CARCHARODON – Dalle (certamente note) paludi liguri…

Pubblicato il 10/07/2013 da

Abbiamo scambiato due parole, in tutta cordialità, con Pixo dei Carcharodon (voce e basso) a proposito della loro ultima pubblicazione (il robusto “Roachstomper”, già Hot Album sulle nostre pagine) e delle attività connesse alla band. Oltre ad un insolito buon umore, specie in relazione ad un’entità in teoria ‘umanamente maldisposta’, abbiamo potuto scoprire che la band è attivissima per quanto riguarda l’aspetto live, sia in Italia che all’estero, in modo tale da fornire al proprio lavoro un sensato supporto promozionale. Cari lettori, siete invitati ad unirvi alla chiacchierata, così da conoscere un po’ più da vicino una formazione particolare e certamente valida del panorama nazionale.

CARCHARODON - Band - 2013

CIAO RAGAZZI, COME AVETE VISTO SIETE HOT ALBUM SUL NOSTRO PORTALE: PERCHE’ NON VI PRESENTATE, MAGARI RACCONTANDOCI LA STORIA DELLA BAND?
“Ciao! Innanzitutto grazie per la stima! Vedere che siamo addirittura Hot Album ci riempie di orgoglio: il sudore è stato utile! Noi siamo i Carcharodon, nasciamo come duo acustico (!) messo su da Bodge e me (Pixo): siamo fratelli e abbiamo cominciato a suonare praticamente insieme.  Quasi subito abbiamo capito che avevamo passione per i riff, quelli grossi e pesanti, così abbiamo cominciato ad instradarci su un percorso musicale che esternava un misto dei nostri ascolti. Nel 2005 Zack si è unito alla band e, come fulmini, siamo corsi a registrare un demo: ci prudevano le mani, e ci prudono tutt’ora! In rapida successione abbiamo registrato i demo ‘Kamasutra’, ‘Pelvis’ e ‘Las Fecas’, per poi arrivare al disco che ci ha aperto un bel po’ di porte, ovvero ‘Macho Metal’, del 2008.  Questo lavoro ha ricevuto un bel po’ di recensioni positive e ci ha portati – ciliegina sulla torta – ad un tour in Texas e California. Nel 2010 abbiamo registrato ‘Promo Herectus’, un EP di cinque tracce che scardinava il macho metal primordiale: le influenze country, blues, death, thrash si sono amalgamate e fuse insieme in modo perfetto. Sempre in quell’anno abbiamo deciso che ci voleva un membro in più in formazione, così ci è venuto naturale chiamare con noi Max Iron Elbow, già nostro amico di lunga data, nonché fottutissimo hillbilly picker! Quindi, dopo valanghe di live, bevute, mangiate, risse, viaggi, ci ritroviamo nel 2013, con ‘Roachstomper’! Per noi è l’album della svolta, tutto funziona alla perfezione, tutte le influenze spiccano ma allo stesso tempo si amalgamano in un suono marcio e da erezione!”.

CI HA COLPITO LA VOSTRA PASSIONE PER IL METALLO SUDISTA: AVETE FONDATO I CARCHARODON CON L’INTENZIONE DI SUONARE IN QUESTA MANIERA O CI SIETE ARRIVATI PER GRADI? 
“Ci siamo assolutamente arrivati per gradi. Per noi la musica è costante evoluzione, nonché apertura mentale. Lo dicevamo anche prima: siamo nati come gruppo acustico, siamo passati attraverso un sound primitivo e distorto per poi arrivare a ‘Roachstomper’, che porta il tutto ad un livello successivo. La prossima evoluzione? E chi lo sa… magari diventiamo tutti donna, oppure smettiamo di bere….nah!”.

QUAL E’ IL LEGAME TRA UN TIPO DI MUSICA COSI’ ‘MALDISPOSTO’ E LA VOSTRA PERSONALE VISIONE DELLE COSE? 
“Ti sembrerà strano ma noi siamo persone solari e passiamo il 99% del tempo a scherzare e a prenderci in giro. Sarà il clima della città in cui viviamo, la mentalità dei nostri luoghi. Insomma, abbiamo una ‘mentalità californiana’! Tuttavia siamo da sempre affascinati dal disagio: ci piacciono le situazioni marcescenti, la gente curiosamente strafatta, la gente che vomita e tutto quello che è disagio!”.

VISTO QUESTO E VISTO CHE SIETE HOT ALBUM SU METALITALIA.COM, PRESENTATE “ROACHSTOMPER” CON PAROLE VOSTRE: INVOGLIATE I NOSTRI LETTORI! 
“ ‘Roachstomper’ è stato un parto difficile. Ci siamo trovati a registrare questo disco in un periodo non facile. Eravamo sfiancati dalla vita non musicale (lavoro, trasferimenti, disoccupazione) e ci siamo chiusi in sala in una sorta di esperienza catartica. E’ di sicuro un disco di cambiamento. La ‘ignoranza’ di ‘Macho Metal’ si è fusa con tutte le nostre influenze dando vita ad un sound variegato ma allo stesso tempo granitico e imponente: è il disco della maturazione, oltre che il primo con Max Iron Elbow! Inserire una seconda chitarra ha ispessito il suono e lo ha reso dinamico e particolare! Il risultato è, a parer mio e di molti ascoltatori, qualcosa di eclatante e mai sentito! Oltretutto, in questo disco ho voluto dare un’impronta più personale alle mie parti vocali: si tratta di un growl intonato, potente quando serve, bluesy quando serve. Riassumendo: ‘Roachstomper” è composto da undici tracce che corrono tra blues, country, stoner, old school death metal e sludge. Ultima cosa: aspettatevi fuoco e fiamme dal terzo album!”.

