Davvero notevolissima l’ultima fatica discografica dei Brutal Truth, che dopo un album terremotante come “Evolution Through Revolution” tornano sul mercato con il più strutturato ed intenso “End Time”. I nostri infatti paiono tornare idealmente al capolavoro “Need To Control”, grazie ad una vena sperimentale che di nuovo li vede impegnati con strutture noise e – graditissima novità – con passaggi decisamente sludge doom. Lo stesso Danny Lilker durante l’intervista rivendica il diritto della band a cercare soluzioni diverse, fermo restando che, per utilizzare le sue parole, “suonare musica dolorosamente lenta è comunque una forma estrema di brutalità”. Dan, con quella cordialità tipica che caratterizza i personaggi legati alla scena grind, ci spiega tutto quanto sta dietro la genesi dell’album, che ad oggi rimane una delle uscite estreme più interessanti dell’anno. A lui la parola.
TORNANDO LEGGERMENTE INDIETRO NEGLI ANNI, CHI HA AVUTO L’IDEA DI RIATTIVARE LA BAND?
“Inizialmente ci siamo riformati per dare una mano ai ragazzi degli Eyehategod dopo che il loro materiale ed il loro equipaggiamento era andato distrutto durante l’uragano Katrina. Noi abbiamo suonato una cover di ‘Sisterfucker’ per una compilation tributo di beneficenza. Da quel momento, quando la gente ha sentito che eravamo di nuovo attivi ed in forma, ha iniziato a bombardarci di richieste per suonare e registrare nuova musica”.
SIETE STATI TRA I PIONIERI DELLA SCENA GRIND STATUNITENSE: COSA RICORDI DI QUEL PERIODO? STIAMO PARLANDO DEI PRIMISSIMI ANNI NOVANTA…
“Ci siamo fatti sempre il culo per registrare e suonare dal vivo il più possibile, era divertente! Ma credo che il picco di popolarità lo abbiamo raggiunto dopo il primo scioglimento”.
CI PARE CHE IL NUOVO “END TIME” VADA IN UNA DIREZIONE MOLTO PIU’ OSCURA E COMPLESSA RISPETTO AL SUO PREDECESSORE E CHE VI SI SENTANO MARCATE INFLUENZE PUNK, NOISE E ADDIRITTURA SLUDGE: SEI D’ACCORDO?
“Sì, assolutamente. Volevamo comporre un album più vario del precedente. ‘Evolution Through Revolution’ è stato composto appositamente in quel modo estremamente brutale per fare comprendere alla gente che noi ce la facevamo ancora a suonare così, per togliere loro ogni dubbio. Con il nuovo lavoro abbiamo deciso di mischiare un po’ le carte in tavola, il che ha reso la cosa più interessante anche per noi”.
DICEVAMO DEGLI INFLUSSI SLUDGE: BRANI QUALI “MALICE”, “WARM EMBRACE OF POVERTY” E “DRINK UP” VANNO PROPRIO IN QUELLA DIREZIONE…
“Anche se le canzoni che hai elencato vanno in una direzione che non è quella alla quale i nostri fan sono abituati, crediamo che siano dei grandissimi brani e servono affinché la gente capisca che i Brutal Truth non sono solamente una band che suona a mille all’ora. Suonare musica dolorosamente lenta è comunque una forma estrema di brutalità”.
COME MAI AVETE DECISO DI CHIUDERE IL LAVORO CON UN BRANO NOISE DI QUINDICI MINUTI DI DURATA?
“Per dimostrare che facciamo solo ciò che vogliamo, che non ce ne frega un cazzo del resto”.
ABBIAMO APPREZZATO MOLTO LA BRUTALITA’ DI “SIMPLE MATH” E LE ATMOSFERE POST CORE DI “BUTCHER” ED “ADDICTED”. CI PUOI RACCONTARE QUALCOSA DI QUESTE TRACCE?
“Non sono nella posizione migliore per poter analizzare la nostra musica, sono troppo coinvolto. Posso però dire che mi pare che i Brutal Truth si approccino al grind in maniera molto personale e questo risulta evidente quando si ascoltano determinate ritmiche o degli accordi particolari che ci piace utilizzare. Non escludiamo nulla a priori”.
CI PARE ANCHE CHE LA PRODUZIONE DI “END TIME” SIA PIU’ LO-FI SE PARAGONATA CON QUELLA DI “EVOLUTION THROUGH REVOLUTION”. COSA NE PENSI?
“Forse è un po’ più vocata verso il noise, ma non ho mai fatto delle comparazioni inerenti alle nostre produzioni. Comunque il suono oppressivo e claustrofobico di ‘End Time’ calza perfettamente sulla musica e questo è importante. I brani devono suonare in un determinato modo per adattarsi perfettamente al songwriting”.
