Tornati sulle scene – non essendo però mai del tutto spariti – con un nuovo disco dopo ben sedici anni, “Pocho Aztlan”, che sembra aver attecchito piuttosto bene tanto dalle nostre parti quanto altrove, i Brujeria hanno preso d’assalto diversi palchi riuscendo a rimanere credibili e arroganti quanto conviene ad un progetto come il loro. Il disco e le esibizioni hanno dimostrato infatti che il combo non teme il rischio delle conseguenze di un letargo prolungato, visto l’entusiasmo generato dal loro risveglio, e i nostri criminali preferiti hanno chiarito di essere vivi e vegeti infiammando le platee con o senza tutti i membri effettivi della band; e a giudicare da cosa ci ha raccontato il folle e ironico cartello di narcos, avremo modo di ascoltare qualcosa di nuovo in tempi più brevi di quelli cui ci hanno abituato sinora. Abbiamo virtualmente raggiunto i nostri in una località segreta, ovviamente bendati e con diversi sgherri a controllarci, all’epoca dell’uscita dell’album, e tra chiacchiere su Trump, Netflix e i mondiali di calcio vediamo cos’hanno da raccontarci i Brujeria… Buona lettura!
BENTORNATI. ABBIAMO DOVUTO ASPETTARE UN BEL PO’ PER UN NUOVO FULL LENGTH, COSA E’ SUCCESSO?
“Semplicemente, abbiamo iniziato ad andare in tour! Non ne avevamo mai fatti prima del 2003, quindi abbiamo deciso che era arrivato il momento, perciò tutto il tempo che di solito impiegavamo per scrivere materiale nuovo o registrare è stato convogliato nei tour. Senza sapere o immaginare quale impatto la cosa avrebbe avuto su di noi, abbiamo semplicemente fatto le valigie e abbiamo provato… Ed è andata alla grande! E’ stato davvero eccezionale! Quindi, dal 2003 in poi abbiamo approfittato di ogni occasione in cui fossimo tutti assieme per andare a suonare in giro, mettendo la scrittura di nuova brani un po’ da parte, fino a circa il 2008, quando abbiamo iniziato a mettere insieme dei brani con l’idea di pubblicare un nuovo album. Abbiamo iniziato a scrivere e nello stesso tempo abbiamo continuato ad andare in tour. Il tempo però non era mai abbastanza, e ci è voluto davvero qualche sforzo extra per arrivare a registrare, in più abbiamo avuto qualche problema nel trovare qualcuno che mixasse i brani, e qualche problema medico…. Molte cose capitate tutte assieme, e ad un certo punto abbiamo pensato anche che quest’album fosse maledetto e non sarebbe mai venuto alla luce (ride, ndR). Abbiamo comunque persistito nel nostro lavoro e siamo davvero contenti di questo risultato che si chiama ‘Pocho Azltan'”.
INFATTI, IN OGNI CASO, “POCHO AZTLAN” E’ FUORI, E SOTTO NUCLEAR BLAST. HANNO DETTATO PARTICOLARI CONDIZIONI RIGUARDO AL RISULTATO FINALE DELL’ALBUM?
“A dire il vero è andato tutto molto bene con loro. C’è stato qualche momento di discussione, certo, ma alla fine si sono dimostrati una grande etichetta! Forse non è stato facilissimo, ma siamo arrivati ad un buon risultato. Speriamo di avere l’opportunità di fare un altro disco con loro, presto. Molto presto… Non tra sedici anni (ride, ndR)!”.
COME MAI “VIVA PRESIDENTE TRUMP” NON E’ STATA INCLUSA IN “POCHO AZTLAN”? NON E’ CHE SIA QUALCOSA CORRELATO AL FATTO DI USCIRE PER UNA MAJOR?
“Beh, la ‘Trump song’ è venuta fuori dopo che l’album era finito e pronto da mandare in stampa. In realtà era stata pensata solo per avere qualcosa da buttare fuori al Record Store Day in aprile, perciò l’abbiamo fatta uscire solo come 7’’, visto che per l’album era troppo tardi. Inoltre, non ci andava di avere un pezzo che parlasse di Trump, col rischio di oscurare il concept di ‘Pocho Azltan’, ma per un 7’’ l’idea era perfetta. Anche sotto un aspetto di vendite… Nuclear Blast ha rilasciato circa mille copie pensando di venderle in cinque, sei mesi, ma in trenta minuti, il primo giorno di apertura degli ordini, abbiamo veduto tutto. E’ stato talmente veloce che non ho fatto a tempo a prenderne una per me… Hanno venduto la mia copia! Non ne ho (ride, ndR)!”.
A PROPOSITO, COSA PENSATE CHE STIA PER SUCCEDERE? AVRESTE MAI PENSATO CHE TRUMP AVREBBE POTUTO DIVENTARE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI D’AMERICA?
“No. Ma è successo! Puoi crederci? Adesso si che ci troviamo con un bel po’ di pensieri! A questo punto possiamo solo aspettare e vedere cosa farà da presidente, ovviamente dobbiamo aspettare che faccia qualcosa di sbagliato prima di dargli contro effettivamente. Speriamo almeno che perda quell’attitudine di arroganza nei confronti di noi messicani-americani”.
