Mats Levèn, cantante di grande talento e frontman carismatico, è anche una persona di poche parole. Non sappiamo se abbiamo trovato il singer svedese in giornata no o meno, sta di fatto che le nostre domande in merito al nuovo EP “House Of Doom” dei Candlemass sono state affrontate da parte sua con parole contate nel vero senso del termine, in modo molto essenziale e minimalista. Per fortuna dal vivo il registro cambia, la band non lesina energie, ogni loro show è un evento imperdibile, proprio per questo motivo c’è grande attesa di vedere questi titani del doom metal all’opera da headliner il prossimo 16 Settembre sul palco del Metalitalia.com Festival, dove i fan verranno bombardati da una serie di grandi classici. Nonostante la reticenza di Levèn a dialogare, siamo riusciti a trattare delle ultime novità in casa Candlemass e a scoprire a che punto sono i lavori sul nuovo disco in studio, successore di “Psalms Of the Dead”, che i fan stanno attendendo da ormai sei anni.
“HOUSE OF DOOM” E’ IL VOSTRO SECONDO EP CONSECUTIVO, DOPO “DEATH THY LOVER”. PER QUALE MOTIVO ULTIMAMENTE AVETE PREFERITO PRODURRE QUESTO TIPO DI RELEASE RIDOTTE PIUTTOSTO CHE CONCENTRARVI SU UN ALBUM COMPLETO?
– Si tratta semplicemente di scelte. “House Of Doom” lo consideriamo sostanzialmente come un singolo apripista del nostro prossimo disco in studio. I fan in questo modo possono sentire nuova musica e rendersi conto del nostro lavoro in questo ultimo periodo. Inoltre sull’EP è presente anche materiale che non apparirà sul full-length, in questo modo offriamo un prodotto che vale la pena acquistare.
COME NASCE E SI SVILUPPA “HOUSE OF DOOM“?
– Abbiamo lavorato insieme al chitarrista Marcus Jidell, che si è occupato della produzione dell’EP. Marcus è una nostra vecchia conoscenza, da tempo collabora con Leif Edling sia negli Avatarium sia nei The Doomsday Kingdom, per cui conosce bene Leif e sa come trasformare le sue idee in un disco prodotto egragiamente. “House Of Doom” nasce sostanzialmente da un’idea di Hyperfrost Limited, la compagnia che si è occupata di realizzare il videogame a cui poi sarebbe servita una colonna sonora.
“HOUSE OF DOOM” SI PONE ANCHE PER SOUND COME IL PERFETTO SUCCESSORE DI “DEATH BY LOVER”, NON TROVI?
– Non saprei, sul serio. Quando componiamo, non ci poniamo troppe domande sul passato, lasciamo parlare semplicemente la musica che esce dai nostri strumenti. Posso dirti però che secondo me ‘House Of Doom’ è un disco migliore rispetto a “Death By Lover”, almeno per quanto mi riguarda.
LEIF EDLING IN UNA VECCHIA INTERVISTA HA DETTO DI AVER CURATO SEMPRE LE COPERTINE DEI CANDLEMASS IN MODO CHE RISPECCHIASSERO L’ESSENZA DEI DISCHI. SECONDO TE QUAL E’ L’ESSENZA DI “HOUSE OF DOOM”?
– Sai, quella iniziale era un’idea di una casa piena di differenti stanze, ognuna delle quali contenenti al suo interno diversi tipi di sensazioni, orrori e paure che si sarebbero dovuti approfondire all’interno del disco. La stessa cosa accade nel videogame. Alla fine però ritengo che il disco non segua in modo netto questo concept.
PARLIAMO ORA DEL VIDEOGAME (giocabile da https://houseofdoom.com).
– Come ti dicevo prima, l’idea nasce da Hyperfrost, il videogame ci ha dato una forte motivazione per scrivere e registrare nuova musica. Vi invito a provarlo, è un prodotto realizzato con molta cura. Noi abbiamo contribuito a sviluppare alcune idee all’interno del gioco.
SULLA VERSIONE VINILE DI “HOUSE OF DOOM” APPARE COME OSPITE IL CANTANTE DEI GHOST, TOBIAS FORGE. COME NASCE QUESTO SODALIZIO?
– Tutto nasce in modo molto semplice e naturale, siamo molto amici con Tobias, lui in passato è stato nostro ospite durante alcuni concerti. Tobias inoltre da sempre è un grande fan dei Candlemass, motivo in più per collaborare con lui.
I GHOST SONO UNA BAND AMATA E ODIATA, C’E’ CHI LI CONSIDERA UN TREND PASSEGGERO E CHI PENSA A LORO COME A DELLE VERE ROCKSTAR. TU COSA NE PENSI?
– Non mi interessano le chiacchiere che girano su internet. Io e tutti gli altri membri dei Candlemass adoriamo i Ghost e la loro musica.
GIRA LA VOCE CHE IN PASSATO TOBIAS FORGE ABBIA PROVATO A DIVENTARE IL CANTANTE DEI CANDLEMASS.
– Non mi risulta. Non so se sia successo molti anni fa quando ancora non facevo parte della band, ma non ho mai sentito nessuna voce in merito.
SEMPRE INSIEME AI GHOST AVETE SUONATO UNA VERSIONE DI “ENTER SANDMAN” DEI METALLICA.
– Questa volta sono stati loro ad invitarci. Devo dire che mi è piaciuta molto la versione del pezzo che abbiamo suonato tutti insieme, è stata una bella serata.
PRIMA ACCENNAVI AI LAVORI SUL NUOVO DISCO, A CHE PUNTO SONO?
– Le canzoni sono tutte ultimate, proprio in questi giorni stiamo lavorando al mixaggio finale. Non posso ancora rivelare molti particolari, ma ti dico che sarà un gran bel disco.