALI FONTI DI ISPIRAZIONE?
LEO: “I testi dei primi brani sono stati delle mie creazioni durante le ore infelici di matematica, quindi aggiungerei pieni di odio (ride, ndR)! A parte scherzi, sono inspirati a fatti accaduti, anche di cronaca, come si può intuire dalla copertina, tranne che per ‘Alone As Death’ e ‘Slave To Soul’ che sono più introversi e rappresentano il mio disagio nei confronti della società odierna e della stupidità umana”.
KARIM: “Gli elementi che tu stesso hai citato stanno nel concept della band, e per noi sono il semplice risultato del mondo in cui siamo immersi. Anche i testi di Matt sono in linea con quanto già detto da Leo, anche ‘Psycho Bitch’, nel suo cazzeggiare, ha un suo sfondo drammatico”.
 
QUALI RETROSCENA RIGUARDO ALLA SCELTA DEL NOME DEL GRUPPO? 
KARIM: “Bene, il mondo ci dà fastidio e noi ci limitiamo a ricambiare”.

IN “NO WAY OUT” AVETE RIUTILIZZATO QUALCHE TRACCIA DEI VOSTRI DEMO MENTRE TRE TRACCE SONO NUOVE. IN COSA SONO CAMBIATI I BOTHERS DAL PRECEDENTE DEMO “KILL FOR INSANITY”?
LEO: “Sì… qualche traccia! (grassa risata, ndR). In primis la formazione, ma, in realtà, ciò che ci ha spinto  a racchiudere insieme vecchi e nuovi brani in ‘No Way Out’ è stato il bisogno di dare il giusto valore e sound  a tutti i pezzi in cui crediamo”.

E’ INNEGABILE CHE EXODUS E TESTAMENT SIANO UNA FORTE INFLUENZA NEL SUONO DELLA BAND, COME TUTTA LA SCENA THRASH AMERICANA. SE INVECE DOVESSIMO PRENDERE LA SCENA ATTUALE COME RIFERIMENTO QUALI BAND VI SENTITE DI NOMINARE COME VOSTRA POSSIBILE INFLUENZA?
LEO: “Oltre che prendere spunto dalla scena attuale, penso sia importante prendere spunto da persone, anche al di fuori della musica, che mettono il cuore, l’umiltà e tutto quello che li rende unici nel loro essere e nel loro operato”.
 
ABBIAMO NOTATO CHE “NO WAY OUT” SARÀ DISPONIBILE ANCHE IN VERSIONE LP. IMMAGINIAMO CHE LA PRODUZIONE IN TALE SUPPORTO SIA ALQUANTO RARA DI QUESTI GIORNI, A CHI VI SIETE RIVOLTI? PENSIAMO CHE ALTRI GRUPPI POTREBBERO ESSERE INTERESSATI A QUESTA INIZIATIVA. 
KARIM: “In realtà ci è stata fatta la proposta da una label greca, la Floga Records, di stampare un 7”, poi si è deciso per una versione in LP del disco vero e proprio. Come puoi immaginare i costi di produzione in vinile sono abbastanza elevati e dopo la stampa del CD non potevamo permettercelo, quindi la proposta ci ha mandato subito su di giri e abbiamo accettato al volo. So che altre band italiane e non stanno collaborando con questa casa e credo che sia un ottimo sfogo per coloro che hanno intenzione di intraprendere questo tipo di produzione. ‘No Way Out’ in vinile sarà disponibile dal 13 di novembre, e potrà essere acquistato direttamente da noi sul nostro sito e MySpace oppure sul sito o MySpace della Floga Records”.
 
NELL’AMBIENTE METAL IL VINILE E’ ANCORA UN FORMATO CHE HA MANTENUTO INALTERATO IL PROPRIO FASCINO… OLTRE CHE MUSICISTI SIETE ANCHE COLLEZIONISTI ED APPASSIONATI DELLA SCENA OTTANTIANA? 
KARIM: “Il metal è ottantiano, è inutile negarlo, molte delle band che ascoltiamo provengono da quel periodo, o da prima ancora. Purtroppo essere musicisti a volte implica delle scelte e non sempre puoi comprare il disco che desideri… ma personalmente preferisco aspettare piuttosto che scaricare. Non mi piace collezionare ma preferisco ascoltare ciò che provoca in me forti emozioni, che sia dal vivo o sul disco, l’importante è approcciare all’opera nel suo essere”.
LEO: “A me, a differenza del mio socio, piace collezionare, ma non nel senso che i dischi rimangono sullo scaffale a fare la polvere o stanno lì solo come presenza, li colleziono e li consumo! La musica è fatta per essere ascoltata, che sia una rarità o meno. Prendere in mano un vinile, tirarlo fuori dalla sua copertina ed appoggiarlo sulla piastra è un’emozione senza tempo che non scambio con nessuna cosa al mondo”.
 
