BRING ME THE HORIZON – Ai Confini Del Mondo

Pubblicato il 05/08/2009 da

Ci siamo uniti a un piccolo gruppo di giornalisti per scambiare quattro chiacchiere con i Bring Me The Horizon, poco prima della loro esibizione al Rock In Idro, location insolita per i giovani deathcorers inglesi, ancora in crescita dopo la conferma di “Suicide Season”. Nel backstage sul retro del PalaSharp i ragazzi di Birmingham siedono in formazione completa davanti ai microfoni, anche se solo il frontman Oli e il batterista Matt Nicholls prenderanno poi la parola. Ecco il resoconto della chiacchierata collettiva.

VI PIACE SUONARE SU PALCHI ENORMI DEI GRANDI FESTIVAL COME IL ROCK IN IDRO?
Oli: “Certo, non ci dispiace affatto confrontarci con un pubblico tanto vario, ma forse al momento il nostro palco ideale sarebbe…”.
Matt N.: “…internet?”.
Oli: “Si internet. In ogni caso queste sono occasioni d’oro per guadagnare nuovi fans e per esporci ad un pubblico più vasto, che non sarebbe, di sua volontà, venuto a vedere i Bring Me The Horizon”.
Matt N.: “E’ un’esperienza diversa, ci piace uscire dal contesto dei club di piccole/medie dimensioni dove siamo soliti girare”.

…E COME AVETE PRESO IL FATTO DI DOVER SUONARE AL CHIUSO CON QUESTO CALDO?
Matt N.: “Speriamo di non collassare”.

AVETE UN PUBBLICO MOLTO GIOVANE: SENTITE UNA QUALSIASI SORTA DI RESPONSABILITA’ VERSO I VOSTRI ASCOLTATORI?
Si guardano in faccia, e uno dietro l’altro rispondono “No!” alzando le spalle.

COME VI SIETE SENTITI A LAVORARE NEI FAMOSI FRIEDMAN STUDIOS?
Matt N.: “E’ stata la nostra prima volta in Svezia, e penso sia stata un’esperienza molto formante per la nostra carriera come musicisti. Registrare in un posto sconosciuto ci ha permesso di stare lontani dalle distrazioni di Birmingham”.
Oli: “E’ stato anche bello lavorare con Fredrick (Nordstrom, famoso produttore svedese, ndR), ci ha insegnato molte cose”.

IN “COUNT YOUR BLESSING” AVETE INSERITO DEI SAMPLES NELLA VOSTRA MUSICA: DA DOVE E’ ARRIVATA QUESTA IDEA?
Oli: “I nostri background musicali non sono strettamente attinenti al metal, spaziano un po’ ovunque, abbiamo quindi pensato di inserire delle varianti, e provare soluzioni diverse senza essere costretti in una formula precisa. E’ solo uno degli esperimenti che abbiamo provato, ed è ovviamente quello uscito meglio”.
Matt N.: “Cerchiamo di incorporare queste nostre influenze esterne nella nostra musica naturalmente e senza snaturarla, i samples non sono invasivi e sono usati come sottofondo, non siamo di certo gli Enter Shikari”.
Oli: “Con tutta probabilità questo è solo l’inizio, in futuro ci piacerebbe sperimentare molto di più, penso sia irrinunciabile in termini di evoluzione stilistica”.

JJ PETERS DEI DEEZ NUTS E’ OSPITE NELLA CANZONE “FOOTBALL SEASON IS OVER”: COME L’AVETE CONOSCIUTO?
Matt N.: “Era il batterista degli I Killed The Prom Queen, e l’abbiamo conosciuto in tour…”.
Oli: “…è un tipo a cui piace divertirsi, bere, fare party tutte le sere, è abbastanza facile farci amicizia, così abbiamo deciso di chiamarlo con dando esposizione al suo nuovo progetto Deez Nuts”.

OGGI DIVIDERETE IL PALCO CON FAITH NO MORE E LIMP BIZKIT: COSA PENSATE DELLA LORO MUSICA?
Oli: “Penso di non dire il falso se dico che i Limp Bizkit sono stati uno dei gruppi preferiti di ognuno di noi”.

SPESSO SIETE COSTRETTI AD ESSERE SUPPORTERS, NON VI SENTITE GIA’ IN GRADO DI FARE SOLO TOUR DA HEADLINER?
Oli: “Sarebbe bello essere in una situazione del genere! La realtà è che abbiamo bisogno di crescere, soprattutto sul mercato americano. Possiamo permetterci di essere headliner solo in Inghilterra e nei piccoli club in giro per l’Europa al momento. E’ bello in ogni caso condividere il palco con gruppi di serie A come i Killswitch Engage, come è successo l’ultima volta che abbiamo suonato in Italia”.

L’IRONIA ENTRA SPESSO A FAR PARTE DEI VOSTRI TESTI E DELLA VOSTRA MUSICA: DA DOVE TRAETE ISPIRAZIONE?
Oli: “E’ raro che provenga da film o letteratura, di solito prendo spunto dalla vita reale per i testi, mentre per i titoli delle canzoni ognuno mette un po’ la sua fantasia a disposizione. Infatti i titoli delle canzoni non hanno quasi mai una relazione diretta con le parole della canzone”.

COME CI SI SENTE AD ESSERE GIOVANI E AD AVERE LA POSSIBILITA’ DI GIRARE IL MONDO CON LA MUSICA?
Matt N.: “A differenza di quanto si sente in giro tentiamo di rimanere coi piedi per terra, e a nostro parere siamo gli stessi ragazzi di sempre. Certo è un’opportunità eccezionale, e se non avessimo avuto la fortuna di poter viaggiare grazie alla musica non penso avremmo mai visitato tutti i paesi che stiamo visitando nell’arco della nostra intera vita. Siamo anche stati in Giappone, è stata un’esperienza magnifica”.

CHE CONNESSIONE C’E’ TRA IL VIDEO DI “THE COMEDOWN” E LA CANZONE?
Matt N.: “Quale connessione? Non esiste! Abbiamo solo voluto divertirci un poco, sperando di far divertire anche chi lo guardasse. Una cosa leggera e spensierata!”.

SO CHE SIETE DEI GRANDI FAN DEI FILM HORROR/SPLATTER: AVETE VISTO QUALCHE PELLICOLA INTERESSANTE RECENTEMENTE?
Matt N.: “Ne guardiamo uno ogni giorno, ne abbiamo visto uno anche qualche ora fa sul nostro tour bus… va bene qualsiasi cosa di quel genere”.

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