DI COSA PARLA “MEXICO CAMPEON”?
“Di battere l’Italia ai Mondiali (ride, ndR)! Beh, non necessariamente l’Italia, è più un pezzo sul giorno in cui il Messico vincerà la coppa del mondo… E quando mai potrebbe accadere!? Si, comunque parla di battere una serie di paesi, tra cui Germania, Inghilterra, Giappone, USA e ovviamente anche Italia! E’ pura goliardia, il Messico non vincerà mai quel trofeo”.
IN QUALCHE MODO HO LA SENSAZIONE CHE QUEST’ALBUM ABBIA UN UMORISMO ANCORA PIU’ MARCATO, E IN ALCUNI CASI PIU’ RABBIOSO, RISPETTO ALLE PRECEDENTI RELEASE, E’ UNA MIA IMPRESSIONE? AD ESEMPIO, DI COSA PARLANO “ISLA DE LA FANTASIA” O “CULPAN LA MUJER”?
“C’è un po’ di umorismo in alcune canzoni, si, ma la cosa bella è che l’ironia di fondo si basa soprattutto su storie vere. Ad esempio ‘Isla’ parla di una situazione realmente accaduta! Una storia vera di alcuni nostri amici che lavorano come avvocati negli USA e che una volta sono andati a fare una battuta di pesca. Insomma, mentre erano nell’oceano a pescare, un piccolo aeroplano è sceso piuttosto basso sopra la loro barca, per poi tornare ancora più basso, e ancora; alla terza volta scende e butta giù un grande pacco a pochi metri dalla barca. I ragazzi prendono il pacco a bordo, lo aprono… E si, era cocaina! Circa cinquanta chili (ride, ndR)! Ovviamente sulla barca si è scatenato il caos! Alla fine hanno optato per buttarla e correre a casa prima che potesse accadere qualsiasi cosa. Questa è quella che possiamo definire una buona storia di caos (ride, ndR)! Invece, ‘Culpan La Mujer’ è più una canzone cattiva, di vendetta. Parla delle donne e di come siano state ‘tradite’ da Dio dopo aver mangiato quella dannata mela, e quindi della colpa ricaduta su tutte loro sin dal giorno uno. E insomma, la ‘nostra’ donna ha deciso di vendicarsi contro Dio in questa canzone. Qui diciamo che l’umorismo non è di tipo così ‘positivo’. Una donna veramente incazzata e che grida vendetta non può essere poi così divertente!”.
“PLATA O PLOMO” CI HA RICORDATO MOLTO IL PABLO ESCOBAR DI “NARCOS”. VI E’ PIACIUTA LA SERIE SU NETFLIX?
“Ah, c’è di certo qualcosa da dire a riguardo! Ok, so che viene facile pensare che per ‘Plata’ abbiamo preso la citazione dalla serie tv, ma a dire il vero è stato proprio il contrario, è stato presa dai Brujeria e usata per quello show! ‘Plata’ è stata la seconda canzone che abbiamo scritto per il nuovo album, ancora nel 2008. Ebbene, che tu ci creda o no questa è la verità! Per via di tutti i ritardi nel completare l’album è ovviamente venuto fuori a disco pubblicato, ma tutti ci hanno fatto presente questa cosa, anche il programma tv! Possiamo mandarvi i primi demo con la versione originale e la data se non ci credete (ride, ndR)!”.
COME STANNO ANDANDO LE COSE CON I PROGETTI PRINCIPALI DEI MUSICISTI COINVOLTI NELLA BAND?
“Alcuni dei nostri sono impegnati con i loro progetti al momento, e potrebbero non suonare live coi Brujeria per un po’ di tempo. Ma abbiamo ottime riserve, ragazzi pronti a saltare sul palco e a darci una mano perché i Brujeria possano proseguire. La nostra line-up cambia continuamente in base a chi è disponibile in certe date e chi no, etc. Ma alla fine il progetto è pur sempre Brujeria, chiunque sia sul palco in quel momento contribuisce alle vibrazioni della band al cento per cento. Venite a vedere uno dei nostri show per capire di cosa si parla!”.
AVETE UNA FAN BASE DAVVERO ENTUSIASTA QUI IN ITALIA, CHE MEMORIE AVETE DEL NOSTRO PAESE?
“Ragazzi, non vedo l’ora di venire a suonare in Italia! Avrete modo di vederci molto presto, dovete assolutamente venire a vederci e prendervi una buona dose di vibrazioni (l’intervista è stata fatta prima di dicembre 2016, ndR)!”.
DOVREMO ASPETTARE ATRI SEDICI ANNI, DUNQUE, PER UN NUOVO ALBUM?
“Potrebbe essere già ne 2017! Vediamo intanto come va con i live show”.
GRAZIE PER IL VOSTRO TEMPO. UN MESSAGGIO PER I FAN ITALIANI?
“Fate in modo di vederci live! Tengo el Machete en mano!“.