UNA COSA CHE ABBIAMO NOTATO CON PIACERE SUL VOSTRO MYSPACE È LA PRESENZA DI LOCANDINE DISEGNATE DAL FORTE SAPORE ’80S… CHI LE REALIZZA? 
KARIM: “Devo dire che abbiamo usufruito diverse volte del computer per realizzare le nostre locandine, ma da un po’ di tempo a questa parte abbiamo deciso di ricominciare a disegnarle a mano come un tempo, perché ogni evento ha un suo perché a sé… chi meglio di Leonardo per fare tutto questo?”.
LEO: “Il socio mi sfrutta, vedi… è questo che genera in me odio verso la società… e verso il prossimo (ride, ndR)! Semplicemente Karim mi ha chiesto se per i prossimi eventi avrei potuto disegnare i flyer, e io ho eseguito per il semplice fatto che amo farlo, è una passione che coltivo da quando ho iniziato ad ascoltare l’heavy”.
 
NON AVETE UN’ETICHETTA CHE VI SUPPORTI MA REGISTRAZIONE E REALIZZAZIONE GRAFICA DELL’ALBUM SONO OTTIME: QUANTI SACRIFICI AVETE FATTO PER REGISTRARE QUEST’ALBUM? NESSUNA PROPOSTA FINO AD ORA? 
KARIM: “Guarda, la realizzazione dell’artwork e del master audio non sarebbe stata possibile senza il lavoro di Daniele ‘Dex’ Tedeschi ed Enrico Tiberi. Tuttavia noi stessi ci siamo dedicati anima e corpo affinché ‘No Way Out’ risultasse un album finito. Per quanto riguarda le proposte ne abbiamo valutate alcune e stiamo ancora in piena fase di promozione, ma non vogliamo correre il rischio di fare scelte affrettate”.
 
AVETE UNA TRACCIA “THE WILL TO KILL” CHE NON È STATA INCLUSA NELL’ALBUM. NON LA TROVATE IN LINEA CON I PEZZI PRESENTI SULL’ALBUM O AVETE PREFERITO NON ALLUNGARE ECCESSIVAMENTE IL MINUTAGGIO?
LEO: “Sì, ‘The Will To Kill’ inizialmente era stata registrata per essere inclusa nel disco, ma poi abbiamo deciso di toglierla perché non era ancora all’altezza degli altri brani sia come esecuzione che come arrangiamento e abbiamo deciso di lavorarci ancora un po’ su”.
KARIM: “Avrai modo di gustartela a breve! L’abbiamo conclusa e registrata da poco e verrà inclusa tra i quattro brani che andranno a far parte del nuovo demo ‘After The Disaster’, in uscita nei primi di dicembre. Tra l’altro il demo  verrà incluso nel DVD video che contiene la nostra esibizione live al Destroyer Metal Fest a Belforte del Chienti”.
 
AVETE GIÀ COMPOSTO NUOVE CANZONI? SE LA RISPOSTA È AFFERMATIVA, QUALE TAGLIO STANNO PRENDENDO I NUOVI BRANI? 
KARIM: “Sì, appunto, abbiamo registrato il demo e i nuovi brani toccano alcuni punti inesplorati nelle precedenti composizioni, mantenendo ovviamente aggressività e ignoranza, sia a livello di sound che nei testi”.
 
UNA DOMANDA PER LE TANTE BAND EMERGENTI: IMMAGINIAMO CHE DOPO LA STAMPA DELL’ALBUM ABBIATE SPEDITO IL LAVORO A VARIE ETICHETTE. QUALI PARAMETRI AVETE PRESO IN CONSIDERAZIONE? AVETE PREDILETTO ETICHETTE PICCOLE E SPECIALIZZATE O VI SIETE BUTTATI A PESCE SU QUALCHE GROSSA ETICHETTA? 
KARIM: “Mah, in realtà abbiamo preferito mandare il disco alle recensioni per avere un parere esterno del nostro lavoro senza particolari influenze, dato che si sa come vanno le cose in questo campo. I risultati sono stati positivi e stiamo cercando un’etichetta interessata  a distribuire ‘No Way Out’, ma soprattutto a promuovere le nostre prossime produzioni. Anche se, come si sa, le etichette sono interessate a promuovere solo ciò che già vende, e non gliene frega un cazzo di farsi il culo nella ricerca di band valide e soprattutto giovani. Ma rideremo quando Maiden, Slayer e Metallica non saliranno più sul palco?”.
 