ASCOLTANDO IL VOSTRO ULTIMO ALBUM CI E’ SEMBRATO DI CAPIRE CHE ABBIATE EVOLUTO IL VOSTRO SUONO RISPETTO ALL’ALBUM PRECEDENTE: POTETE CONFERMARE LA NOSTRA IMPRESSIONE? COME SI OTTIENE UN RISULTATO DEL GENERE? 
“E’ semplice. Il primo album è stato registrato un po’ in saletta, un po’ in casa (ho registrato le parti vocali avvolto in un tappeto!); poi ci siamo evoluti tecnicamente, soprattutto, ma anche in fase di registrazione. Come ti ho detto prima l’apporto di una seconda chitarra dalle influenze country ha portato la band a scrivere canzoni più articolate, variegate e fottutamente cool!”.

COME LAVORATE QUANDO COMPONETE? 
“Parte tutto da idee, riff, solos e lick registrati in casa. Poi li portiamo in saletta, e cominciano delle jam infinite: ogni volta che proviamo, almeno un’ora la passiamo a jammare. Questo accresce il nostro legame e mette le basi per le nuove canzoni, le quali mutano di continuo in saletta, a volte anche in sala di registrazione. ‘Stoneface Legacy’, opener di ‘Roachstomper’, è cambiata cinque volte da quando siamo entrati in studio, poi ci siamo detti ‘basta’ e la abbiamo registrata”.

QUALI SONO, INVECE, I GRUPPI CHE VI HANNO SPINTO A FARE DELLA MUSICA VOSTRA? QUALI VI HANNO ISPIRATO DI PIU’? 
“Arduo rispondere: posso dire in ordine sparso quelli che mi vengono in mente, anche se letteralmente divoriamo album su album ed ogni singola nota per noi è un’influenza. In generale si tratta di ZZ Top, Hank III, High On Fire, Entombed, Carnivore, Mastodon, Eyehategod e Black Label Society”.

CI RIVELERESTE QUALCHE ALBUM FONDAMENTALE PER LA VOSTRA FORMAZIONE? 
“Ancora più difficile: Hank III – ‘Straight To Hell’; ZZ Top – ‘Rhythmeen’ (il sound è gigantesco); Carnivore –  ‘Carnivore’; Six Feet Under – ‘Warpath’ (è l’album con cui ho imparato ad impostare il growl…mica facile cominciare da Chris Barnes, eh!); Entombed – ‘Wolverine Blues’; Black Label Society – ‘Sonic Brew’; Obituary – ‘Cause of Death’!”.

CHI SONO I CARCHARODON NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI? AVETE DELLE OCCUPAZIONI? 
“Certo, dobbiamo poter mantenere i nostri ‘vizi’ come alcool, strumenti, viaggi e cibo. Due di noi sono impiegati, uno è un gelataio, un altro è barista. Ad ogni modo siamo consapevoli che sono lavori che dureranno poco: ben presto saremo delle rockstar!”.

UN PARERE SULLA SCENA METAL ITALIANA? 
“I gruppi ci sono. Non ci sono i locali. Non c’è il pubblico. Non c’è il seguito. Tant’è che siamo più seguiti all’estero che in Italia: a settembre partiamo in tour negli USA, il tutto grazie ad una radio che è uscita di testa per ‘Roachstomper’!”.

COME PROMUOVERETE “ROACHSTOMPER”? AVETE IN PROGRAMMA QUALCHE TOUR DI SUPPORTO E, MAGARI, QUALCHE PARTICOLARE INIZIATIVA? 
“Certo, un disco va supportato come si deve! Per quanto riguarda l’aspetto live, a fine agosto saremo headliner al Black Sunset Festival in Germania, poi partiremo in tour a settembre per gli USA, quando torneremo dagli States faremo delle date italiane; per quanto riguarda, invece, l’aspetto promozionale, la Altsphere Production sta facendo parecchio bene: siamo distribuiti in tutto il mondo, poi avremo altre interviste e passaggi sulle web radio. Infine, stiamo pianificando un nuovo video: avete già visto il video di Burial in ‘Whiskey Waves’ (che vi consiglio)? Il nuovo clip sarà probabilmente il seguito di questo video”.

SPERANDO DI POTER ASSISTERE PRESTO AD UN VOSTRO CONCERTO, VI LASCIAMO QUESTO SPAZIO: DISPONETENE PURE COME PREFERITE.
“Ragazzi, non trovate un gruppo di riferimento? Siamo noi. Stanchi dei riff mosci? Voci stentate? Drumming poco incisivo? Nessun problema: avrete dei nuovi idoli! Procuratevi una copia di ‘Roachstomper’! Il vostro attrezzo si allungherà a dismisura e avrà la consistenza del granito! Grazie a Metalitalia.com, per la recensione e l’intervista! Cheers!”.

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