CON IL PASSARE DEL TEMPO TROVATE CHE IL PROCESSO DI COMPOSIZIONE SIA SEMPRE PIU’ SEMPLICE E NATURALE O INCONTRATE DELLE DIFFICOLTA’ DOVUTE AL NON VOLERE UTILIZZARE SOLUZIONI GIA’ SPERIMENTATE IN PASSATO?
“Non mi pare che i Brutal Truth abbiano mai avuto problemi a comporre sempre musica originale, anche se non ti so dire il motivo. Credo che sia dovuto al fatto che ci piace molto quello che facciamo e quando è ora di comporre nuova musica facciamo partire il brainstorming ed iniziamo a buttare fuori roba”.
CREDI CHE IL GRINDCORE SIA ANCORA UN’ESPRESSIONE DI DISAGIO E DI RIBELLIONE OPPURE CON GLI ANNI HA ASSUNTO UN DIVERSO SIGNIFICATO?
“Il grindcore ha sempre avuto testi socialmente consapevoli – ad esclusione di tutta la merda porn grind – e musicalmente è stato ribelle grazie al suo estremismo ed al proprio approccio non convenzionale. Quindi, pur riconoscendo che il grind oggi è più vicino ad una cultura ‘popular’, per un ‘normale’ amante della musica rimane un genere radicale e spaventoso”.
COME DOBBIAMO INTENDERE IL TITOLO DELL’ALBUM? CREDI CHE LA RAZZA UMANA SIA VICINA AD UNA SORTA DI AUTODISTRUZIONE DOVUTA AL FATTO CHE IL SISTEMA ULTRACAPITALISTICO IMPERANTE STIA FALLENDO NEI SUOI OBIETTIVI CARDINE?
“Questa è una grossa verità ed è proprio ciò che volevamo intendere con il titolo dell’album. Oltre a ciò non dimentichiamoci del caos mondiale generato dai vari conservatorismi religiosi, compreso il nostro e il disastro del riscaldamento globale”.
QUALI SONO GLI ASPETTI DELLA MUSICA CHE PIU’ TI STIMOLANO E, DI CONTRO, QUELLI PIU’ DEMOTIVANTI?
“Oggi come oggi sono molto soddisfatto delle tecnologie che ti permettono di far parte di un progetto anche se le distanze che ti separano dagli altri membri sono enormi. E’ in questo modo che ho registrato le parti di basso per l’album dei NunFuckRitual ad esempio. Invece trovo che a volte viaggiare possa essere realmente una cosa estenuante; spesso non sembra, ma continuare a stare sul bus o prendere aerei e coincidenze una dietro l’altra sperando che nel frattempo la strumentazione non vada perduta è davvero stressante. So che questa non è una risposta prettamente di carattere musicale, ma è la più onesta che ti ho saputo fornire”.
COME TI SENTI ALL’IDEA CHE VOI ABBIATE CREATO QUALCOSA CHE LA GENTE APPREZZA TANTO A FONDO?
“E’ una grandissima sensazione. Sapere che qualcosa che tu hai creato riesce a fare felice qualcuno anche per poco tempo è decisamente soddisfacente. Sono sempre orgoglioso di questo aspetto della mia vita”.
QUAL E’ STATO IL PIU’ GRANDE RIMPIANTO NELLA VOSTRA CARRIERA? ED LA COSA PER LA QUALE VAI PIU’ ORGOGLIOSO?
“Non ho rimpianti, forse qualche contratto discografico o determinate relazioni con il music business avrebbero potuto essere gestite meglio, ma abbiamo imparato con il tempo e l’esperienza a fare meglio. La cosa che mi rende più orgoglioso? Non riesco a pensare a qualcosa di specifico, probabilmente qualcosa che rientra nella sfera della tua domanda precedente”.
AVETE DEI PIANI PER SUONARE LIVE, MAGARI ANCHE QUI IN ITALIA?
“Al momento non abbiamo nulla in programma, presto andremo in Giappone, poi terremo qualche show a San Antonio, Buffalo e New York. Per il prossimo anno la speranza è quella di venire dalle vostre parti in estate”.
ORA COME ORA STAI LAVORANDO AD ALTRI PROGETTI O SEI CONCENTRATO SOLAMENTE SUI BRUTAL TRUTH?
“Sto scrivendo qualcosina qua e la per i Nuclear Assault e per i Venomous Concept, poi suonerò live la prossima estate con i NunFuckRitual. Ora poi sto suonando qui a Rochester con una black metal band chiamata Nokturnal Hellstorm e proprio l’altra sera, l’otto di ottobre abbiamo diviso il palco con gli Immolation”.
GRAZIE DAN, ABBIAMO CONCLUSO. E’ SEMPRE UN PIACERE SCAMBIARE QUATTRO CHIACCHIERE CON TE.
“Grazie a te e a tutti i grindfreak italiani per il loro grandissimo supporto ai Brutal Truth. Spero che tutti possiate apprezzare il nuovo album!”.