IN MANCANZA DI UN CONTRATTO CONTINUERESTE AD AUTOFINANZIARVI GLI ALBUM? COSA PENSATE DELLE ORMAI SEMPRE PIÙ NUMEROSE BAND CHE CREANO E VENDONO MATERIALE VIA INTERNET?
KARIM: “Perché con un contratto non ci dovremmo autofinanziare registrazioni e quant’altro?”.
LEO: “Delle band che vendono il proprio materiale in internet penso semplicemente che fanno bene, anche perché è l’unico metodo per distribuirsi senza perdere una marea di soldi, e facendo pagare ai fan il prezzo reale del disco”.
KARIM: “…soprattutto in Italia”.
 
COME VI ORGANIZZATE PER LA PRODUZIONE DI NUOVO MATERIALE? CI LAVORATE TUTTI INSIEME O C’È QUALCUNO DI VOI CHE SI OCCUPA DELLA STESURA DEI PEZZI?
LEO: “Diciamo che ci siamo in parte attrezzati per registrarci da soli, almeno in fase compositiva. Cerchiamo di essere più autonomi possibile in modo da lavorare velocemente e di sviluppare le idee, i riff e quant’altro in maniera completa e autonoma. Per la composizione dei brani siamo io e Karim a buttare giù i riff e a sviluppare idee e arrangiamenti, poi le proponiamo agli altri e ci si lavora insieme in sala prove”.
 
E’ VERAMENTE COSÌ DIFFICILE PROPORRE LA PROPRIA MUSICA DAL VIVO IN ITALIA? SUONANDO IN QUALCHE LOCALE RIUSCITE ALMENO A PAGARVI LE SPESE O È SEMPRE E COMUNQUE UNA SPESA SUONARE IN GIRO?
LEO: “In Italia tutto è difficile soprattutto quando si parla di proporre musica propria dal vivo e soprattutto se non suoni musica commerciale. Suonare in giro diciamo che è una spesa, non sempre si riesce a fare affidamento su un rimborso decente, l’unica cosa su cui facciamo affidamento è dare il meglio di noi stessi durante la performance live, poi sta al pubblico decidere se comprare o meno il disco”.

CONTRARIAMENTE A TANTE BAND NON VI AFFIDATE SOLO A MYSPACE MA AVETE UN SITO PROPRIO. RAPPORTANDO LE VISITE RISPETTO A MYSPACE SECONDO VOI CONVIENE SUL SERIO AVERE AL GIORNO D’OGGI REGISTRARE UN DOMINIO? COSA VI HA PORTATO A CREARLO? 

KARIM: “Niente di tutto questo, abbiamo registrato un dominio perché abbiamo intenzione di attrezzarlo al meglio per la vendita on-line di dischi e merchandising”.
 
IN ITALIA LE BUONE BAND NON MANCANO DI CERTO: QUALI GRUPPI APPREZZATE IN TERRITORIO NOSTRANO?
LEO: “Come ho detto prima apprezzo tutte le band umili, che si fanno il culo e ci mettono l’anima nella loro musica. Più che limitarmi a fare un elenco consiglio a tutti i lettori di aprire gli occhi e la testa quando vedono una locandina in giro per strada o anche su internet. L’Italia brulica di band valide, sta alla gente alzare le chiappe ed andare ai concerti, invece di piangersi addosso!”.
KARIM: “Concordo, non serve fare elenchi inutili. Di band valide in Italia ce ne sono per tutti i gusti, e a nessuno interessa quali sono i miei, piuttosto è il caso che ognuno si svegli e incominci ad ascoltare la musica invece che borbottarla. A partire dalle band stesse”.
 
VI RINGRAZIAMO PER IL TEMPO DEDICATOCI: LE ULTIME PAROLE SONO VOSTRE, CONCLUDETE COME MEGLIO CREDETE. 
KARIM: “Grazie a voi per averci dato la possibilità di esprimerci. Spero che le nostre parole siano servite a spostare, almeno in parte, l’obiettivo non solo sulla nostra band, ma su tutto quello che ruota intorno alla musica underground”.
LEO: “Un saluto e grazie ancora per tutto. Aprite gli occhi! Il nostro ‘No Way Out’ è uno dei tanti dischi che merita la vostra attenzione. Underground is the future!”.

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